Felmay 2006
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Simone Guiducci Gramelot Ensemble
Storie di fiume
1. Uomini di fiume
2. La leggenda della vecia sproc
3. Prima della pioggia
4. Confluenza
5. Invocazione
Simone Guiducci - chitarra Fausto Beccalossi - fisarmonica Achille Succi - clarinetto e clarinetto basso Salvatore Maiore - contrabbasso Roberto Dani - batteria e percussioni
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Oramai realtà nel panorama musicale jazz,
Simone Guiducci
e il Gramelot Ensemble da tempo condividono tratti intellettuali, oltre al
modus realizzativo ed esecutivo dei loro lavori: materiali eterogenei fatti
di paesaggi danzanti, suoni dei ricordi, musica limpida, atmosfere magiche, quasi
oniriche. Una scelta personalissima quella di
Guiducci,
che dimostra, per l'ennesima volta, come la sua personalità risulti densa di sfaccettature
e mai piegata a stereotipi.
Anche in questo album emerge tanto la passione per la tradizione, nell'amore
per il viaggio attraverso il nostro ricchissimo patrimonio musicale, quanto per
l'improvvisazione, seguito in questo da un ideale patto di fiducia e reciproco feeling
dal Gramelot Ensamble.
Emerge così la grande sensibilità jazzistica di cui i nostri indubbiamente
risultano dotati, una cura sintattica senz'altro interessante, un'inventiva lineare
e appassionata.
Il risultato è un disco accurato ed omogeneo, la cui peculiarità risiede
nella grande attenzione verso la melodia, soprattutto cantata, intrisa di calde
atmosfere legate alla mediterranea musicalità, mettendo in risalto quell'aspetto
che contraddistingue
Guiducci
e sicuramente affonda le radici nella ricerca della grande raffinatezza estetica,
e che spesso diviene all'ascolto struggente e malinconica nostalgia, ma che talora
parrebbe rimanere fine a se stessa.
Qualcosa dunque sembrerebbe attutire la completa realizzazione del progetto:
forse una discutibile scelta da un punto di vista puramente estetico, forse la stessa
sfuggevolezza di certi significati musicali, che paiono talora smarrirsi nel fluire
inconscio di queste "storie", se è vero che a volte lo stesso amore che anima
nei confronti di un evento può arrivare a nasconderne il senso profondo ad occhi
estranei.
Franco Giustino e Fabrizio Ciccarelli per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 06/04/2007
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