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Max De Aloe Quartet
Bradipo
Abeat Records - ABJZ 070 - 2010
1. L'aria in mezzo
2. Bradipo
3. Partiamo all'alba
4. Breast Milky
5. Freely Drawn from Sheep
6. Shine on You Crazy Diamond part IX
7. Lee and Jackson
8. La belle Hélène
9. Notturno
10. Pianosequenza
11. La strada
Max De Aloe
- armonica cromatica
Roberto Olzer - piano
Marco Mistrangelo - contrabbasso
Nicola Stranieri - batteria
Via Pasubio, 6
21058 Solbiate Olona
(VA)
tel/fax +39 0331 376380
Very cool: questa è l'essenza, stilistica quanto qualificativa, di Bradipo,
opera del provato quartetto dall'armonicista
Max De Aloe.
I musicisti collaborano stabilmente da anni, inderogabile necessità quando l'intento
musicale vuol evocare piuttosto che imporre, sedurre anziché che dominare in virtù
di mastodonti sonori e vacui virtuosismi spesso più sportivi che artistici. Qui
le trame sono tessute dall'ensemble, non gridate, non frutto dell'istinto
bensì ricordate, meglio, meditate. Questo è il carattere di Bradipo, un disco
tutt'altro che metropolitano ove la predilezione per i tempi e registri medi svela
un mondo musicale che va assaporato quanto un vino non dozzinale.
La melodia, mai spigolosa, è sorretta da un raffinato tappeto ritmico: rilassata,
euro-cantabile.
Il carattere dello strumento solista sottolinea ciascun brano. L'armonica conduce
verso vissuti e mondi struggenti, dolore, lacrime e rassegnazione: blues.
Così questo cool viene contaminato da atmosfere crepuscolari, blue
e da passioni tutte latine. Non manifeste, quest'ultime, echeggiate qua e là, avvertite
semplicemente come sensazioni, ma anche queste arricchiscono la fruizione musicale.
In più, Bradipo viene pensato dal
Max De Aloe
Quartet come un concept album ove il denominatore comune è il legame
tra immagini (dinamiche e statiche) e musica. Pianosequenza e La strada
svelano tale volontà già nel titolo. Bradipo è un disco per chiunque sia abituato
al connubio tra musica e immagini, siano queste reali o solo prodotto della nostra
consapevolezza.
Paolo Incani per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 01/11/2010
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- Francesco Favano