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Roberto Caon, Marco Carlesso, Stefano Battaglia
Three Open Rooms
Caligola (2013)
1. Norway's song
2. The Sad Bull
3. New Morning
4. Flyng
5. Regrets
6. First song
7. Thank you so much Joe
8. Trip
Stefano Battaglia - pianoforte Roberto Caon - contrabbasso Marco Carlesso - batteria
Roberto Caon è l'autore di tutti i brani di questo cd, ma il protagonista
principale dell'incisione è l'illustre ospite, Stefano Battaglia. Il pianista
milanese marchia le sette tracce dell'album con il suo inconfondibile tocco, il
suo stile, il suo modo di approcciare la musica. I brani muovono da idee melodiche
prive di complicazioni, su cui Battaglia si introduce elaborando interventi in linea
con il pensiero del compositore, pur se indubbiamente segnati dal suo particolare
modo di esprimersi, di intendere il jazz. Ne deriva un disco leggibile, non leggero,
vaporoso, ma non superficiale, con una sua fisionomia stabile, una sua coerenza
intestina. Il musicista lombardo indaga nei temi di Caon, ripete e avvolge le frasi
musicali di ornamenti raffinati e preziosi, lascia riverberare gli accordi, talvolta,
per creare momenti estatici, segnati da un alone di magia. I soli del pianoforte
contengono una parabola oscillante fra sequenze assorte, meditative e passaggi rapidi,
dove le mani corrono sulla tastiera per rientrare prontamente nell'alveo, come un
torrente ben trattenuto dagli argini. Il bassista si riserva l'introduzione di alcuni
pezzi e si lancia in qualche brano in assoli tematici rivelando, dietro una cavata
piuttosto secca, la capacità di far cantare il suo strumento grave. Marco Carlesso,
alter ego ritmico del leader in tante altre avventure, accompagna i due "melodisti"
con un drummin' preciso ed educato, a tempo e controtempo, se capita, manifestando
una maniera di accompagnare attenta ai sottintesi e alle sfumature, più che agli
accenti e alle sottolineature.
E' da segnalare, fra le altre, una "Thank you so much Joe", dedicata a Zawinul per
la bellezza di un motivo addirittura commovente nel suo procedere triste e iterativo.
Un gioiellino.
"Three open rooms" è un'opera interessante e matura, arricchita dalla presenza di Stefano Battaglia, un artista in grado di alzare il livello qualitativo in
qualsiasi contesto, tanto più in una situazione come questa, in cui il leader gli
mette a disposizione un repertorio appropriato, adatto. Il pianista, così ben servito,
non può che sfruttare l'assist che gli si offre e rendere pregiata la musica del
disco.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 08/12/2014
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