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Riccardo Chiarion
Mosaico
Caligola 2179 (2013)
1. Nostri sogni
2. Nuvole
3. Dinamico
4. Mosaico
5. Lontano
6. Mare d'inverno
7. Fuoriporta
8. Valzer sospeso
9. Un anno
Tutte le composizioni di Riccardo Chiarion Riccardo Chiarion - chitarra Alessandro Turchet - contrabbasso Luca Colussi - batteria Pietro Tonolo - sax tenore tranne "Mare d'inverno
Goriziano, classe 1974, Riccardo Chiarion
oltre ad essere un chitarrista raffinato e sensibile è anche un apprezzato insegnante.
Nel suo curriculum varie esperienze come turnista in diversi album di jazz-men italiani
oltre che con rinomati artisti della scena internazionale. Notevole anche la sua
formazione da autodidatta anche se poi ha approfondito gli studi jazzistici laureandosi
al conservatorio di Trieste con Glauco Venier. Il primo album da leader,
"Sirene", lo pubblica nel 2012 e ci offre un
artista consapevole e impeccabile oltre che dallo stile moderno e personale.
Nel luglio dello stesso anno si esibisce al
Blue Note Jazz
Festival di Gorizia insieme ad Alessandro Turchet e Luca Colussi ed
è proprio lì che nasce Mosaico, lavoro dal buon standard qualitativo.
Come
afferma il musicista friulano, il disco è stato inciso durante un pomeriggio ed
una mattinata, tutti i brani nascono come prima "take" ed è per questo che risulta
spontaneo.
Per rendersi conto della qualità di quest'opera basta ascoltare la prima traccia
"Nostri sogni", spigliata e melodica al tempo stesso, oppure la title-track, imprevedibile
e con un andamento in crescendo vagamente rock.
Ma il disco, come appunto conferma il titolo, si dimostra un mosaico di vari momenti
musicali. Infatti c'è spazio anche per brani più densi e dalle atmosfere rarefatte
come "Nuvole"(dal mood malinconico e contemplativo) e "Mare d'inverno", mentre più
scanzonata risulta "Fuoriporta", arricchita dalle brillanti interazioni tra la chitarra
di Chiarion e il sax di
Pietro Tonolo.
Per il resto Mosaico si mostra compatto e coerente forte anche del contributo
della sezione ritmica di Turchet e Colussi, musicisti disinvolti e con ottime capacità
durante le esibizioni live.
Il chitarrista goriziano, pur avendo grande ammirazione per i migliori artisti della
tradizione jazz, ci offre uno stile fresco e innovativo e si conferma come uno dei
più validi artisti della scena del Triveneto.
Il suo scopo era quello di creare una musica dagli umori vari oltre che energica
e mai sottotono e possiamo dire che abbia raggiunto in pieno il suo obiettivo oltre
che piena maturità artistica.
Francesco Favano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 09/11/2014
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