2005 - PHILOLOGY W 607 recorded at CIAO STUDIO - Taranto nov. 2005
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Larry Franco Quartet
Import Export
1. I'm Beginning to See The Light - Maramao perche' sei morto?
2. Besame Mucho - Estate
3. They Say It's Wonderful - La Piu' Bella Del Mondo
4. It Don't Mean A Thing - In Cerca Di Te
5. Night And Day - Buonanotte Al Mare
6. My Romance - Barba Capelli e Baffi
7. Parlami D'Amore Mariu' - I've Got You Under My Skin
8. Bye Bye Blackbird - Roma Nun Fa La Stupida
9. I Remember Clifford - Amorevole
10. Undecided - Conosci Mia Cugina ?
11. Moritat - Mack The Knife
12. Que Reste-t-il de nos Amours - Da Te Era Bello Restar
Larry Franco - piano, voice Michele Carrabba - tenor & soprano sax Ilario De Marinis - double-bass Enzo Lanzo - drums
Edy Olivieri - piano on tracks 4 & 12 Mino Lacirignola - trumpet on track 9
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www.philologyjazz.it
email: philology@philologyjazz.it
Phone : +39 733 236148
Fax : +39 733 271988
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La pubblicità del suo ultimo disco su di una rivista specializzata recita:
Larry Franco
The Italian Crooner. Viene da pensare: perché crooner? E perché non arrangiatore,
pianista, compositore?
Questa volta lo troviamo alle prese con un progetto singolare nel panorama
jazzistico italiano, originale quanto fresco e divertente: accomunare brani appartenenti
alla "mitologia" del jazz – ma non solo - a corrispondenti, per assonanza musicale,
della nostra italica tradizione musicale. Ci troveremo all'improvviso ad ascoltare
"I'm beginnings too see the Light"
di Duke Ellington, gemellata con "Maramao
perché sei morto?". Oppure "Besame Mucho"
con "Estate" di
Bruno Martino.
Per un attimo tutto questo può lasciare perplessi, ma se si interpreta lo spirito
con cui il progetto è stato realizzato – tradizione e amore per il jazz – tutto
diventa più semplice e gradevole. Il risultato? Un disco palesemente ironico, con
l'effetto, in termini di ascolto, di rilasciare una sensazione gradevole di abbandono
ai ricordi evocati dalla musica. Straniamenti sonori, frenetici riff e dissonanze;
cerchiamoli da un'altra parte, in "Import
/ Export" troveremo "solamente" un florilegio di standards interpretati
con buon gusto, accuratezza e grande senso dello swing a tutto tondo avendo,
Larry, intenzione
di attingere ad un repertorio spesso dimenticato, utilizzando un groove piacevolmente
"distensivo".
Senza equivoci, non si tratta di un disco "frivolo", anzi estremamente ragionato
in cui Lorenzo
"Larry" Franco, mostra uno suo stile
pianistico nitido, accurato e nello stesso tempo ricco di colori, un pianismo pastoso ed intelligente, pieno, associato
ad un fraseggio senza orpelli, una voce gradevole che dà ulteriore risalto alla sua
vena poeticamente colta e malinconicamente evocativa. Alcune note riguardo ai musicisti
che seguono Lorenzo in questo "happening nostalgico", un solo aggettivo per ognuno:
- il sax di Michele Carrabba: smagliante
- il contrabbasso di Ilario De Marinis: sensibile
- la batteria di Enzo Lanzo: determinata
- Mino Lacirignola
alla tromba e flicorno nella track n° 9 e Edy Olivieri al piano nei brani
n° 4 e n° 12: evoluti.
Disco bello e divertente così come di certo si sono divertiti i Nostri
in sala d'incisione. Forza Larry, Italians do it better!
Franco Giustino per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 15/05/2006
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