Abeat - ABJZ 064
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Flight Band w. Biagio Coppa Claudio Fasoli
Driving Out – Birth of the cool
1. Israel
2. Budo
3. Move
4. Godchild
5. Moon Dreams
6. Boplicity
7. Deception
8. Jeru
9. Venus De Milo
10. Rouge
Maurizio Modica - tromba
Mario Mariotti
- tromba, flicorno
Riccardo Mestroni - sax alto
Fabio Delvò - sax alto
Paolo Branzaglia - sax tenore
Alessandro Sacha Caiani - sax tenore
Davide Bova - sax tenore
Enzo Montrasio - clarinetti
Nicola Riato - clarinetto basso
Alberto Scavazza - sax baritono
Renato Di Nubila - sax baritono
Rocco Cavallaro - chitarra
Giuseppe Fiorito - piano, tastiere
Franco Pandini - contrabbasso
Francesco Chicco Carrara - basso elettrico, effetti
Gino Emanuele Natalicchio - batteria, percussioni
Biagio Coppa - arrangements ,direction
Claudio Fasoli
- sax
Direttore artistico: Biagio Coppa, Direttore esecutivo: Giuseppe Fiorito
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Via Pasubio, 6 21058 Solbiate Olona
(VA) tel/fax +39 0331 376380
Il titolo evoca una delle pietre miliari del jazz, il celebre Birth
of the Cool, della fine anni '40, del connubio Davis-Evans, manifesto del cool
che ha fatto storia. La musica che si ascolta in questo cd è debitrice del "cool"
di quel periodo straordinario ma, come spesso accade nel jazz, i confini restano
sottili e fragili linee che vengono spazzate via da un cenno inaspettato del fiato
in front line o un gesto del direttore d'orchestra. Il materiale musicale che passò
sotto le dita di un Davis forse un po' acerbo ma geniale e personalissimo, è sempre
una prova importante per chiunque si voglia confrontare con la grande tradizione
afroamericana. In ogni traccia del cd c'è un grande spirito di innovazione e, anche
se si passa per sezioni caratterizzate da generi che furono evidentemente estranei
all'estetica bop e cool, resta il fatto che il risultato appare convincente, credibile.
Perchè in "Driving Out" della Flight Band
diretta da Biagio Coppa c'è un po' di free, un po' di "improvised conducting"
alla Butch Morris, lo swing delle grandi orchestre e quel pizzico di "follia",
spregiudicatezza, che permette di trasformare "Move"
in un misto di funk e bop.
La partecipazione di
Claudio Fasoli conferisce lirismo ed energia al sax soprano
in "Budo" e in generale un apporto stilistico
che lascia il segno.
Un altro esempio ben riuscito di come sia possibile oggi fare musica guardando
all'eredità lasciata dai grandi e sintetizzare, ironizzare, innovare con rispetto
ma senza paura, consapevoli che la musica poi parla sempre anche al di là delle
intenzioni.
Stefano Corbetta per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 17/10/2009
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