|
Gianluca Di Ienno Release-3
These Days
Abeat (2013)
1. The Guys
2. Coffe Break At Dicos
3. This Poetry
4. Bud Powell
5. Auspicious
6. Magnolia
7. Yesterdays
8. Laydown
9. E la chiamano estate
Gianluca Di Ienno - pianoforte Alex Orciari - contrabbasso Matteo Rebulla - batteria Simona Parrinello - voce (7) Bebo Ferra - chitarra (3, 5)
Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
In tempi di guerra (o di magra), consola poter vedere che non
tutti hanno lo stesso armamentario. Il brutale uniformarsi a stili e stilemi, perlopiù
acchiappati al volo oltreoceano o nei pressi dei fiordi, rischia di far stendere
sul letto di Procuste il giovane jazz suonato dagli italiani, diviso tra muscoli
e pensatori ad hoc.
Gianluca Di Ienno e accoliti fanno attenzione a non cadere nel pozzo delle
ovvietà, semplicemente (detta così sembra un nonnulla) affidandosi alla loro testa
e a degli arti ben allenati.
A ben vedere Di Ienno non è di primo pelo, perché di dischi ne ha già collezionati
otto prima di "These Days", compreso "Specs People" di
Bebo Ferra,
che qui gli rende il favore prestando la sua impeccabile chitarra in "This Poetry",
dalla fresca cantabilità poetica, tutta italiana e in "Auspicious", ricca
di variazioni armoniche, timbriche e cluster ben assestati. Elementi che formano
una costante nelle composizioni di Di Ienno, come in "Coffe Break At Dicos"
dal climax narrativo sottolineato dalle pennellate percussive di Matteo Rebulla,
e che dà luce al fraseggio spezzato del leader, che lascia ben intendere il suo
patrimonio classico che balugina per tutto il disco; suono pulito, articolazione
netta, un invidiabile tecnica mai sfoggiata con ostentazione, anche quando fa capolino
il modern mainstream: nel brano d'apertura "The Guys", illuminato anche da
Alex Orciari che riempie gli accordi avvitando nota su nota.
Le composizioni di Di Ienno sono ricche di sorprese, e anche
i tre standard Bud
Powell di Chick
Corea, "Yesterdays" di Jerome Kern e – classico tra i classici –
"E la chiamano estate" di
Bruno Martino,
non soffrono di letargia esecutiva, ma vivono perfettamente nel contesto ideologico-creativo
del leader che ha ordito un lavoro che lascia la sensazione di aver mangiato un
pasto ricco di calorie. E, come si diceva innanzi, in periodi di dieta ve ne è un
gran bisogno.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 1.475 volte
Data pubblicazione: 23/06/2014
|
|