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Eszter Horgas – Al di Meola
He & Carmen - Live Concert
Inakustik 2010 – Gl001 Distrib. Egea
1. Exordium
2. Cafe 1930
3. Double Concerto
4. Fugata
5. Entr' Act
6. Misterio
7. Milonga del Angel
8. Dance Part 1.
9. Dance Part 2.
10. Habanera
11. Libertango
12. Finale
Eszter Horgas - flauto
Al Di Meola - chitarra
Gàbor Cseke - pianoforte
Zoltàn Lantos - violino
Viktor Hàrs - basso e contrabbasso
Gumbi Ortiz - percussioni
Peo Alfonsi - chitarra
Peter Kaszàs - batteria
Ruota intorno all'eroina di Georges Bizet, il live "He & Carmen", opera unica
che vede fianco a fianco la flautista di stampo classico Eszter Horgas ed
il virtuoso chitarrista del New Jersey Al Di Meola. Carmen, però, è quasi
un pretesto, giacchè i dodici brani interamente eseguiti dal vivo al Syma Csarnok
di Budapest cedono il passo a cinque composizioni di Astor Piazzola, una di Di Meola,
una del pianista Gàbor Cseke, una del bassista Hàrs ed altra a firma della stessa
flautista magiara.
E' bene dirlo subito: è un disco che merita di essere ascoltato con attenzione,
perché magistralmente suonato, travolgente e ricco di sorprese; quelle sorprese
che solo un grande chitarrista come Al Di Meola riesce a portare. Sempre
pronto ad affrontare ogni sfida, mai in debito di creatività, sa creare il giusto
climax in ogni forma di ensemble. Trova, in questa occasione, dei sodali sempre
all'altezza, pronti a svoltare l'angolo al solo cenno di cambio metrico imposto
dalle corde del chitarrista dalle chiare origini italiane. Ne è complice anche
Peo Alfonsi, maestro sardo di chitarra classica, ben conosciuto al pubblico
italiano anche per la sua indubbia valenza in ambito jazzistico (ha, da ultimo,
inciso nel 2010 Itaca, eccellente lavoro che vede anche la partecipazione
di Gabriele Mirabassi). Di particolare pregio per le dinamiche costruite e per i
colori dipinti la sezione ritmica, con le percussioni di Gumbi Ortiz e la
batteria di Kaszàr in bella evidenza, seguiti dal pianista Cseke,
tanto abile negli intrecci vertiginosi, quanto nei delicati equilibri timbrici.
Al Di Meola fa salire la temperatura sempre, in crescendo come nell'introduttiva
Exordium, o nelle audaci ricerche armoniche e ritmiche della celeberrima
Habanera di Bizet, dove mette sul piatto anche tutta la sua sensualità esotica;
emerge a chiare lettere la lucidità del fraseggio nella sua Misterio e nell'immarcescibile
Libertango di Astor Piazzolla.
Ottimo l'incastro tra le differenti estetiche solistiche: Di Meola dalle
frequenti vampate di fuoco e la Horgas che rende metafisici gli oggetti sonori
creati dall'affiatato gruppo. Eszter Horgas declina tutto il suo scibile
eurocolto, allineandosi alle variazioni ritmiche e metriche della scrittura di Piazzolla,
soprattutto. I due solisti giocano e lo fanno bene, senza sbavature o sovrapposizioni
agonistiche, dando alla luce un suono magmatico, unico, mai ortodosso. Il finale,
purtroppo breve, (Carmen's Gypsy Dance), è la perfetta sintesi di un sincretismo
stilistico che, se ben misurato e sentito, può dare dei frutti preziosi. Come in
questo caso.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
18/08/2011 | Gent Jazz Festival - X edizione: Dieci candeline per il Gent Jazz Festival, la rassegna jazzistica che si tiene nel ridente borgo medievale a meno di 60Km da Bruxelles, in Belgio, nella sede rinnovata del Bijloke Music Centre. Michel Portal, Sonny Rollins, Al Foster, Dave Holland, Al Di Meola, B.B. King, Terence Blanchard, Chick Corea...Questa decima edizione conferma il Gent Jazz come festival che, pur muovendosi nel contesto del jazz americano ed internazionale, riesce a coglierne le molteplici sfaccettature, proponendo i migliori nomi presenti sulla scena. (Antonio Terzo) |
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Data pubblicazione: 28/11/2010
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