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        |  Video Radio - 2008
 | Andrea Braido Jazz Garden & Friends
 
 1. Old Time's
 2. Fast Forward
 3. Solar
 4. Song for my mother
 5. Jayne
 6. Hope
 7. Relax in swing
 8. Caravan
 9. Messico City
 10. The days of wine and rose
 11. Corcovado
 12. Waltz ont eh wind 2 parte
 13. Nuages
 14. Summertime
 
 
 Andrea Braido - chitarreDavide Ragazzoni - batteria
 Bruno Zoia - contrabbasso
 Marco Bianchi 
- vibrafono
 
 
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 Via Giovanni da Udine 34
 20156 Milano - Italia
 Tel.(+39) 02 38093284/5
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 Web Site: www.videoradio.org
 
 C'era da aspettarselo. Chitarrista altamente contaminato da esperienze musicali 
tanto ampie quanto varie, session man in ambito pop e fusion tra i più richiesti,
Andrea Braido affronta la tradizione afroamericana creando un'opera di taglio 
fondamentalmente jazz, almeno nelle intenzioni.
 
 
 "Jazz Garden & Friends" 
è suonato essenzialmente in trio, accompagnato da Davide Ragazzoni alla batteria,
Bruno Zoia al contrabbasso e, in un brano, il vibrafonista
Marco Bianchi.
 
 Il Cd è composto da 14 brani, di cui 7 composizioni originali a firma di
Braido e 7 brani appartenenti per la maggior parte alla tradizione jazz. 
Lungo le 14 tracce non mancano momenti di grande energia come l'original 
Fast Forward e la davisiana 
Solar, dove il nostro dimostra la sua grande tecnica 
nel fraseggio fluido, a tratti "nervoso", il tutto però ben sorretto da una 
ritmica in perfetta sincronia con gli interventi di Braido. Degne di nota 
sono poi le due incursioni in territorio Gypsy Jazz con le acustiche
Caravan ed il classico omaggio a Django Reinhardt 
in Nuages, eseguite in compagnia di se stesso, 
sovraincidendo le chitarre acustiche.
 
 Si prende tutt'altra strada giungendo alla traccia 
Waltz on the Wind 2° parte, brano in cui aleggia 
lo spirito di Frank Zappa negli obbligati eseguiti in duo con la marimba 
di Bianchi e in cui alcune parti dell'assolo di chitarra, appunto di zappiana 
memoria, risultano essere particolarmente ispirate.
 
 Il suono di Braido, in alcuni momenti, riporta ad un timbro chitarristico 
più tagliente che ricorda Scofield, ma in generale è interessante la sonorità ottenuta 
mediante le sue Paul Reed Smith amplificate dai Marshall.
 
 Si percepisce la grande volontà di misurarsi con l'enorme tradizione della 
chitarra jazz, ma alla sua maniera, dato che Andrea Braido forse non vi appartiene 
totalmente. In sintesi, un'opera godibile che non deluderà di certo i suoi numerosi 
fans.
 Franco Lo Mauro
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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| Questa pagina è stata visitata 3.610 volte Data pubblicazione: 06/06/2009
   
 
 
 
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