|
Benedikt Jahnel Trio
The Invariant
ECM (2017)
1. Further Consequences
2. The Circuit
3. Mirrors
4. Mono Lake
5. Part Of The Game
6. For The Encore
7. Interpolation One
8. En passant
Benedikt Jahnel - pianoforte Antonio Miguel - contrabbasso Owen Howard - batteria
Il tocco classico qui non si ascolta per caso: c'è, eccome, visto
che Benedikt Jahnel ha studiato musica classica a fondo prima di approdare al jazz.
E le sue composizioni, la sua tecnica, ce lo ricordano a chiare lettere. Ogni suo
brano è intriso di neo-romanticismo, focalizzato su di una improvvisazione d'ampio
respiro. L'elaborazione di linee composte di single notes eseguite dalla
mano destra, vitalizzano un ritmo a volte implicito, altre ben marcato ("The
Circuit") in cui il fraseggio diventa torrenzialmente garbato. Jahnel, però,
non cade nella trappola dello stereotipo europeo, perché sa ben immergere il fluire
euro-colto nei puntelli jazzistici old school con un periodare lussureggiante,
un abile controllo dei volumi e un medianico inteplay con i suoi sodali ("Mirrors",
"Mono Lake"). Miguel cuce armonie, lancia autostrade asfaltate con sapienza
dai piatti di Howard, che riempie ogni passaggio. E lo fa magistralmente anche con
i tamburi, soffusi, mai invasivi e ricchi di note vere, come in "Part Of The
Game", quando apre in combine con Miguel, brano che racchiude un po' tutta la
storia dell'album con i suoi sussulti e cambi d'ambiente sonoro. Non manca il gusto
per la melodia ben scandita, di quelle cantabili come accade nella ballad "For
The Encore"; e anche per momenti di avanguardia tra il classico contemporaneo
e il jazz d'oltreoceano, ma sempre tenuta sotto controllo, con sassate lanciate
dal pianoforte che osa con intervalli più arditi ("Interpolation One").
"En passant", con i suoi richiami a cavallo tra tradizione jazz e la scuola
classica polacco-ungherese, dichiara la fine di un album da ascoltare con molta
attenzione, per le sue innumerevoli sfumature e la bellezza di un incontro tra due
concezioni musicali solo apparentemente distanti.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 871 volte
Data pubblicazione: 03/09/2017
|
|