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Attilio Troiano Big Band & International All Stars
Something New!
Video Radio (2014)
1. Afternoon in Rome (Troiano)
2. Blues for William (Troiano)
3. Remember (Berlin)
4. You're Nobody ‘till Somebody Loves You (Morgan/Stock/Cavanaugh)
5. Blues in C (Troiano)
6. Broadway (Woods/Bird/Mcrae)
7. What Can I say Dear after I say I'm Sorry? (Donaldson/Lyman)
8. Jumpin' in Ascona (Troiano)
9. Un Poco Blues (Troiano)
10. Remember (Bonus Track)
11. I know Why (Warren/Gordon)
12. Swingin' Up (Troiano)
13. Blue (Troiano)
Guy Bodet, Stjepko Gut, Patrick Artero, Jerome Etcheberry, Tatum Greenblatt, Randy Sandke, Carlos Abadie - Tromba John Allred, Danny Kirkhum, Raffaele Carotenuto, Josh Brown - Tromboni Luigi Grasso, Dan Block, Michel Pastre, Nicolas Dary, Gianfranco Menzella, Harry Allen, Peter Anderson, Frank Basile - Sax Duffy Jackson, Luca Santaniello - Batteria Vince Cristallo, Randy Napoleon - Chitarra Pat O'leary - Pianoforte Ehud Asherie - Contrabbasso
Via Giovanni da Udine 34
20156 Milano - Italia
Tel.(+39) 02 38093284/5
E-Mail: videoradio@tiscali.it
Web Site: www.videoradio.org
Attilio Troiano è l'istrionico maître à penser di questo album che
raduna una vera e propria internazionale del jazz, un'orchestra di talentuosi artisti
dello swing che in tredici brani dispiegano tutta la loro funambolica maestria.
Paradossalmente, la novità suggerita dal titolo sta tutta nel ritorno al passato,
ovvero alla tradizione dello swing degli anni d'oro, fatti di grandi orchestre e
sale da ballo illuminate. Se l'America è ovviamente l'ambiente di riferimento le
prime note hanno però il solare sapore dell'Italia, in particolare della Roma della
Dolce Vita, rievocata dai trascinanti fraseggi dei sax di Afternoon in Rome,
fruscianti come gli abiti di seta delle attrici che frequentavano la mitica Via
Veneto. A supportarli, le dinamiche trombe di Greenblatt, Sandke, e Abadie, mentre
il sobrio pianoforte di Ashley rilascia di quando in quando brevi tocchi da music
hall. Si torna invece nell'America degli anni Venti con Blues for William
e Broadway, caratterizzate da una cadenzata batteria giocata sulle percussioni,
e insistiti fraseggi di sax e tromba.
Ne risulta uno swing energico che si sviluppa per tutto l'album, un gradevole "muro
sonoro" costruito sulle sovraincisioni, che invita a gettarsi in pista nel più puro
stile delle atmosfere di club, con brevi, cadenzate incursioni pianistiche nel
music-hall. Troiano e la sua orchestra raccontano con questo album l'America
spensierata e scintillante del primo American Dream, che inneggia alla
joie de vivre - come la Belle Époque aveva fatto a Parigi trent'anni
prima -, e che Woody Allen ricorda ancora con nostalgia, in pellicole come Manhattan
o Radio Days. Da segnalare, in Swingin' Up, alcune interessanti fraseggi
di tromba nell' "indisciplinato" stile manouche, che contribuisce a surriscaldare
la già coinvolgente atmosfera dello swing. Particolarmente evocativo, Blue,
il brano di chiusura aperto da un lento assolo di tromba, che idealmente esce da
Broadway e vagabonda di notte per il Greenwich Village e le architetture dei Cloisters.
Un delicato ricamo di pianoforte, tromba, percussioni, ingentilito dal violino.
Atmosfere che si ritrovano nelle pagine più ispirate di Faulkner, Bellow, Roth,
Fitzgerald, fatte di pensosa virilità e decadenti pose à la Adam Patch. Una
chiusura spiazzante, come a dire che il jazz non è soltanto luci dei club, ma anche
solitudine e introspezione.
Niccolò Lucarelli per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 07/09/2015
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