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Emanuele Sartoris - Marco Bellafiore
I suoni del male
dodicilune (2017)
1. L'Albatros
2. Lo spettro - Un Fantasma
3. I - Le tenebre
4. II - Il profumo
5. III - La cornice
6. IV - Il ritratto
7. Sed non satiata
8. Corrispondenze
Emanuele Sartoris - piano Marco Bellafiore - double bass
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"I suoni del Male" è il disco d'esordio di due giovani
musicisti piemontesi, Sartoris e Bellafiore. L'accoppiata pianoforte-
contrabbasso ha illustri precedenti nel mondo del jazz classico, da Ellington-Blanton
al connubbio Oscar Peterson-Ray
Brown. In anni più recenti si ricordano in particolare l'incisione in coppia
di
Charlie Haden con Gonzalo Rubalcaba e quella di Gary Peacock con Mark
Copland.
In "Closeness" si trova, poi, un'autentica gemma rappresentata
dall'unica registrazione in duo di Jarrett insieme ad Haden. Sartoris e Bellafiore
non vogliono realizzare un disco di duetti su un repertorio consolidato dalla tradizione
in cui far sfoggio della loro competenza, quanto piuttosto intendono creare, per
mezzo del dialogo dei loro strumenti, un concept album incentrato sulle poesie di
Baudelaire. Il titolo richiama, infatti, proprio "I fiori del male", il capolavoro
del poeta maledetto, personaggio di punta della cultura francese dell'ottocento.
Siamo in presenza, cioè, di una specie di reading poetico senza i testi, solo con
le sensazioni che possono sorgere dalla lettura di quelle perle della letteratura
di ogni tempo.
Ogni brano riprende il nome di una poesia tratta dalla famosa raccolta e quattro
composizioni sono, inoltre, incluse in una suite denominata "Il Fantasma". Da questo
tipo di ispirazione letteraria prende le mosse una musica provvista di un saldo
impianto melodico, che tende a veicolare un senso accentuato di malinconia, l'angoscia
di vivere, lo spleen, parola cardine del movimento romantico. Accanto a questa base
tematica, si rileva una decisa impronta swing. I titolari del cd sono jazzisti autentici,
non dimentichiamolo.
Di regola i motivi vengono esposti e ripresentati carichi di un'armonizzazione sfarzosa.
Emanuele Sartoris, come si può intuire, possiede un pianismo scintillante, strabordante
di note, di abbellimenti, di sottigliezze. In cetti frangenti il tastierista contiene,
però, la sua esuberanza per non andare sopra le righe e distaccarsi dal tipo di
atmosfera richiesto dal contesto espressivo ricercato.
Marco Bellafiore, da parte sua, fa letteralmente cantare il suo contrabbasso quando
dà il cambio solistico al partner. Per il resto si disimpegna con un accompagnamento
ben amalgamato con il discorso pianistico, di consonanza e di impulso contemporaneamente.
"I Suoni del Male" rappresenta un buon debutto per una coppia di musicisti
sicuramente molto preparati che ambiscono, però, ad andare oltre l'esibizione delle
loro indubbie capacità tecniche per costruire un qualcosa di significativo, di considerevole,
non solo sotto l'aspetto formale.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 02/12/2018
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