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Francesco Baiguera
Post Jazz Chamber Music
Aut (2021)
1. Heavy Blue
2. Beauty through Clouds
3. Never so Close
4. Intermezzo
5. Astract Thoughts
6. Istantanea
7. Postlude
Daniele Richiedei - violino Massimiliano Milesi - sassofono tenore e soprano Francesco Baiguera - chitarra elettrica Giulio Corini - contrabbasso
Il chitarrista bresciano Francesco Baiguera ha pubblicato
il primo disco a suo nome, "Preludès", nel 2020, in compagnia di Giacomo
Papetti al contrabbasso e di
Emanuele
Maniscalco alla batteria. Nel nuovo cd, invece, i partners sono differenti
e in più si ha la rinuncia alle percussioni. Siamo in presenza, perciò, di un quartetto
cameristico, secondo definizione. In realtà la pronuncia e il lessico dei musicisti
coinvolti sono indubbiamente jazzistici, pur operando in una cornice classica. La
musica dell'album ha un'aria rilassata, ma accorta, e si sviluppa su unisoni di
chitarra-sax o violino, su cui, successivamente si dipartono assoli singoli, o si
intersecano due voci contemporaneamente, mentre il terzo elemento rimarca i caratteri
del tema. il contrabbassista, invece, assicura una funzione ritmica, scandendo il
tempo, oppure assiste e pungola i partners con interventi costruttivi e consolidanti
con il giusto concentrato di swing. Baiguera usa la chitarra elettrica con un minimo
sindacale di effetti e si espone con interventi misurati, per tessere le trame delle
sue composizioni e arricchirle di possibili incrementi melodici. Milesi sul tenore
sfoggia un timbro caldo, privo di vibrato e un fraseggio architettonicamente fondante.
E' più vaporoso, ma penetrante con il soprano. Richiedei assume il ruolo del folletto,
in certe sequenze, prendendo il largo con il violino sui motivi dispiegando una
sequela di note e, in ogni caso, garantendo un apporto timbrico e armonico determinante.
E' una proposta, nel suo complesso, provvista di un grosso retrogusto blues, in
certi pezzi, e di un rimando ai climi di un cool jazz post-datato, in altri brani.
Insomma l'aggancio con la tradizione è sicuro e ben radicato. Siamo lontani, però,
dal mainstream, intendiamoci.
Fra le sette tracce si fa preferire "Never so Close" per un lungo intervento
ondeggiante ed espansivo di Milesi su un contrappunto stringente degli altri strumenti,
e per una particolare atmosfera retrò, da un certo momento in poi, o meglio post-retrò…
Con quest'ultima opera, in conclusione, Francesco Baiguera dimostra di avere le
carte in regola per dire la sua con autorevolezza in un'area galleggiante fra il
jazz e il patrimonio accademico, o magari anche oltre, perché il chitarrista lombardo
sembra ogni volta alla ricerca di nuovi spunti da approfondire, di sfide inedite
da affrontare. Non c'è che da aspettarlo alla prossima prova discografica…
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 18/12/2022
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