Hai lavorato in molte situazioni, e inciso molti dischi
con progetti diversi: quintetto, big band, archi. Hai in mente qualche nuovo progetto
nel quale non ti sei ancora espresso e che vorresti affrontare?
Vorrei fare un progetto brasiliano prima o poi, e probabilmente qualcosa di contemporaneo,
con l'elettronica, con i computer.
Tra i molteplici progetti
che hai realizzato nella tua carriera, qual è quello che ti è rimasto più nel cuore,
quello al quale ti senti più legato?
Non posso in realtà dire che ce ne sia uno in particolare: sono tutti speciali
per me. Sono tutti come dei figli. Li amo allo stesso modo.
Suoni quasi tutte le sere per i concerti che hai numerosissimi.
Passi molto del tuo tempo a studiare durante il giorno?
Sto sempre studiando, anche mentre suono!
Ciò che intendevo era: c'è una routine quotidiana che
segui nello studio per un certo numero di ore per esempio?
No, non direi che ho una routine. E' una cosa costante, anche quando non sto
suonando. Sto sempre leggendo cose che riguardano la musica, cerco di sviluppare
la mente per potere essere più creativo. Anche coltivare la spiritualità è molto
importante per me. Prego molto e cerco di mantenermi centrato in modo da poter fare
musica.
Comprendo quando sia importante, soprattutto per un
artista essere aperto e spirituale, perché si è più aperti e ricettivi quando si
coltiva la spiritualità….
Si.
Sono molti anni che viaggi per il mondo. Cosa ne pensi
di tutti questi spostamenti?
Non mi piace molto viaggiare, ma sono sempre in aeroporto, e avanti e indietro
in autobus e treni. Devo dire che non mi piace più molto volare. Ora è diventato
macchinoso, con tutti i problemi di sicurezza e di controlli negli aeroporti. Ma
sai, ne vale la pena una volta che si arriva a destinazione. La gente arriva per
godersi la musica, e quella è la parte che mi ripaga e che mi da gioia. E tutto
questo viaggiare lo faccio volentieri per chi viene ad ascoltare.
Quando suoni cosa ti piace trasmettere al pubblico?
Come desideri che lascino la sala a fine concerto?
Desidero solo che si sentano felici, e che si dimentichino dei problemi che hanno
nella vita. Io penso che si tratti proprio di questo per quanto mi riguarda. Se
le persone non sono estremamente felici dopo lo spettacolo, allora sento che non
ho fatto bene il mio lavoro.
Qual è la destinazione del prossimo aereo in questo
tuo tour europeo?
Ora partiamo per la Spagna, e ci fermeremo qualche giorno, poi torniamo a New
York e ci riposeremo fino a fine aprile. Torneremo in Europa in Maggio.
Ascolti molta musica?
Certamente, ne ascolto tantissima, di vari generi. E' una cosa che tutti noi
musicisti dovremmo fare.
Grazie per averci dedicato del tuo tempo per questa
intervista. Ti auguriamo tanto successo per tutti i tuoi progetti, e speriamo di
rivederti presto a Milano.
Grazie!
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
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Data pubblicazione: 02/05/2010
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