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XY quartet & John De Leo
StraborDante
Nusica.org (2021)
1. Oscura
2. Limbo
3. Peccatrice Nominata
4. Pier Della Vigna
5. Gerione
6. Ulisse
7. Pozzo dei Giganti
8. Conte Ugolino
9. Caina, Natural Burella
John De Leo - voce, effetti Nicola Fazzini - sax alto Alessandro Fedrigo - basso elettrico Saverio Tasca - vibrafono Luca Colussi - batteria Franco Naddei - live electronics
"StraborDante" è un progetto multimediale ideato per il
teatro, a cui hanno collaborato Vincenzo De Vivo, autore dello svolgimento drammaturgico
dell'opera, il gruppo jazz "XY quartet", la voce di John De Leo, l'elettronica di
Franco Naddei e la scenografia, per immagini fluttuanti sul palcoscenico, di Francesco
Lopergolo. Il disco, registrato nel teatro "Salieri" di Legnago, restituisce la
sola parte audio dello spettacolo, ovviamente, ma consente lo stesso di apprezzare
questo tipo di omaggio ricercato, piuttosto eccentrico, a Dante, in occasione del
settimo centenario dalla morte del sommo poeta. Oltre che dalla Divina Commedia,
in particolare dall'Inferno, Vincenzo De Vivo ha tratto ispirazione e materiali
dal Laudario di Cortona e da alcuni mottetti di Marchetto da Padova, compositore
del milletrecento. Nell'album risalta, prima di tutto, la presenza di John De Leo,
che recita i versi danteschi con una musicalità esacerbata, dove i toni bassi si
trasformano, in progressione, o con sterzate improvvise, in urla soffocate, non
per questo meno angoscianti. Il performer romagnolo usa due microfoni, che avvicina
e allontana dalla bocca a seconda dell'esito che vuole ottenere. In più il cantante,
se così si può definire, si aiuta con manipolazioni elettroniche per implementare
il suo modo di porgere le unità metriche del poema, fra una declamazione scostante
e un canto tormentato.
L' XY lavora sullo stesso piano della voce recitante, seguendo le evoluzioni
vertiginose di De Leo, allestendo fondali oscuri e inquietanti con note lunghe e
periodi sospesi. In altri frangenti il quartetto si riserva intermezzi in cui mette
in luce un modo di procedere in diagonale, su una base compatta e accidentata allo
stesso tempo, con licenze free e momenti di calma in cui si può individuare un portato
melodico molto sfrondato.
Franco Naddei, infine, riposiziona elettronicamente il tutto, contribuendo a
produrre una atmosfera minacciosa e ossessiva, in carattere con le peripezie dei
personaggi scelti dell'inferno dantesco (il conte Ugolino, Ulisse, Pier della Vigna…).
"StraborDante", in conclusione, è un tributo a Dante realizzato
con un'ottica contemporanea o già proiettata nel futuro da un gruppo di lavoro ben
assortito, che riesce a conciliare i vari linguaggi utilizzati in un mélange espressivo
su tonalità fosche, dagli ampi risvolti, in un insieme molto affascinante.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 09/01/2022
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