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Sergio Armaroli Axis Quartet
Prayer And Request
dodicilune (2011)
1. Prayer and Request
2. Merci
3. Axis One
4. Seven Blue
5. A Dream
6. Axis Two
7. Walt
8. Axis Three
Sergio Armaroli - vibrafono
Claudio Guida - saxofoni
Marcello Testa - contrabbasso
Nicola Stranieri - batteria
Via Ferecide Siro 1/e
73100 LECCE
Tel. +39 0832.091231 - 0832.092478
Fax +39 0832.1831054
email: ufficiostampa@dodicilune.it
web: www.dodicilune.it
C'è subito da dire che la qualità della registrazione di questo disco è ottima.
Rispetto del suono acustico ed ambiente essenziale. Un risultato importante che
permette di gustare l'intero lavoro, viste preghiera e richiesta di ascolto, ovvero
Prayer and Request. La title track consegna all'ascoltatore le linee guida
del disco anticipando le atmosfere di tutti i brani. Il contrabbasso apre il brano
sottolineando la "preghiera", quasi come un rituale da processione, che cresce fino
alla presentazione della stesura ritmica del tema basata su di un periodo di due
misure da cinque movimenti ciascuno. Dopo il tema si passa ad una parte free eseguita
dai quattro strumenti. Rientra il tema che anticipa il primo solo del sax che si
appoggia ad una struttura modale di due periodi da otto battute in G major seguite
da otto misure in Ab major. Dopo il sax, sulla stessa struttura modale, segue il
solo del vibrafono che si esprime con una continua ricerca della melodia. Dopo il
rientro del sax si passa ad un obbligato ritmico da due misure da cinque movimenti
che anticipa il solo di batteria. Il brano si conclude con l'esposizione del tema.
Merci è una ballad introdotta dal tema eseguito all'unisono da sax soprano
e contrabbasso. Seguono i soli di sassofono, vibrafono e contrabbasso, fino all'esecuzione
del tema finale. Axis One apre un trittico di "assi" dedicate all'improvvisazione
in maniera rabdomantica, così come viene definita nelle note di copertina, un maniera
viscerale di lasciarsi andare alla ricerca del tesoro nascosto attraverso l'uso
non di una bacchetta biforcuta ma di bacchette da vibrafono. Seven Blue ci
ricorda un po' le atmosfere degli Steps Ahead ma senza mai scimmiottarne i contenuti,
anzi sempre molto personali le esecuzioni ma gli obbligati ci hanno lasciato queta
senzazione. Si susseguono i soli di vibrafono e sax tenore fino all'esposizione
finale del tema. A Dream apre con un'introduzione del vibrafono per passare
al tema in ¾ in D minor. I soli si muovono in un chorus di otto battute per concludersi
nel tema esposto da sax soprano e vibrafono. Axis Two lascia spazio ad una
ripresa dell'asse dell'improvvisazione libera non spasmodica ma serena, consapevole.
Wait è un brano che lascia molto spazio all'improvvisazione anche nel modo
di tenere la base per l'esposizione del tema. Chiude Alexis Trhee, la terza
traccia dedicata all'asse della libera improvvisazione. Ci siamo soffermati sul
primo brano perché risulta fondamentale il suo ascolto per la fruizione dell'intero
album, un disco che riesce a farsi ascoltare con molto piacere e che tiene sempre
viva l'attenzione dell'ascoltatore.
Gennaro Pasquariello per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 11/09/2011
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