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Jeff Platz – Kit Demos – Fabio Delvò – John McLellan
Differential Equations
Skycap (2014)
1. Carribean
2. Bell Clear
3. Bill Burroughs
4. Son Of Clooney
5. Urla libere
6. Sonar
7. Il momento giusto
8. What Phenomena!
9. Onde e lamenti dal cosmo
Fabio Delvò - sassofono contralto Jeff Platz - chitarra, elettronica Kit Demos - basso John McLellan - batteria
Il rischio che si corre quando l'improvvisazione è libera e sciabordante, è quello
di non palpare il comune sentimento condiviso tra i musicisti. Ecco, in questo caso
il rischio non si corre, perché il quartetto è ben coeso e schiuma voglia di suonare
e confrontarsi. Due statunitensi, un portoricano d'adozione stelle e strisce e un
italiano servono su un bel piatto d'argento una gustosa e fumante pietanza fatta
di lame d'acciaio che si intersecano e scontrose armonie che si dissecano.
Punto fermo è lo swing, che non manca mercé il drumming di McLellan, che furoreggia
in "Bell Clear" e adorna, con impietosi contrappunti l'asistolica "Bill Burroughs".
Il sassofono di Delvò spiega, legge, ammanta con il suo suono carnale, giocando
con la chitarra di Platz; un sax che grida, vibra e salta i registri con naturalezza
disarmante all'interno di geometrie sghembe sì, ma coerenti a una linea di accenti
e di tempi dettati dal basso di Demos ("Urla libere"). Platz costruisce armonie
delicate, distrutte dal canto lucente dei piatti e duetta, lento, con il sassofono
suggerito e determinato di Delvò ("Sonar").
La ricerca è continua, sul campo come deve essere. La partenza non sempre è strutturata,
almeno così pare, ma trova una sua forma plastica in ogni momento, lì dove tutti
partecipano con il proprio tassello. Il caleidoscopio di suoni brilla nei colori
atonali di "Il momento giusto" e straziato dai glissando del sax in "What Phenomena!".
Avanguardia? Free jazz? Dodecafonia jazzsitica? Comunque la si voglia definire,
è improvvisazione e punto.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 09/08/2014
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