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Gianluca Chiarini Tetra Quartet
Jaz7even
Ultrasound (2013)
1. Happy and clappy
2. Inframmesso IIIB
3. Amflifon
4. Inframmezzo II
5. Motivo captivo
6. Inframmezzo IV-V
7. Lesterofilia
8. Inframmezzo VI
9. Modern fax o phone
10. Piccolo cazzeggio
11. Zoroastherpex
12. Inframmezzo VII
13. Rytm n'boogie
14. Inframmezzo VII
15. Flute prince suite-Quando ti ripenso
Alessia Obino - voice Cristiano Da Ros - bass Dario Zennaro - guitar Gianluca Chiarini - tenor sax & soprano sax, composition Luigi Vitale - vibes Marco Carlesso - drums Matt Palma - drums Tom Palma - percussions
Via Cascina Sparapina, 2 27011 Belgioioso Pavia
email:
info@ultrasoundrecords.it
Debutta Gianluca Chiarini con un cd di quasi settanta minuti: un sound gradevole,
volutamente leggero. I temi sono semplici, orecchiabili, arrangiati in modo piacevole
e privo di pesantezza. Si ascolta, complessivamente, una musica cautamente funky,
con sprazzi di sonorità melodiche italiane, aromi latini qua e là e un'aria solare,
festosa in quasi tutte le composizioni, a firma del leader stesso. Fa eccezione
la malinconica "Quando ti ripenso", dedicata ad un amico prematuramente scomparso,
una delle tracce migliori dell'intero album. Fra un brano e l'altro vengono inseriti
vari inframmezzi, della durata fra i trenta secondi e il minuto, in cui spesso si
rinvengono trovate intelligenti.
Il gruppo protagonista dell'incisione si chiama Tetraquartet. Sulla base di un quartetto stabile si introducono altri quattro ospiti,
impegnati alternativamente per fornire colori, sfumature, nuances particolari
ai brani in cui sono impiegati. L'aspetto timbrico è, infatti, una delle preoccupazioni
maggiori del bandleader e si può convenire che i risultati siano pari al lavoro
di cesello, di rifinitura operato in ogni situazione. In specie, si segnala il contrasto
fra il suono del vibrafono e quello della chitarra sia nell' armonizzazione che
nelle parentesi solistiche. Tutti, poi, offrono un contributo adeguato per allestire
un jazz di facile lettura e ascolto, assimilabile velocemente e digeribile. Siamo
lontani dalle sperimentazioni e dalla ricerca. Qui tutto è indirizzato verso una
musica disimpegnata, pop, indubbiamente curata, ma poco profonda.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 09/08/2014
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