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Questo progetto nasce dall'idea di proporre un repertorio di classici e standard
rivisitati da quattro voci femminili accompagnate dalla chitarra di Simone Lisino:
Maribel Fracchia,
Chrissie
Oppedisano, Serafina Carpari e Debora Lombardo. Tutto
l'album è stato registrato "live" durante un serie di esibizioni a "Le Chat Noir"
di Tortona nel novembre 2007.
Niente
paura, il rischio dell'effetto "piano bar" – sempre in agguato in occasioni del
genere - è facilmente superato grazie alla notevole personalità delle protagoniste,
nonché allo spessore musicale dell'interlocutore, l'unica "voce maschile" rappresentata
dalla chitarra di Lisino, sempre brillante nel sostegno ritmico-armonico
e mai banale nelle brevi ma gustose improvvisazioni. Il risultato finale è un disco
molto piacevole ed accattivante che va oltre la dimensione di un gradevole sottofondo
per una serata a lume di candela.
Gli standards, come detto, fanno la parte del leone. Elemento unificante
è il riferimento continuo e devoto alla musica brasiliana, con particolare riguardo
alla poetica di Antonio Carlos Jobim, i cui "classici" (ben sei brani) vengono rivisitati
da ciascuna delle protagoniste con la "regia occulta" di Simone Lisino, perfettamente
a suo agio tra le pieghe di samba e bossa nova, le cui atmosfere esaltano le sue
qualità di chitarrista.
La memoria corre, sul filo della nostalgia, alle celeberrime rivisitazioni
da parte delle "grandi signore" della canzone italiana (Mina ed Ornella Vanoni in
particolare…..) - stupisce il fatto che quattro vocalist tutto sommato poco conosciute
possano oggi regalarci delle ottime versioni di pezzi famosi, che potrebbero non
sfigurare affatto a confronto con gli "originali" di cui sopra. Tutte le interpreti
sono molto brave e mostrano sicurezza e personalità. Ombrosa ed espressiva, la voce
di Maribel Fracchia affronta il blues con "Every
day i have the blues" e la saudade in "Corcovado";
lieve, giocosa ed intrigante
Chrissie
Oppedisano ci delizia con "Desafinado"
e "Night And Day"; liricamente
femminile Serafina Carpari si insinua in "Killin'
me softly" e "The girl from Ipanema";
stilisticamente inappuntabile Debora Lombardo, che nella dimensione "live"
guadagna in scioltezza e spontaneità rispetto alle già apprezzate performance in
studio (vedi l'album "One Way" sempre su Ultra-Sound Records); notevole la
sua intensa "Cry Me a River".
Il gioco, difficile e rischioso, e sottilmente autolesionista, è quello
di voler scegliere a chi offrire la rosa della prediletta. Senza nulla togliere
alle altre, è la voce di Serafina Carpari che ci regala la rilettura più
emozionante, con la sua incantevole versione di "Estate".
Roberto Biasco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 22/06/2009
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