Un disco italiano con una matrice pugliese. Larry Franco guida, all'interno di questo viaggio nella musica italiana del passato, un'ensemble di ottimi musicisti: Mino Lacirignola alla tromba, Michele Carrabba ai sassofoni, Bepi D'amato al clarinetto ed al baritono,
Giuseppe Bassi al contrabbasso ed Enzo Lanzo alla batteria.
Le canzoni che accompagnano la vita di diverse generazioni – e, per certi versi, tuttora continuano – sono opportunamente selezionate ed arrangiate dal leader, ad eccezione dei brani Grazie dei Fiori e Mi va di cantare, riarmonizzate da Mino Lacirignola.
Un lavoro di forte impatto emotivo, ben eseguito e, soprattutto in alcuni brani, coinvolgente. Come nel caso della toccante esecuzione di Nel blu dipinto di Blu o in quella – raffinata – di Mille Lire al Mese che acquista una diversa e matura cantabilità.
La forza è nell'interplay che è sicuramente evidente già dalla rivisitazione sorniona e gaudente di Baciami Piccina che vede l'intervento di particolare levatura stilistica del poliedrico Guido Di Leone alla chitarra.
La ritmica è sempre attenta alle variazioni armoniche impresse dai fiati e con la tromba di Lacirignola che cesella momenti e sfumature timbriche di alta tensione espressiva.
Si aggiungano il continuo flusso di idee, quasi senza sosta, di Carrabba
che ben s'intreccia con l'equilibrato fraseggio di Bepi D'amato.
Larry Franco si lascia guidare con piacere dal sostenuto drive di
Enzo Lanzo che interpreta, alla pari con Giuseppe Bassi – metronomico come sempre – la vivace godibilità del disco.
Il crooner tarantino dimostra tutta la sua raffinatezza armonica con ampi momenti improvvisativi che mantengono sempre una cifra stilistica ben consolidata.
Sicuramente un lavoro "senza tempo".
Alceste Ayroldi per Jazzitalia