Transitions 2
8. Part 1
9. Part 2
10. Part 3
11. Part 4
12. Part 5a
13. Part 5b 14. Part 5c
15. Part 5d
16. Part 6
17. Part 7
18. Part 8
19. Part 9
20. Part 10 Epilogue
Dopo il precedente Punto Zero uscito per la DDQ/Black Saint, prosegue
il connubio artistico di
Mauro Campobasso
e Mauro Manzoni con Transitions, uscito
nel 2007 per l'etichetta Dodicilune. E la casa
discografica salentina non si smentisce nemmeno questa volta proponendo, come tradizione,
un viaggio a 360 gradi sulla strada delle musiche impossibili attraverso album e
artisti sempre interessanti in una visione a tutto tondo, tra jazz, classica, contemporanea
e le musiche del mondo. Come spesso accade, anche in questa occasione è pressoché
impossibile e anche riduttivo riuscire a catalogare e racchiudere questo nuovo lavoro
in un determinato genere, che ha nella sperimentazione e nell'improvvisazione la
sua essenza. Diviso in due lunghe suite, a loro volta formate in più parti, i fiati
di Manzoni e le corde di
Campobasso
sono accompagnate, a differenza del loro debutto, dalla bella e particolare voce
di Cecilia Finotti, il basso di Pier Mingotti e le percussioni di
Alfredo Laviano e Stefano Paolini.
Transitions è un misto di suoni elettrici e acustici in cui trovano spazio
frammenti di musica urbana, rumorismo e campionamenti di natura elettronica in un
tappeto ideale che spazia dal Post-Rock alla Fusion passando per l'Ambient e l'avanguardia.
I vari interventi solistici in quanto tali non diventano così mai protagonisti,
risultando però determinanti per le varie atmosfere che si vanno via via creando
in un susseguirsi di emozioni e colori.
Transitions è senza dubbio un lavoro che rapisce e affascina dal
quale, una volta entrati nei vari ambienti sonori, è difficile rimanere indifferenti.
Un viaggio caldamente consigliato, in cui grazie alle loro doti e gusto, i protagonisti
riescono nell'arduo compito di accompagnare l'ascoltatore in un miscuglio di sapori
e suggestioni rimanendo tuttavia sempre lineari e coerenti durante tutto il tragitto. Luca Labrini per Jazzitalia