Rayuela Group, ovvero come affrontare la tradizione sudamericana, con un
occhio di riguardo all'Argentina, senza essere banali e scontati. L'ensemble nato
come quintetto nel 2005, ha già all'attivo
First Throw, un lavoro/melting pot tra la tradizione folclorica del Sudamerica
e la sintassi jazzistica statunitense.
Acariciando el Rio sugge dalle radici della
prima esperienza per ampliare l'ensemble con le significative partecipazioni di
Javier
Girotto al soprano e baritono, e Daniel Messina alla
batteria e percussioni; si arricchisce, inoltre, dell'eleganza di
Stefano Senni
al contrabbasso, dal sound corposo e ricco di armonici.
Otto episodi che attingono alla tradizione contemporanea argentina, peruviana
e messicana, attraversata con garbo stilistico, seppur arrangiati con raffinatezza.
Arrangiamenti che pesano; elaborazioni capaci di mantenere la struttura portante,
conferendo nuova linfa vitale al costrutto armonico. Ciò con particolare riferimento
all'opera svolta - appositamente per il Rayuela Group – da Quique Sinesi,
uno dei migliori e più importanti chitarristi argentini, particolarmente attento
ad imbevere di jazz La Flor de la Candela di Chabuca Granda, Coplas para
la Tejedora di Jorge Fandermole e Maria Landò, ancora della leggendaria
compositrice peruviana, di origini italiane (al secolo Isabel Granda Larco).
Virginia
Viola sa ben interpretare. La sua voce eccelle in sensibilità, sottolineata
dalla pronuncia perfetta (la vocalist è nata a Paranà, Argentina), dote di non poco
conto per un simile repertorio. E' l'elemento di coesione tra passato e presente
che ben si muove anche sulle note più "dondolanti".
Simone Zardini è agile, indispensabile nell'economia musicale ed espressiva,
sia per l'accompagnamento discreto che per le incursioni più che apprezzabili, anche
quando imbraccia la chitarra elettrica.
Un disco che accompagna, senza leggerezza ed anzi evidenzia una volontà
programmatica, ben costruita, di ibridare generi e stili.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 18/01/2010
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