Philology W 735.2
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Irio De Paula
Sozinho Ao Vivo
1. Heitor (Irio de Paula) 4:37
2. Na Baixa do Sapateiro (Ary Barroso) 4:24
3. Gostosinho (Irio de Paula) 4:53
4. Ponteio (Edu Lobo) 4:12
5. Banguzinho (Irio de Paula) 4:24
6. Nega (V.Gomes - A.Teixeira) 4:10
7. Carolina (Chico Buarque) 6:00
8. Eu Nao Quero (A.Alves) 2:58
9. Natural (Irio de Paula) 4:57
10. Samba em Preludio (Baden Powell) 4:57
11. Garota de Ipanema (Tom Jobim - Vinicius de Moraes) 7:03
12. Have You Met Miss Jones (Richard Rodgers - Lorenz Hart) 4:50
13. Odeon (Ernesto Nazareth) 3:06
14. Tristeza (Niltinho) 5:05
15. Aquarela do Brasil / Samba de Orfeu (Ary Barroso / Vinicius de Moraes) 7:44
16. Manha de Carnaval (Luiz Bonfa - Antonio Maria) 7:01
17. O Que Sera (Chico Buarque) 5:47
18. A Felicidade / Samba da Benho / Folklore / Upa Neguinho (Tom Jobim - Vinicius de Moraes / Vinicius de Moraes / popolar / Edu Lobo) 7:42
Irio De Paula - chitarra, voce
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Quando ci si imbatte in un artista della caratura di
Irio De Paula,
non si resta mai delusi dal contenuto dell'opera che si va ad ascoltare. In verità,
dopo aver sbirciato nelle note di copertina, un doppio Cd contenente una sequenza
di performance per sola chitarra, avevo qualche perplessità sulla mia resistenza
d'ascolto, invece sono bastati i primi lampi di genio del chitarrista per dissolvere
gran parte dei miei tentennamenti.
Il fuoriclasse brasiliano che, da moltissimi anni, propone la sua musica
e condivide esperienze professionali con altri valenti musicisti del nostro Paese,
ricambia l'affetto del pubblico con lavori discografici e concerti sempre all'altezza
della propria notorietà. In questo caso, Sozinho ao Vivo,
una vetrina delle due serate marchigiane, risalenti al periodo febbraio/aprile dello
scorso anno, in cui il solare Irio sfoggia la sua arte in una nutrita carrellata
di brani, dalle tinteggiature sempre vivide. Brani che
De Paula
ha letteralmente estratto dalla sua magica chitarra acustica, facendo ricorso ad
una fantastica tecnica strumentale, nonché ad un repertorio formato dalle più amate
fra le sue composizioni e quelle dei maggiori autori della sua Terra.
Nei due supporti audio si rincorrono ventidue esecuzioni dalla piacevolissima
connotazione: dai più conosciuti a firma di Chico Buarque de H,
Ary Barroso, Vinicius De Moraes, Baden Powell, Antonio Carlos
Jobim, Luiz Bonfa ad alcuni meno noti. In tutte le rivisitazioni, si
coglie la gioia dell'artista nel suonare una musica a lui perfettamente congeniale,
attraverso un tocco deciso e rapido, netto e vibrante, ricco di armoniche e robusti
bassi, dove le note fluiscono con uno scorrere talvolta malinconico come in
Samba em Preludio e la famosissima
O Que Sera, talvolta come un fiume in piena, vedi
Tristeza e l'intreccio di
Aquarela do Brasil in
Samba De Orfeu. Ed è, come non potrebbe essere altrimenti, il binomio
De Paula
- chitarra ad esaltare la platea con la sua luminosità che, in alcune perle, ci
regala anche la sua voce. Questa, resa particolarmente gradevole dalle tonalità
del portoghese ed un'accentuata suadade, permette all'ascoltatore di immergersi
nell'essenza dei testi e dei ritmi appartenenti a quell'area Sud-americana.
Il doppio album Philology, come detto, riprende due concerti
marchigiani, del 13 Febbraio e del 14 Aprile 2005,
che proponevano un repertorio per sola chitarra. L'immagine scenica dell'unica protagonista
occupa l'intero fronte sonoro, mostrando poca profondità ed un'eccessiva asciuttezza
timbrica. Nel secondo disco, la ripresa live rende maggiore giustizia al bravo
De Paula,
riproducendo un migliore realismo del magico pizzicato.
Francesco Peluso per MMS
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Data pubblicazione: 07/04/2007
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