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Pugliese di nascita e da pochi anni parigino d'adozione, con
Alba, il pianista
Nicola Andrioli
è alla sua prima registrazione da leader, in trio con
Giuseppe Bassi
e Mimmo Campanale.
Alba, tuttavia, non mostra affatto la cautela e l'atteggiamento difensivo
e interlocutorio che si aspetterebbe da un'opera prima: le nove tracce sono tutte
composizioni originali di
Andrioli,
che non si gioca nemmeno la carta del solito standard come pegno dovuto alla tradizione
e omaggio e riconoscimento nei confronti dei maestri. È una scelta che denota personalità
e sicurezza nei propri mezzi, di chi non ha remore nel voler scoprire e dimostrare
in pieno tutte le sue capacità, ma anche un'urgenza espressiva, che traspare prepotente
in ogni singola traccia. Il pianismo di
Andrioli
è, infatti, trasbordante, mai stanco e a corto di idee; un'esuberanza di certo molto
fisica, ma che sa anche servirsi di una tecnica raffinata, che a tratti sfiora il
virtuosismo. Tale onnipresenza di
Andrioli
è ben supportata da una sezione ritmica che, seppure non spodesti quasi mai il pianoforte
dal suo ruolo solistico – anzi, gli è spesso funzionale, proprio evidenziandone
ed esaltandone il talento tecnico ed espressivo - dimostra tutto il suo pregio.
Nonostante le variazioni di ritmo di brani come
Dreams e Alba,
soltanto Eclisse di Luna è una vera e
propria ballad: il ritmo di Alba è molto sostenuto, quasi senza pause, e
incede fresco e fluido senza mai annoiare, alternando sapientemente swing e lirismo,
senza mai travalicare nel free e nel modale. Abbiamo scritto che già con il suo
primo cd Andrioli dimostra in pieno una sua propria personalità jazzistica, ma ovviamente
ciò non significa affatto che non vi si riconoscano influenze e affinità. Eccoci
dunque arrivati al famigerato momento – gioco perverso di chi scrive una recensione
a un lavoro d'esordio – delle influenze stilistiche; niente di nuovo:
Jarrett,
Corea
e soprattutto
Bill Evans, ma si sentono anche gli studi classici di conservatorio.
Eppure, lo ribadiamo, le inevitabili influenze sono comunque filtrate da un carattere
già ben definito. Il titolo Alba non indica soltanto un inizio, un annuncio,
bensì anche la ventata di giovinezza e d'aria fresca del primo mattino.
Dario Gentili per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 05/05/2007
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