Philoloy 2004 - W 260.2 |
Irio De Paula
invites Gianni Basso
Recado
1. Recado (Djalma Ferreira) 2.
It might be well be spring (R. Rodgers) 3. Saudade da Bahia (Dorival Caymmi) 4.
Night and Day (Cole Porter) 5. Wave (A. C. Jobim) 6. Stars Fell on Alabama (F. S. Perkins) 7. O Barquinho (R. Menescal) 8. I only have eyes for you (H. Warren)
Irio De Paula -
chitarra
Gianni Basso -
sax tenore
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Dopo Phil Woods e Fabrizio Bosso,
prosegue la formula del duo tra Irio De
Paula e uno strumento a fiato. Questa volta tocca al sapiente Gianni
Basso, il sassofonista tenore italiano che può essere considerato un riferimento
soprattutto per la cantabilità dei suoi soli e la morbidezza del suo suono.
I due maestri lasciano libere le loro anime al servizio di una musica
che si snoda in otto classici in cui l0ascoltatore non deve fare altro che
riporre piena fiducia in chi suona e attendere il momento migliore da fare
proprio. Ve ne sono diversi quindi non si può non trovarne e segnalarne qualcun
potrebbe significare ridurne altri che poi, in realtà guadagnano posizione
magari ad un successivo ascolto. Come è accaduto per il sax su It Might as well be spring
o la chitarra di Recado, Wave, O Barquinho...La
garanzia è che questo album non stanca affatto, affascina e conquista.
L'aspetto piacevole da cogliere è nella fluidità esecutiva dovuta al
fraseggio e alla tecnica di entrambi i musicisti ma anche alla capacità di
attendere lo sviluppo dell'armonia in funzione di una avveduta costruzione dei
soli, senza irruenza, senza indugi.
Marco Losavio per Jazzitalia