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Zlatko Kaucic
30th Anniversary Concerts
Splasc(h) Records 2010
1. Slakoper (Girotto - Kaucic - Maiore)
- 5:16
2.
Reflettiva (Kaucic) - 12:47
3. Pampa Kids (Girotto - Kaucic - Maiore) - 3:27
4. Inmigracion (Girotto) - 5:19
5. Meeting Of Rhinos (Girotto - Kaucic - Maiore) - 18:26
6. Mathias (Girotto) - 4:31
CD 1 - Slakoper
Javier Girotto - sax soprano e
baritono
Salvatore Maiore - contrabbasso
Zlatko Kaucic - batteria, Percussioni
1. Slakoper (Girotto - Kaucic - Maiore) - 5:16
2. Reflettiva (Kaucic) - 12:47
3. Pampa Kids (Girotto - Kaucic - Maiore) - 3:27
4. Inmigracion (Girotto) - 5:19
5. Meeting Of Rhinos (Girotto - Kaucic - Maiore) - 18:26
6. Mathias (Girotto) - 4:31
CD 2 - Doline
Saadet Türköz - voce
Giovanni Maier - contrabbasso) Zlatko Kaucic
1. Birds Live (Maier - Kaucic) - 3:54
2. Ziva-va-mai - 4:22
3. Dance With Unknown - 4:22
4. Doline - 8:13
5. Denis nektar - 6:42
6. Paslus ego tripr - (3:32)
7.
Hara mai - (10:15)
8. Moon Looks At You - 2:36
9. Samanyolu-life In The Countryside (turkish song) - 14:58
CD 3 - Tolminski Punt 2
Peter Brötzmann - sax
tenore e contralto, clarinetti
Zlatko Kaucic - batteria, Percussioni
Robert Vrcon - voce
1.
Usedlina (Potokar - Kaucic) - 10:48
2. Noc (Strnisa - Kaucic) - 11:25
3. Gori poezija (Zajc - Kaucic) - 13:43
4. Destrukcije (Kosovel - Kaucic) - 15:09
Tre live, tre diversi terzetti, trent'anni di
musica. Con questa interessante raccolta l'estroso e molto apprezzato
batterista/percussionista sloveno Zlatko Kaucic celebra i
suoi trent'anni di carriera, proponendo delle notevoli esibizioni
dal vivo eseguite tra il febbraio ed il luglio
2008 in tre diverse manifestazioni.
Il curriculum di Kaucic parla chiaro e può vantare
esperienze musicali in mezza Europa (Olanda, Spagna, Italia, Francia,
Svizzera, Portogallo) oltre a collaborazioni eccellenti con alcuni
dei più importanti artisti internazionali quali Paul Bley,
Steve Lacy, Thelonius Monk,
Enrico Rava,
Gianluigi Trovesi, Chico Freeman,
George Cables, Albert Mangelsdorff, Keeny Wheeler, Alexander
Balanescu, Biney Dave, Paul McCandless, Irene Aebi, Wats Trevor,
Gratkowski Frank, Mezei Szilard, Marc Ribot, Greg Cohen, Peter Brötzmann,
Jean-Luc Cappozzo, Luis Sclavis, Evan Parker, Herb Robertson, Paul
Stocker, Sean Bergin, Arnold Dojewerd, Frank Graso big band, Peter
Guidi, Esiet "Okun" Esiet, Michael More, John Patituci e
Paolo Fresu.
La musica che si ascolta in queste registrazioni
è una musica a 360 gradi: si passa da ritmiche spente, distese,
impalpabili, evanescenti a movimenti dinamici, effusivi, rabbiosi,inquietanti
ed imprevedibili nel loro visionario corpo sonoro. L'improvvisazione
è abbondante e si inserisce in un contesto filologico, almeno apparentemente,
libero e senza frontiere lasciando ampi spazi al solismo degli ottimi
musicisti che Kaucic ha chiamato a sé in queste celebrazioni.
Il primo cd è "Slakoper", registrato il 19 febbraio
del 2008 a Ljubljana assieme
a Salvatore Maiore (contrabbasso) e
Javier Girotto (sax soprano e baritono),
col nome di Trio Cerkno. La ritmica brada, ampiamente etno,
è il terreno ideale per il vitalismo agile e preciso di Kaucic:
con le sue spazzole ha modo di agire con decisione ed eleganza nel
creare un background sonoro perpetuo, aperto e profondo, denso di
nuances essenziali e primitive. Davvero interessanti i dialoghi
intessuti con vicendevole empatia tra il contrabbasso di Maiore
ed il sax di Girotto, quest'ultimo capace di intrecciare continue
e danzanti pulsioni armoniche con la passionalità tipica del suo
stile. Deliziosa la melodia eseguita dal sassofonista argentino
in "Mathias", la sola traccia con visibili frammenti di concretezza
melodica.
Il secondo album ("Doline", eseguito
al Cerkno Jazz Festival il 16 maggio 2008)
vede la partecipazione del contrabbassista Giovanni Maier
e della cantante Saadet Turkoz. L'apporto della vocalist
turca contribuisce in maniera essenziale alla creazione del sound
(probabilmente il lavoro più interessante dei tre). La rabbia tormentata,
malinconica e sofferente che scaturisce dai suoi vocalizzi ci immerge
in paesaggi sonori dai sapori popolari provenienti dall'oriente
più tribolato, quello delle oppresse popolazioni Uyugur del Turkestan,
delle quali la stessa Turkoz è originaria. Il contrabbasso
di Maier e le percussioni di Kaucic agiscono in simbiosi, coadiuvando
le necessità stilistiche della cantante turca con emozionanti virtuosismi
creativi, sonorità quasi impalpabili ma coinvolgenti, che si presentano
tanto "primitive" quanto "umane", a seconda della personale interpretazione
di cui ogni segno sonoro necessita.
Nell'ultimo lavoro, "Tolminski Punt
2", Peter Brotzmann (sassofoni e clarinetti) e
Robert Vrcon (voce baritono) eseguono assieme al batterista
una rivisitazione dell'opera "Tolminski Punt", interamente
scritta da Kaucic ed incentrata sulla rivolta contadina di Tolmin,
vicino Gorizia, avvenuta nel 1713. Il concetto armonico del progetto
è notevolmente imperscrutabile, astratto, rarefatto. Ogni movimento
è imprevedibile, apparentemente illogico, inserito nel lineare disegno
strutturale di Kaucic. Fondamentale risulta l'apporto del sax, che
mantiene vivida la tensione richiesta dal messaggio dei brani; un'
inquietudine effusa magistralmente dalla voce potente ed inquietante
del baritono Roberto Vrcon, davvero emozionante nella sua performance
canora.
Questi tre album non contengono solo delle opere musicalmente notevoli
ed esteticamente raffinate, ma posseggono, oltre ad un'elevata valenza
politica, un' appassionante carica culturale (un melange
delizioso tra Paesi così diversi ma così vicini quali l'Italia,
la Turchia e quelli dell'Est).
La raccolta celebra dunque nella maniera più
nobile e fine questo musicista così apprezzato e stimato, con giusto
merito, anche al di fuori dei confini musicali europei.
Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante per Jazzitalia
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