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Zoidberg
Gargoyle
Abeat (2012)
1. Emo (N.Tacchi)
2. Posta Prioritaria (N.Tacchi)
3. Gargoyle (N.Tacchi)
4. Calyppo (M.Bianchi)
5. Poca voglia di fare il soldato (I.Fossati)
6. Rhumbacuori (M.Bianchi)
7. Blue River Blues (N.Tacchi)
8. Life on Mars (D.Bowie)
9. Japanese Caos (M.Bianchi)
10. Playing Love (E.Morricone)
11. Emo (alt.take)
12. Poca voglia di fare il soldato (alt.take)
Marco Bianchi - vibrafono Nicola Tacchi - chitarra Roberto Mattei - contrabbasso
Dall'unione tra
Marco
Bianchi (vibrafono), Nicola Tacchi (chitarra) e il
batterista Roberto Mattei nasce questa formazione chiamata Zoidberg che,
in questo esordio intitolato Gargoyle ci offrono una musica raccolta, eterea
e pervasa di intimismo.
Il tutto abbinato ad un rispetto verso la melodia e grazie a dieci composizioni
(dodici se aggiungiamo anche le due alternate takes finali) concise ed essenziali.
Il lavoro si muove perlopiù su pezzi composti dal trio oltre che a riletture di
classici ripescati da musica italiana, pop e rock. I musicisti sembrano voler invitare
ad un ascolto profondo e rilassato grazie ad un'atmosfera scarna e densa allo stesso
tempo.
Tutto questo è deducibile ascoltando la traccia di apertura "Emo" che spicca per
il suono limpido del vibrafono di
Marco Bianchi
ma i musicisti vogliono anche lasciarsi andare in atmosfere allegre come in "Calyppo"
che strizza l'occhio a sonorità calypso.
Solarità anche in "Rhumbacuori" con una chitarra vagamente latina mentre l'anima
blues del trio viene fuori in "Blue River Blues".
Più delicata la rilettura del brano di Ennio Morricone "Playing Love".
Bianchi, Tacchi e Mattei riescono a coinvolgere l'ascoltatore grazie ad un suono
morbido e ricco di introspezione il tutto senza risultare mai ridondanti.
Vagamente il lavoro potrebbe risultare monocorde per certi aspetti ma la sostanza
c'è e questo lo rende più convincente all'ascolto.
Francesco Favano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 08/09/2013
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