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Gabriele Rampino
Sotto il celio azzurro
dodicilune (2012)
- Sotto il Celio Azzurro (2009) -
1. Sotto il Celio Azzurro
2. Anche noi siamo stati bambini
3. Tutti i colori del celio
- Filia Solis (2009) -
4. Dulcissima Cordi
5. Calce e Ulivi
6. Radio Karma
7. Filia Solis
- Il primo anniversario "Les noces de papier" (2008) -
8. Vero o Falso
9. Le Cadeau
10. Les Noces de Papier
11. Vero o Falso reprise
12. Primo anniversario
- Galantuomini (2008) -
13. Il tempo dei galantuomini
La festa che prende fuoco (2008) -
14. La festa che prende fuoco
- Akra Lauchè (2006) -
15. Questi umili luoghi
16. Akra Leuchè
17. Col cappello in testa
- La piazza è chiusa (2007) -
18. La piazza è chiusa
19. Un solo Credo
20. L’ultimo fiato
21. Scene di piazza
22. Non è libero nessuno
Gabriele Rampino - pianoforte, sassofoni, clarinetti, tastiere, bandoneon, percussioni, programmazione Maurizio Bizzochetti - chitarre, basso Serena Spedicato - voce Andrea Sabatino - flicorno Pietro Rampino - flauto
Via Ferecide Siro 1/e
73100 LECCE
Tel. +39 0832.091231 - 0832.092478
Fax +39 0832.1831054
email: ufficiostampa@dodicilune.it
web: www.dodicilune.it
"Sotto il Celio Azzurro" è l'ultimo lavoro discografico del polistrumentista
Gabriele Rampino, un disco che raccoglie le colonne sonore che Rampino ha composto
per i film del regista salentino Edoardo Winspeare. La sonorità è quella delle migliori
musiche da film, che non solo accompagnano la pellicola, ma ne conferiscono ulteriore
significato e emozione. Rampino, da eccellente musicista, conosce bene le potenzialità
e le tradizioni dei propri strumenti e riesce a farle rivivere attraverso la sua
musica suggestiva ed emozionante. Una musica che ha in sé la tradizione salentina,
pur senza eccedere nelle consuete ritmiche a cui la Puglia ci ha abituati e che
qui sarebbero risultate forse un po' stucchevoli, e anche una dimensione esotica
che rimanda ad una cultura mitica e arcaica.
Possiamo idealmente suddividere il cd in tante parti quanti i film musicati da
Gabriele Rampino. La prima parte è Sotto il Celio Azzurro: tre brani
in cui si dispiega il dialogo tra chitarra, fiati e bandoneon, un dialogo in cui
ogni strumento prende con decisione la parola e fa sentire la propria voce. Una
ritmica che non è mai eccessiva, ma che esprime perfettamente la tensione che fa
da sfondo alla parte melodica, che a tratti si trasforma in una danza popolare ma
raffinata. La seconda parte raccoglie quattro brani composti per Filia Solis:
un inizio inquietante, in cui la musica diventa evanescente come delle ombre, e
poi la ritmica sempre scandita e incalzante e il bandoneon che regala originalità
alle composizioni di Rampino. Una musica che ha in sé qualcosa di trascendente e
un carattere di ritualità, un qualcosa di ancestrale al quale siamo ricondotti attraverso
il vocalizzo. E così le altre parti che raccolgono le musiche tratte da Il Primo
anniversario "Les Noces De Papier", da Galantuomini, forse una delle
melodie più belle composte dall'artista e ulteriormente arricchita dalla voce di
Serena Spedicato.
E ancora brani tratti La Festa che prende fuoco, una musica in cui Rampino
dà prova ancora una volta della sua capacità di rendere con semplicità una dimensione
ancestrale ma esotica, un mondo altro. E ancora Akra Leuchè con gli splendidi
dialoghi tra chitarre e bandoneon, o l'uso della programmazione elettronica e del
pianoforte, un contrasto tra classico e moderno che tesse una rete densa di tensione.
La vena melodica è il tratto distintivo di tutto il cd e fa da filo conduttore tra
le varie parti. Rampino costruisce dei temi semplici che si ripetono costantemente
all'interno dei brani rendendo il tutto a volte un po' troppo ripetitivo, ma la
sua bravura sta proprio nel fatto che, nonostante la ridondanza tematica, riesce
ad introdurre ogni volta qualche particolarità che rende l'ascolto più leggero:
un'eco tra gli strumenti, una ritmica ora più coinvolgente ora più riflessiva o
calma. Infine La piazza è chiusa, la parte in cui Rampino dà prova del suo
estro ricorrendo alla contaminazione elettronica che assume un ruolo centrale nella
dinamica dei brani, a differenza delle parti precedenti in cui l'asse della struttura
sonora era la linea melodica.
Nina Molica Franco per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 08/09/2013
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