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Paolo Lepore
Terra Arsa
Chorus Jso (2019)
1. Viandante (Dado Moroni)
2. Frillo (Davide Santorsola)
3. Gea (Gino Palmisano)
4. Terra arsa (Teresa Ludovico e Gino Palmisano)
5. Anankè (Mirko Signorile)
6. Lucilla Sleeping (Gino Palmisano)
7. LaFa (Dado Moroni)
8. Pablò (Aldo Bucci e Nicola Esposito)
9. Toscana Landscape (Paolo Lepore)
10. Gea jazz (Gino Palmisano)
11. Creativity (Tashito e Paolo Lepore)
Dado Moroni, Davide Santorsola, Mirko Signorile, Gino Palmisano, Nicola Esposito, Paolo Lepore - pianoforte Aldo Bucci - flicorno Teresa Ludovico - Tashito: voce recitante
Undici composizioni firmate da Paolo Lepore, compositore, direttore
d'orchestra, batterista e violoncellista di chiara fama, con un curriculum intenso
e prestigioso. Undici brani che Lepore ha composto nel corso di alcuni anni della
sua intensa vita artistica e che qui vengono eseguiti dallo stesso autore in un
paio di episodi e, soprattutto, affidati alla sensibilità di alcuni tra i migliori
pianisti in circolazione. Un lavoro in bilico tra la musica contemporanea e il jazz,
tutti caratterizzati da una marcata e suadente linea melodica dall'indubbia matrice
narrativa. "Viandante" è lasciata all'estro di
Dado Moroni,
che ne arricchisce i già torniti finimenti melodici con alcune vamp rigogliose.
"Frillo" è argomentata dall'indimenticato Davide Santorsola, che ne interpreta
il mood con piglio personale, lasciandola respirare nel blues. Spetta a Gino Palmisano
la filmica "Gea", un acquarello delizioso con profonde influenze della migliore
tradizione pianistica classica, tra pause e ghost notes che Palmisano addomestica
in modo magistrale, con profonde incursioni improvvisative e variazioni armoniche
decise. Il brano eponimo, invece, si adagia perfettamente al lirico testo scritto
da Angela Paltera e recitato con sentito ardore dalla voce immaginifica dell'attrice
Teresa Ludovico. Le note si incastrano tra la voce e il silenzio, costruiscono architetture
intorno a un testo di particolare intensità emotiva, con dedica alla terra di Puglia.
" Ananakè" è appannaggio di
Mirko Signorile,
che la fa sua sottolineando, con dovizia e bravura, le pieghe armoniche, le tensioni
armoniche e il modulare vibrante, quasi operistico, della composizione. Torna Palmisano
per la sontuosa ninna-nanna "Lucilla Sleeping", con microvariazioni tonali,
ripetizioni fino all'apertura sincera e sicura del brano in un ventaglio di suggestioni
impressionistiche. Fa il bis anche Moroni con "LaFa", note che il pianista
genovese rimarca con approccio minimalistico, sciorinando chorus spezzati in un
crescendo appassionato e viscerale. Il secondo duet è tra le architettura pianistiche
disegnate da Nicola Esposito e la profondità del flicorno di
Aldo Bucci,
a cui spetta il ruolo di cantore di una melodia marezzata da mille colori notturni.
In "Toscana Landscape" è lo stesso Lepore a dare risalto al poetico incedere,
tra giochi di volume vergati con impeccabile agilità, delle note che declinano un
verbo senza tempo, confini e generi. "Gea jazz" è prerogativa
di Palmisano, che ne evidenzia il senso descrittivo, completandolo con spazi aperti
pulsanti, sincopati, con il raddoppio delle frasi, pur mantenendo fede alla bella
linea melodica ordita da Lepore. Spetta alla voce dell'artista Tashito coniugare
il manifesto della creatività, da lui concepito, e la sensibilità delle note accarezzate
da Paolo Lepore in "Creativity". Un disco consigliato a chi volesse riconciliarsi
con la musica – quella senza stupide barriere – e la vita.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
29/09/2012 | European Jazz Expo #2: Asì, Quartetto Pessoa, Moroni & Ionata, Mario Brai, Enrico Zanisi, Alessandro Paternesi, David Linx, Little Blue, Federico Casagrande, Billy Cobham (D. Floris, D. Crevena) |
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
30/08/2009 | Laigueglia Percfest 2009: "La 14° edizione, sempre diretta da Rosario Bonaccorso, ha puntato su una programmazione ad hoc per soddisfare l'appetito artistico di tutti: concerti jazz di altissimo livello, concorso internazionale di percussionisti creativi Memorial Naco, corso di percussioni per bambini, corsi di GiGon, fitness sulla spiaggia, stage didattici di percussioni e musicoterapia, lezione di danza mediorientale, stage di danza, mostre fotografiche, e altro." (Franco Donaggio) |
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Data pubblicazione: 14/10/2019
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