Video Radio - 2008
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Andrea Braido
Jazz Garden & Friends
1. Old Time's
2. Fast Forward
3. Solar
4. Song for my mother
5. Jayne
6. Hope
7. Relax in swing
8. Caravan
9. Messico City
10. The days of wine and rose
11. Corcovado
12. Waltz ont eh wind 2 parte
13. Nuages
14. Summertime
Andrea Braido - chitarre
Davide Ragazzoni - batteria
Bruno Zoia - contrabbasso
Marco Bianchi
- vibrafono
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20156 Milano - Italia
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C'era da aspettarselo. Chitarrista altamente contaminato da esperienze musicali
tanto ampie quanto varie, session man in ambito pop e fusion tra i più richiesti,
Andrea Braido affronta la tradizione afroamericana creando un'opera di taglio
fondamentalmente jazz, almeno nelle intenzioni.
"Jazz Garden & Friends"
è suonato essenzialmente in trio, accompagnato da Davide Ragazzoni alla batteria,
Bruno Zoia al contrabbasso e, in un brano, il vibrafonista
Marco Bianchi.
Il Cd è composto da 14 brani, di cui 7 composizioni originali a firma di
Braido e 7 brani appartenenti per la maggior parte alla tradizione jazz.
Lungo le 14 tracce non mancano momenti di grande energia come l'original
Fast Forward e la davisiana
Solar, dove il nostro dimostra la sua grande tecnica
nel fraseggio fluido, a tratti "nervoso", il tutto però ben sorretto da una
ritmica in perfetta sincronia con gli interventi di Braido. Degne di nota
sono poi le due incursioni in territorio Gypsy Jazz con le acustiche
Caravan ed il classico omaggio a Django Reinhardt
in Nuages, eseguite in compagnia di se stesso,
sovraincidendo le chitarre acustiche.
Si prende tutt'altra strada giungendo alla traccia
Waltz on the Wind 2° parte, brano in cui aleggia
lo spirito di Frank Zappa negli obbligati eseguiti in duo con la marimba
di Bianchi e in cui alcune parti dell'assolo di chitarra, appunto di zappiana
memoria, risultano essere particolarmente ispirate.
Il suono di Braido, in alcuni momenti, riporta ad un timbro chitarristico
più tagliente che ricorda Scofield, ma in generale è interessante la sonorità ottenuta
mediante le sue Paul Reed Smith amplificate dai Marshall.
Si percepisce la grande volontà di misurarsi con l'enorme tradizione della
chitarra jazz, ma alla sua maniera, dato che Andrea Braido forse non vi appartiene
totalmente. In sintesi, un'opera godibile che non deluderà di certo i suoi numerosi
fans.
Franco Lo Mauro
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Data pubblicazione: 06/06/2009
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