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Paola Arnesano
The Police songbook
Fo(u)r CO405 - 2010
1. Message In a Bottle
2. Wrapped Around Your Finger
3. Every Breath You Take
4. Roxanne
5. Tea In the Sahara
6. Every Little Thing She Does Is Magic
7. King of Pain
8. Walking On the Moon
9. Don't Stand So Close to Me
10. So lonely
Paola Arnesano - vocal, arrangements
Mirko Signorile
- piano
Giorgio Vendola - double bass
Fabio Accardi - drums, arrangements
Gaetano Partipilo
- alto sax
I "Police"sono stati negli anni ottanta un gruppo di punta sulla scena
britannica. La loro musica aveva ascendenze nel punk, allora imperante e risentiva
dell'influenza del reggae, in auge all'epoca con il "santone" Bob Marley e i suoi
epigoni. Il trio è arrivato al successo mondiale grazie ad un approccio piuttosto
piano, privo di spigoli, "domestico" al pop, pur contenendo qualche elemento più
sofisticato come la voce unica del cantante Sting, dotato di un timbro metallico
e nel contempo caldo. Paola Arnesano ha pensato di interpretare il repertorio
della formazione inglese accanto a piano, basso e batteria: il più classico dei
trii., rinforzato in alcuni brani dal sassofono di
Gaetano Partipilo.
Il disco avrebbe potuto chiamarsi "Police in jazz", ma sarebbe stato troppo scontato
come titolo. In realtà Sting, dopo lo scioglimento del gruppo, ha frequentato musicisti
come Gil Evans, con cui si è esibito anche a "Umbria jazz", Branford Marsalis e
Omar Hakim, compagni di alcune incisioni. L'accostamento, la rilettura, quindi,
non sono arrischiati più di tanto. E' un repertorio che si presta a questo tipo
di sfasamento, di leggera deviazione, se così si può dire.
La cantante pugliese ha deciso di suonare questi cavalli di battaglia in acustico,
privilegiando arrangiamenti adatti a mettere in evidenza le caratteristiche peculiari
di ogni pezzo, ma allo stesso tempo tendendo a essenzializzare le varie composizioni.
Ha, cioè, privato queste storiche canzoni dei connotati rock o soft-punk più datati,
del "vestito in stile anni ottanta", insomma. Ne è scaturito un disco indubbiamente
interessante, nobilitato dalla presenza di musicisti perfettamente a loro agio in
queste situazioni.
Mirko
Signorile, principalmente, si impone per il suo pianismo tecnicamente
ineccepibile, scintillante e discorsivo o opaco e laconico, a seconda delle circostanze.
Giorgio Vendola conferma la sua versatilità, offrendo con il suo basso un
sostegno ritmico robusto e pulsante. Fabio Accardi, anche arrangiatore, manifesta
in pieno la sua anima rock con un accompagnamento vario ed efficace, sottolineato
da un uso appropriato di piatti e charleston. La sua batteria si esalta particolarmente
sulle cadenze funky, sui tempi più mossi.
Gaetano Partipilo
compare in soli 4 brani, ma fornisce il suo competente e appassionato contributo.
Il suo sassofono può definirsi post-post coltraniano, vale a dire ispirato alla
lezione di quelli che hanno assunto "Trane" come modello venti-trenta anni fa,
Branford Marsalis in testa, ma mantiene una sua originalità.
Il cd serve, poi, a ribadire le capacità di Paola Arnesano, provvista
di una voce con estensione medio-alta che non forza mai, perché sicura nei vari
passaggi. Il suo atteggiamento verso il repertorio selezionato è partecipe, ma non
caricato. A conti fatti sembra che l'interprete e arrangiatrice barese voglia esprimere
un certo distacco dal mondo dei Police, ma è un prendere le distanze per valorizzare
ancora di più le diverse canzoni scelte. Fra i vari brani è particolarmente riuscita
la vivacissima versione di "Walking on the moon" in quartetto per l'amalgama notevole
dei musicisti e un solo luminoso di
Mirko
Signorile.
Gianni B.Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 27/11/2010
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