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Sheppard, Benita, Rochford
Trio Libero
ECM (2012)
1. Libertino (Andy Sheppard)
2. Slip Duty (Sheppard/Benita/Rochford)
3. I'm Always Chasing Rainbows (Harry Carrol/Joseph McCarthy)
4. Spacewalk Part 1 (Sheppard/Benita/Rochford)
5. Dia da Liberdade (Andy Sheppard)
6. Land of Nod (Andy Sheppard)
7. The Unconditional Secret (Sheppard/Benita/Rochford)
8. Ishidatami (Michael Benita)
9. Skin/Kaa (Sheppard/Benita/Rochford)
10. Spacewalk Part 2 (Sheppard/Benita/Rochford)
11. Whereveryougoigotoo (Sheppard/Benita/Rochford)
12. Lots of Stairs (Sebastian Rochford)
13. When We Live on the Stars. (Sheppard/Benita/Rochford)
Andy Sheppard
- Sassofono tenore e soprano
Michel Benita - contrabbasso
Sebastian Rochford - batteria
Registrato nel luglio 2011 all'Auditorio della Radiotelevisione
Svizzera, Lugano
Tecnico del suono: Stefano Amerio
Disco a nome collettivo, come la predominanza dei sette brani
co-firmati dal trio sembra confermare. Al trio aggiungeremmo il tecnico del suono
Stefano Amerio, il cui contribuito alla riuscita dell'incisione, qui come altrove,
è tutt'altro che accessorio. Tipico prodotto ECM, a partire dalla grafica, con suoni
ariosi e timbricamente ineccepibili resi con grande cura nel tentativo, ostinato,
di restituire i più minuti e minuziosi dettagli dell'emissione di Sheppard, di spazzole
e piatti di Rochford, del pizzicato di Benita. L'attenzione alle dinamiche è rivolta
verso il basso, verso quel silenzio assunto fondante della filosofia eicheriana
e qui componente costitutiva della musica. Suoni ariosi con ampio spazio tra di
essi e tra gli strumenti, riverbero presente ma controllatissimo favorito presumibilmente
dalle dimensioni della sala.
Il contributo compositivo più rilevante
risulta quello di Sheppard con tre brani tra i quali il lirico e danzante "Libertino",
posto giustamente in apertura che con il succinto temino discendente (3-3-2)
caratterizza melodicamente tutto l'album. Tema spezzettato e dal sapore vagamente
ornettiano risulta invece "Slip Duty", con un uso timbrico melodico del drum
set di Rochford in bella evidenza. Trio Libero: splendida denominazione per
una formazione libera seppur all'interno di un orizzonte musicale ben definito e
delineato. Libertà tutt'altro che totale o radicale, libertà non come improvvisazione
totale ma libertà di ispirazione senza lasciarsi confinare dalle categorizzazioni
e schematismi di genere; libertà tenacemente perseguita e raggiunta da Sheppard
nel corso di una pluridecennale carriera. Le parti scritte, sicuramente i temi e
diversi momenti di consonanza con Benita, dialogano piuttosto liberamente con quelle
improvvisate. In "Spacewalk 1" il drum set è libero di tacere lasciando ampio
spazio alle note lunghe di Sheppard, sostenuto dal corposo pizzicato del roccioso,
bravissimo Benita. Lo stesso Benita può "liberamente" aprire in solitudine Dia
Da "Liberdade", altro brano melodicamente rilevante anch'esso a firma Sheppard.
Ilseguente "Land Of Nod", anch'esso frutto della ricca vena compositiva di
Sheppard, è aperto da Rochford in solitudine e attraverso un ritmo di marcia danzante
conduce al bel tema, di grazia d'altri tempi, esposto da Sheppard al soprano. La
danza, in modo ancor più evidente, è il filo rosso di "Ishidatami" con Rochford
a percuotere con le mani i tom e il rullante come potrebbe fare un musicista non
occidentale.
Libertà infine come capacità di ascolto reciproco, conoscenza
profonda e attenta degli altrui mondi musicali, questa formazione nasce nel 2009,
capacità di mettersi al servizio di un idea di musica condivisa, senza rinunciare
alla propria singola identità musicale. Qui la personalità dominante rimane quella
di Sheppard e in nessun momento viene messo in discussione l'equilibrio e il rapporto
gerarchico, tra gli strumenti, che rimane tradizionale seppur aggiornato. Grande
lirismo, grazia danzante, melodicità e cantabilità profuse a piene mani fanno di
questa incisione un disco particolarmente ascoltabile e gradevole. Unico neo è,
forse, una certa uniformità di atmosfere, che l'uso del sassofono soprano e i cambi
di tempo non sembrano scongiurare.
Andrea Gaggero per Jazzitalia
24/10/2006 | Stefano Bollani, Rita Marcotulli, Andy Sheppard, Bobo Stenson tra i protagonisti del Brugge Jazz 2006 (Thomas Van Der Aa e Nadia Guida) |
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Data pubblicazione: 17/02/2013
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