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Ettore Fioravanti - Silvana Kühtz
Pierino e il Lupo in jazz
Alfa Music (2020)
1. 1.Introduzione 2.30
2. 2.Presentazione dei protagonisti 2.05
3. 3.Pierino, l'uccellino e la papera 5.25
4. 4.Il gatto 2.48
5. 5 Il nonno 1.51
6. Il lupo 2.50
7. Stato delle cose 1.47
8. Pierino cattura il lupo 5.21
9. I cacciatori e Marcia trionfale 6.38
10. Poesie 7.43
11. Valzerino 1.57
12. 1° finale 5.10
13. 2° finale 4.30
14. 3° finale 2.52
15. Lumen 4.20
Ettore Fioravanti - batteria, arrangiamenti Marco Colonna - clarinetto soprano e basso Pasquale Mirra - vibrafono, percussioni Igor Legari - contrabbasso Gaetano Partipilo - sassofono alto Silvana Kühtz - voce in parola e testi
"Pierino e il lupo" è un'opera molto nota dell'autore
russo Sergej Prokofiev, una fiaba musicale con l'obiettivo dichiarato di far conoscere
ai più piccoli gli strumenti dell'orchestra sinfonica. Non si contano le versioni
italiane di questa composizione, da parte di attori famosi come Paolo Rossi o Roberto
Benigni, nonché di cantanti quali Angelo Branduardi o Lucio Dalla. Ettore Fioravanti
realizza una personale rilettura del pezzo, aggregando al titolo originale le parole
"in jazz". A questo punto non si tratta semplicemente di rendere edotti i bambini
sul timbro degli strumenti musicali, quanto di avvicinarli al jazz, utilizzando
la storia di Pierino come una specie di astuto grimaldello per far passare un tipo
di sonorità non consueta per un determinato pubblico.
Il batterista romano, per l'occasione, si affida al suo gruppo, quello che ha inciso
"Opus Magnum", integrandolo con il sassofono di
Gaetano Partipilo
e si occupa degli arrangiamenti della rivisitazione, nonché della composizione di
alcune tracce. Silvana Kühtz,, ricercatrice nel campo della lettura, della scrittura,
docente e performer, svolge, invece, il ruolo di autrice del riadattamento dei testi
e di voce recitante.
Ogni personaggio è abbinato ad un diverso strumento. Qui le combinazioni sono parecchio
modificate rispetto all'originale. L'uccellino è rappresentato dal vibrafono, ad
esempio, invece che dal flauto. Il gatto è impersonato dal sassofono, anziché dal
clarinetto e Pierino da tutta la band, invece che dai soli archi.
Per attualizzare i contenuti della fiaba o, più verosimilmente, per far entrare
i ragazzi dentro le pieghe della trama, sono stati ideati tre finali diversi, in
alternativa a quello pensato da Prokovieff, come esito dei laboratori tenutisi all'interno
della scuola di Noci. Così la vicenda cambia carattere e assume connotati animalisti,
ecologisti o estremamente fantasiosi, trasformando il lupo da bestia feroce in rinomato
chef.
Silvana Kühtz, conduce autorevolmente l'evolversi del racconto con toni misurati,
guidando gli inserimenti del quintetto, all'interno di una partitura vocale e strumentale
decisamente equilibrata. La formazione alterna interventi descrittivi, naturalistici,
a commento o a corredo delle parole, con intermezzi in cui si sentono echi polifonici,
profumi dixieland, sequenze dal ritmo funky, accenti blues e uno swing sempre ben
temperato. L'intesa fra Fioravanti e i suoi quattro partners è solida, tangibile
e costituisce una carta a favore dell'intera operazione. Il gruppo procede spedito,
infatti, tira dritto per la sua strada in un mix di esecuzione da spartito e di
improvvisazione tematica armonizzate adeguatamente.
Ettore Fioravanti crede fermamente nella possibilità di arrivare ai giovanissimi
con una proposta formalmente attrattiva e coinvolgente, ma indubbiamente imperniata
sulla musica sincopata, sul jazz insomma. Queste variazioni su Pierino e il lupo,
in conclusione, conservano una dignità musicale e racchiudono, in ogni maniera,
un considerevole contributo divulgativo e didattico.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 17/01/2021
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