Francesco di Giuseppe
A poca distanza dalla Luna
VideoRadio RaiTrade
1. A poca distanza dalla luna
2. Il finale di una scenata di gelosia
3. Due farfalle in volo
4. La danza del principe e della monaca
5. I suoi capelli al vento
6. Ma che ci fanno i gabbiani a Frattamaggiore?
7. Il cielo nel fosso
8. Mare fermo
9. Le bancarelle del torrone
10. Dall'angolo della strada
11. Dal decimo piano si vede il mare
12. 110 km/h
13. La collezione di bomboniere
14. Vento freddo del 12 agosto
15. Notturno
Francesco Di Giuseppe - guitars
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20156 Milano - Italia
Tel.(+39) 02 38093284/5
E-Mail: videoradio@tiscali.it
Web Site: www.videoradio.org
Giovane e talentuoso chitarrista proveniente dal panorama musicale partenopeo,alle
spalle un diploma in chitarra classica al conservatorio di Napoli e diverse masterclasses
tenute da chitarristi di fama internazionale quali David Russel, Vladimir Mikulka
e Roland Dyens. "A poca distanza dalla luna" è la prima registrazione di
Francesco Di Giuseppe, prodotta dall'etichetta VideoRadio/RaiTrade.
Un album coscienzioso e ragionato ma allo stesso frutto di un percorso di vita
(complice il viaggio fino a Capo Nord effettuato dall'autore) intimo ed emotivo
fatto di luoghi e persone, sentimenti ed impressioni, riflessioni e sensazioni,
raccontate attraverso un linguaggio espressivo e poetico molto personale. Il rapporto
profondo che Di Giuseppe ha raggiunto con la sua chitarra si effonde attraverso
toni rarefatti e spesso distesi, tra sonorità ariose ed insondabili che scaturiscono
in una track list ricca di cromature distese.
Le evidenti influenze provenienti dalla cultura popolare napoletana, sempre viva
nei ricordi del chitarrista e particolarmente evidente nella bella e arlecchinesca
"La danza del principe e della monaca", si lasciano contaminare dal suo bagaglio
stilistico d'impostazione classica plasmando un genere pensoso e tendente al lirismo
che l'autore stesso definisce come "particular pop".
E' molto forte il richiamo alla tradizione, una classicità che ricorda Francisco
Tarrega e che viene enfatizzata nei leggeri andamenti dell' intensa suite "Ma
che ci fanno i gabbiani a Frattamaggiore?" e fra le dinamiche cadenze della
balade "Le bancarelle del torrone". Nonostante il forte ed evidente
legame col passato, il senso del moderno è in ognuno dei quindici brani dell'album.
L'armonioso corpo sonoro della chitarra elettrica nella classico-latineggiante "Dal
decimo piano si vede il mare" è cromato di sonorità contemporanee di notevole
coinvolgimento. Oltre ad una tecnica elegante ed un gusto musicale molto fine,
Francesco Di Giuseppe dimostra in questo suo primo lavoro discografico "per
conto terzi" (dopo i cinque album di propria produzione "Guitar on his way",
"Cenere", "Out", "Il cielo nel fosso" e "Collezione Privata")
di possedere anche una grande sensibilità umana.
In definitiva, l'album si presenta come lavoro ricercato ed imperscrutabile allo
stesso tempo, giusto punto di inizio per questo musicista capace e pronto, a nostro
avviso, per progetti di interessante caratura.
Fabrizio Ciccarelli e Andrea Valiante per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 31/07/2010
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