Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Intervista a Kenny Barron e Dado Moroni
Salumeria della Musica, Milano, 27 Maggio 2006
di Rossella Del Grande

Foto: Daniela Crevena


Sabato pomeriggio caldissimo e precocemente estivo. Sound check torrido, all'interno della Salumeria, in vista di un concerto serale come ne capitano di rado. Due mostri del pianoforte, legati da profonda e ventennale amicizia, che si esibiscono insieme, supportati da un gruppo davvero impressionante.

Stiamo parlando di Kenny Barron, uno dei maggiori pianisti jazz di tutti i tempi, Dado Moroni, ex enfant prodige, ora un gigante del panismo jazz con tutta la sua simpatia e carica travolgente, Alvin Queen, batterista prodigioso che suonò da giovane con Coltrane e Monk e batterista titolare nell'attuale gruppo di Oscar Peterson, e il bassista Riccardo Fioravanti, uno dei più grandi artisti in Italia nel suo strumento.

Appena terminato il sound check, ci accomodiamo ad un tavolo nel cortiletto della Salumeria, sotto un ombrellone, ora con una temperatura ideale, in un clima veramente rilassato e gradevole.

Inizia così la mia doppia intervista a Kenny Barron e Dado Moroni, disponibilissimi e davvero molto cordiali entrambi.

R.D.G.: Come prima domanda vorrei sapere qual è stato il musicista che vi ha particolarmente colpiti quando eravate giovani, quando stavate iniziando a studiare, quello che vi ha fatto decidere di voler diventare musicisti voi stessi, quello del quale avete tutti i dischi…
K.B.: Non è facile rispondere. Ho avuto un paio di influenze forti… uno è stato mio fratello che era anch'egli musicista, suonava il sax tenore. Un altro musicista che mi ha influenzato enormemente è stato Tommy Flanagan. Di lui ho ascoltato praticamente tutto. Non è che abbia tutti i suoi album….. ma lui è stato per me un'influenza fortissima.

D.M.: Io ho avuto la fortuna che la mia è una famiglia di jazzofili e quando sono nato io in casa si ascoltava jazz. Mio padre aveva scoperto il jazz quando gli americani erano venuti in Italia. Poi lui aveva conosciuto dei musicisti americani nella zona di Genova, basso Piemonte. Loro gli avevano mandato dei dischi di jazz dagli Stati Uniti, quando era finita la guerra. Così ho avuto la fortuna di crescere in un ambiente dove c'erano già dischi da Louis Armstrong a Duke Ellington, da Earl Hines a Fats Waller …. Non c'è stato un musicista che mi abbia colpito in maniera particolare, all'inizio … di quelli che poi diventano i tuoi amori. Diciamo che sono stato colpito moltissimo da questa musica. Non sapevo neanche che fosse jazz, ma ho capito che questa era la musica che amavo e che volevo fare. Avendo il piano a casa, i primi pianisti che avevo ascoltato erano Fats Waller, Art Tatum, Duke, Oscar Peterson, Bud Powell. Poi se ne sono aggiunti molti altri, lui.. (indicando Mr Kenny Barron, seduto di fronte a noi). Ho avuto tante influenze… Ricordo un disco in particolare, "Something Old, Something New" del quintetto di Dizzy Gillespie Prima ascoltavo Erroll Garner e simili…. Questo fu il mio primo album bebop... Con Dizzy Gillespie suonavano James Moody, Chris White, Rudy Collins e Kenny Barron. Ho i dischi di tantissimi musicisti, è veramente difficile rispondere alla tua domanda…

R.D.G.: E per quanto riguarda musicisti con i quali avete suonato nel corso della vostra carriera? Chi amate maggiormente?
K.B.: Tutti! Davvero. Ma se devo proprio scegliere… Dizzy Gillespie, Stan Getz e Youssef Lateef. Youssef non tanto per la musica, ma proprio a livello personale, da lui imparai ad essere puntuale, ad essere responsabile, a mantenere la parola… cose di questo tipo.

D.M.: Quello che mi ha fatto capire di poter fare il musicista è stato Gillespie, anche per me è stato così. Ero a un bivio fra il fare l'avvocato oppure diventare musicista. Dopo aver suonato con Gillespie mi resi conto che potevo guadagnare dei soldi divertendomi, suonando la musica che amavo e suonando con dei personaggi come lui. Dizzy un giorno mi chiese: "Ma tu cos'è che fai?", "Studio da avvocato…", "Ma perché???? Tu dovresti fare il musicista….!!!!" Dizzy fu proprio una svolta nella mia vita. Dal punto di vista del linguaggio, ci sono stati due trombettisti importanti, sempre trombettisti. Il primo che mi ha veramente cambiato, musicalmente parlando, è stato Franco Ambrosetti, il papà di questo signore qui ….. (e indica suo figlio Gianluca, sax soprano, che è seduto vicino a noi). Franco mi ha portato a suonare in un ambiente più moderno, anche con altri esponenti della scena creativa europea, come Daniel Humair, ad esempio… L'altro è stato Tom Harrell.



R.D.G.: Una domanda che non ha nulla a che vedere col jazz… vi piace leggere?
K.B.: Oh sì, certo! Amo leggere! Purtroppo l'unica possibilità che ho di leggere è quando sono in viaggio, quando sono in aereo… Leggo prevalentemente per divertimento. Per citare un autore James Patterson… ho letto tutti i suoi libri.

D.M.: Anch'io leggo molto! Ho sempre avuto anche la passione per la natura. Sono cresciuto a Varese vicino a un parco dove potevo andare liberamente, non c'erano le macchine, potevamo giocare tranquillamente …. E sono sempre stato appassionato alla natura, ai colori, agli animali. Anch'io leggo libri d'intrattenimento. Li leggo in aereo… dove non ti metti certo a leggere Schopenauer… Mi piacciono molto i thriller, anche i libri che parlano di processi… certi libri di GrishamStephen King, perché comunque King tocca quella parte infantile che c'è in tutti noi. E poi leggo anche un sacco di saggi, tipo "il comportamento sociale delle formiche"…. Ed ho capito che l'animale più sbadato e anche più stupido siamo proprio noi. Perché gli altri animali non cercano di controllare l'ambiente ma di sfruttarlo in funzione di quello di cui hanno bisogno, noi invece l'ambiente lo distruggiamo e lo sfruttiamo molto di più rispetto a quello che realmente ci occorre. Comunque, sì, mi piace moltissimo leggere.

R.D.G.: Siete considerati entrambi dei punti di riferimento per molti musicisti. Quale consiglio dareste ai nuovi talenti?
K.B.: Ma no, non mi considero un punto di riferimento….

R.D.G.: Eppure lo è ….
K.B.: Il consiglio che comunque darei ai giovani è di fare pratica, studiare e ascoltare. Ascoltare tutti i tipi di musica. Io sono anche insegnante. Molti dei miei allievi ascoltano generi molto ristretti di musica. Ascoltano prevalentemente i dischi della Blue Note che coprono un'area molto limitata quanto a generi musicali. Se magari dico loro di suonarmi della musica brasiliana, non hanno idea di come fare…

D.M.: Non sono un punto di riferimento! (ride). Posso dirti qual è il mio consiglio… Come diceva Kenny, di ascoltare tanto. Tutti i generi musicali e di andare dove ti porta il tuo cuore. Se Art Tatum venisse oggi a dirmi che non devo suonare il piano…. lo manderei a quel paese e gli direi che voglio suonare il piano perché mi piace e mi va di farlo. Nessuno ti può dire che cosa devi fare. Ascolta solo il tuo cuore. Purtroppo, specialmente in Europa e in Italia, ci sono molti che seguono le mode e le tendenze del momento e che fanno discorsi del tipo "Posso fare 20 serate in più se faccio questo piuttosto di quello…."

R.D.G.: Cosa ne pensate delle sperimentazioni e contaminazioni nel jazz?
K.B.: Sono molto favorevole alle sperimentazioni. Aiutano la musica a crescere. Non è detto che funzionino sempre, ma quando funzionano, è davvero fantastico. Il fatto è che non puoi saperlo finché non ci hai provato…! Contaminazioni… è quasi lo stesso discorso… sono forse gli esperimenti riusciti male…. Ad ogni modo sono cose necessarie, che permettono ai musicisti di crescere.

D.M.: Come dicevo prima, i giovani talenti devono solo seguire il proprio cuore e non quello che dicono gli altri. La contaminazione non è una cosa obbligatoria. La sperimentazione può sicuramente essere interessante e la contaminazione una gran bella cosa, ma nella misura in cui non si tratta di un obbligo.

R.D.G.: Molti festival jazz internazionali, come Montreux o Umbria Jazz, hanno ospitato pop stars o rock stars, non solo musicisti jazz. Vorrei sapere se a vostro parere questo aiuta la gente ad avvicinarsi maggiormente al jazz o no.
K.B.: No. Personalmente non concordo con questa tendenza. In un festival rock non invitano me… (ride). L'altro aspetto della questione, è che il denaro che viene dato a Elton John avrebbe potuto essere il "mio"…. O comunque quello di altri musicisti jazz. Dal punto di vista del business, probabilmente funziona. Ma per me, dal punto di vista musicale, no.

R.D.G.: E per quanto riguarda il pubblico? Non crede che il pubblico si senta un po' confuso?
K.B.: La mia opinione è che il pubblico si faccia un'idea sbagliata di quello che è la musica.

D.M.: Quando decideranno di invitare musicisti jazz al festival di Sanremo, allora sarò d'accordo. Ma ci dovranno pagare come pagano le rock star o le pop star. Attualmente si verifica che nei festival jazz, i rapporto fra i compensi dei jazzisti rispetto a quelli delle pop/rock stars è di 1 a 100…Certo, noi dobbiamo sopravvivere, ma non è solo una questione di soldi … ritengo che la nostra musica sia valida e che noi dovremmo essere maggiormente rispettati.

R.D.G.: Questo discorso si riallaccia al precedente. Cosa ne pensate di artisti giovani come Michael Bublé o Norah Jones, che sono sponsorizzati dalle "majors", vengono strapagati, senza esserne poi così meritevoli, a mio avviso….
K.B.: Sono pagati tanto perché vendono tanto. Tutto qui. Questo è l'obiettivo. Le case discografiche investono molto per promuoverli e le vendite raggiungono gli obiettivi prefissati. Non si tratta di jazz. Assolutamente. Non ho niente contro Norah Jones, ma non è una jazzista. E' una persona molto simpatica, semplice, non si dà arie da diva, ma non è una jazzista. Una certa fascia di case discografiche è interessata solo ai cantanti. Non agli strumentisti.

D.M.: Norah Jones ha vinto 8 Grammies, ancor più di Charlie Parker… che posso dire? In taluni casi questo aiuta… Molte persone ascoltando pop o rock hanno scoperto qualcosa che non conoscevano…. Ascoltando Sting hanno sentito un sax o un piano… ed hanno scoperto Brandford Marsalis o Kenny Kirkland. Però se ascoltano Norah Jones… si domandano che genere sia…. Si è spesso portati in un certo senso a pensare che tutto quello che non è musica classica e che abbia più di tre accordi sia jazz…

K.B.: Sting mi piace. Ma si tratta di musica di livello molto più elevato, armonicamente e ritmicamente, rispetto al genere pop. Io stesso ho registrato alcuni brani di Sting. In definitiva è solo questione di qualità.

R.D.G.: Un brano che suonereste in questo istante?
K.B.: Chissà…. Probabilmente un brano brasiliano. Ma non è così importante… in fondo sono sempre le stesse 12 note… l'importante è che sia buona musica.

D.M.: Non saprei rispondere, onestamente. Ci sono milioni di pezzi che mi piacciono…. Ma dipende. Ultimamente sto lavorando su I Thought About You, un pezzo che mi piace, ma sicuramente fra una settimana suonerei qualcos'altro.

R.D.G.: C'è qualcuno che avete incontrato nel corso della vostra carriera, a cui vorreste dedicare qualcosa o che vorreste ringraziare in particolar modo?
K.B.: Io vorrei ringraziare tutti i bravi musicisti che ho incontrato. Ho imparato molto da tutti loro. Sono molto grato alla mia famiglia e a mia moglie per il sostegno e la pazienza…. E' importante, quando si deve viaggiare così tanto.

R.D.G.: Ha dedicato un pezzo a qualcuno in particolare?
K.B.: Sì, ho scritto un pezzo dedicato a Abdullah Ibrahim. Il pezzo si chiama proprio Song for Abdullah. Lui suonava a New York, tutti i lunedì sera con un saxofonista. Quella musica era molto spirituale. Rimasi molto colpito.

D.M.: Io voglio dire grazie alla mia famiglia, naturalmente, perché mi ha sempre dato il massimo sostegno, indipendentemente da tutto. In Italia, voglio ricordare Franco Cerri e Gianni Basso che accettarono di suonare con me quando ero così giovane. E Franco Ambrosetti. Poi Tom Harrell, Jimmy Woode che era un fantastico bassista dal quale ho imparato molto. Purtroppo è scomparso l'anno scorso. Woode suonò a lungo nella band di Duke Ellington, ma oltre a Ellington suonò anche con Charlie Parker, Miles Davis, Billie Holiday, Art Tatum, Sarah Vaughan ed Ella Fitzgerald!!! Poi ancora Dizzy Gillespie e Kenny Barron.

R.D.G.: Il vostro "trio delle meraviglie", con chi lo fareste?
K.B.: Ah, è difficile. Ci sono così tante grandi combinazioni possibili…. E non è nemmeno detto che pur mettendo assieme tre grossi nomi debba funzionare…. A volte si creano rapporti speciali con alcuni musicisti. Voglio dire, possono esserci davvero tante possibilità. Ho suonato per moltissimi anni e con grande piacere con Ben Riley alla batteria e Ray Drummond al basso. Ultimamente ho suonato con un bassista giapponese, Kiyoshi Kitagawa, e un batterista cubano, Francisco Mela. Quindi, voglio dire… ci sono troppi "wonder trio"….

D.M.: Io già suono per fortuna in situazioni di cui sono molto soddisfatto. Il mio trio ideale sarebbe con Paul Chambers e Roy Haynes… mi piacerebbe troppo… ma non è possibile, perché Paul Chambers è morto. Ricordo il disco di Phineas Newborn "We Three"….Ho già diversi gruppi con cui mi piace suonare: con Riccardo Fioravanti, con due batteristi, Enzo Zirilli e Stefano Bagnoli. Non saprei scegliere fra loro, li vorrei entrambi. Poi c'è il bel quartetto con il trombettista belga Bert Joris, Dré Pallemaerts alla batteria, Philippe Aerts al basso. Un altro gruppo con Peter Washington e Lewis Nash. Ho suonato con Enrico Rava, Roberto Gatto….Sinceramente sto già suonando con musicisti con i quali mi sento molto ispirato. Ho già i miei "wonder groups" e non mi posso proprio lamentare!

R.D.G.: Che rapporto avete con la musica classica?
K.B.: Amo la musica classica. Non suono più musica classica, comunque la studiai per dieci anni, dai 6 ai 16. L'ho suonata per molto, molto tempo. Ma devo dire che non sono bravo….. vorrei poter tornare indietro e rimettermi a studiare… Amo molto i compositori impressionisti francesi, e trovo fenomenale Scriabin.

D.M.: Io non ho mai studiato musica classica. Il mio maestro di piano, che Kenny conosce, Flavio Crivelli, genovese, un personaggio straordinario, studiò con Arturo Benedetti Michelangeli. All'inizio non amavo la musica classica… stavo per dire che iniziai per caso con l'ascolto di "Thelonious" Bach…. Cioè, voglio dire…. Johann Sebastian Bach, il Clavicembalo Ben Temperato. Successivamente Franz Liszt, Chopin, quindi gli impressionisti francesi. C'era un film del 1980 intitolato "The Competition" con Richard Dreyfuss e Amy Irving…era la storia di un ragazzo e una ragazza che partecipano ad una gara pianistica e si innamorano. La colonna sonora del film era il concerto n. 3 di Prokoviev per piano e orchestra. Fantastico. Poi Fauré, Satie, Débussy, Ravel Francis Poulenc e Olivier Messiaen. La sto scoprendo lentamente. Io sono un "fiore sbocciato tardi" per la musica classica. Non la suono, l'ascolto.

R.D.G.: Che tipo di musica ascoltate per diletto?
K.B.: classica, jazz, pop, mi piace Anita Baker…. Si può trovare musica di qualità anche nella musica commerciale.

D.M.: Ascolto musica classica, ascolto molto anche la radio, in macchina, e alla radio fanno pop music, non so dirti nessun nome…

R.D.G.: Ma non ti dà fastidio "certa" musica?
D.M.: Molto! Per contro, mi piace molto Stevie Wonder, il suo ultimo album è fantastico. Lo considero un grande musicista. Non ti saprei dire… amo tutti i tipi di musica purché sia "buona"…..Quanto alla musica "brutta" io credo che non ci sia peggior musica del "jazz brutto"…. Cioè, una musica pop suonata così così, può passare. La musica jazz suonata così così non esiste…. O è brutta o è meravigliosa! L'ultimo cd che ho comprato è stato un cd di musica classica, appunto questo concerto n. 3 per pianoforte e orchestra di Sergei Prokoviev.

R.D.G.: Quale disco consigliereste ad un vostro amico?
K.B.: Ce ne sono molti… non necessariamente di jazz. Un disco che mi ha colpito ed emozionato moltissimo è stato "Here's to Life" della cantante Shirley Horn. Ogni volta che lo ascolto mi fa venire i brividi. Ho consigliato spesso questo album a molte perone. Anche ai miei studenti che non ascoltano cantanti. Parlando invece di un disco strumentale, direi che uno dei miei preferiti è "Impressions" di John Coltrane.

D.M.: Per ragioni sentimentali, "Ben and Sweets" della Verve, con Ben Webster, Harry (Sweets) Edison, Hank Jones, George Duvivier e Clarence Johnson. Amo questo disco perchè sta esattamente a metà strada fra il jazz tradizionale ed il jazz moderno. Consiglierei tutto di Duke Ellington. Anch'io amo molto Shirley Horn e mi piace moltissimo il suo modo di suonare il piano, sa creare bellissimi accordi con pochissime note.

R.D.G.: Qual è stato l'ultimo pianista jazz che ha cambiato qualcosa? Che ha lasciato il segno…
K.B.: In passato Duke, Monk, Bud Powell, Bill Evans, Cecil Taylor… E' una domanda che richiederebbe più di due minuti per rispondere….Comunque la musica cambia in continuazione. McCoy Tyner. Il piano jazz si sta tuttora evolvendo. Brad Mehldau? Sì, stavo proprio per fare il suo nome, lo ammiro ma non lo considero un pianista veramente innovativo. Ad ogni modo ritengo che il piano jazz sia in buone mani! Piuttosto, sono io che dovrei evolvermi...!

D.M.: Direi Keith Jarrett, come ultimo artefice di un cambiamento. Cambiamento significa che da quel momento in avanti, ognuno, diciamo molti pianisti, si mettono a suonare a quel modo. Lui viene da Bill Evans e Paul Bley, se dico Evans devo dire Art Tatum e Nat Cole. Molti hanno cercato di suonare come Keith Jarrett, da quando ha fatto dischi con la ECM, Esbjörn Svensson ad esempio. Diciamo in particolare quei musicisti che non hanno profonde radici nel blues e nella tradizione. Intendo quei musicisti che non si sentono in quel determinato modo, non dico che sia negativo. Ma loro si sentono più vicini a questo tipo di suono in quanto è più vicino probabilmente al suono che ci circonda, alla nostra cultura. A me non ha mai attirato, perché io sono cresciuto in un altro tipo di ambiente musicale… ho sempre ascoltato musicisti come DukeJarrett quindi non mi ha mai toccato particolarmente, lo apprezzo e lo rispetto, anche se non sempre, per via del suo carattere, suona come saprebbe. L'ho ascoltato suonare certe volte poco ispirato. Suona sempre benissimo, ma quando è ispirato è veramente straordinario. Poi ce ne sono altri, McCoy Tyner ha influenzato molto. E' stato come Erroll Garner. Con Jarrett vi è stata maggiore libertà. Comunque voglio dire.. io sono vivo e mi evolvo, ogni giorno. E bisogna lasciare che la musica faccia il proprio corso.

R.D.G.: Ultima domanda per tutti e due… il vostro sogno musicale?
K.B.: Mi piacerebbe fare un disco con un'orchestra d'archi. E comunque fare qualcosa che mi piace, senza dovermi preoccupare se venderà o no.

D.M.: Come dicevo in un'altra intervista, archi ma con Ornette. Orchestra classica, basso, senza batteria, al piano non necessariamente io, magari Kenny, e Ornette che suona le melodie col sax alto. Questo è il sound che ho in mente… Io potrei anche non suonare, ma solo comporre o dirigere. Comunque mi considero fortunato perché sto facendo già quello che desidero. Un'altra cosa che vorrei, è che la gente ascoltasse di più la musica. Se molti ascoltassero maggiormente la musica sono convinto che non si combatterebbero l'un l'altro. Pensi che Saddam Hussein o Bin Laden ascoltino musica? No, non l'ascoltano… E' per questo che sono dei pazzi. Credo che anche nel corso della storia tutti quei folli pericolosi che ci sono stati non ascoltassero musica…Questo è il mio sogno: ascoltare musica e stare bene, più Ornette!

R.D.G.: Grazie Mr. Moroni!

Le ultime due domande sono per Mr Barron.

R.D.G.: So che ha dedicato molti anni all'insegnamento. Insegna ancora?
K.B.: Sì, insegno ancora. Qualche anno fa ho lasciato l'insegnamento presso un'università nel New Jersey perché qualcuno mi invitò nel 1999 a dirigere una scuola di musica. Amo molto insegnare.

R.D.G.: Ritiene che ogni musicista di talento possa essere anche un buon insegnante?
K.B.: Non necessariamente. Bisogna essere capaci di trasmettere le informazioni, di comunicare…

R.D.G.: Per finire, vorrei una sua testimonianza. Sappiamo che lei suonò insieme a Stan Getz in occasione della sua ultima performance prima di morire. Era il marzo 1991, Getz morì in giugno. Durante quelle sessions fu registrato l'album "People Time", a Copenhagen. Qual è il suo ricordo di quell'esperienza, sia come musicista che come uomo?
R.D.G.: Stan Getz non riuscì a finire. Riuscì a suonare i primi tre giorni, ma soffriva molto e il quarto giorno non ce la fece. Fortunatamente avevamo fatto tantissima musica i primi tre giorni. Stan Getz è stato davvero un musicista notevole e una delle figure che hanno esercitato una grossa influenza su di me. Sono stato felice di essere con lui in quei giorni.

R.D.G.: Grazie, Mr Barron! Abbiamo finito…
K.B.: Beh, direi che non è andata malaccio…..!!

..::Le foto del Concerto::..
Daniela Crevena












Articoli correlati:
11/09/2021

Umbria Jazz 2021: "Non è stata l'Umbria Jazz di sempre quella del 2021, ma al tempo stesso è come se lo fosse stata...pur se con tante ansie, riuscendo ad offrire alla fine un programma eccellente come da tradizione della casa." (Aldo Gianolio)

14/10/2019

Terra Arsa (Paolo Lepore)- Alceste Ayroldi

24/08/2019

Umbria Jazz 2019 - Wake Up! Music Will Save The Planet!: "...grande qualità e grande varietà di proposte musicali...trecento concerti, per la maggior parte gratuiti, in dodici diversi luoghi...quasi cinquecento musicisti coinvolti e un'attenzione all'ambiente..." (Aldo Gianolio)

21/04/2019

Intervista con Michela Lombardi: In occasione del nuovo album dedicato alla musica di Sting, abbiamo incontrato la cantante toscana: "...sono convinta che la maggior parte del lavoro da compiere riguardi l'ascolto..." (Marco Losavio)

13/01/2019

Umbria Jazz Winter #26: "Solita azzeccata formula anche per l'edizione numero 26 di Umbria Jazz Winter, a Orvieto: centosettanta musicisti, molti dei quali artist in residence, un centinaio di concerti quasi sempre tutti esauriti..." (Aldo Gianolio)

03/12/2017

Roma Jazz Festival 2017 - "Jazz is my Religion" : La Lydian Sound Orchestra con special guest Jeremy Pelt in "To Be Or Not To Bop" per un omaggio Dizzy Gillespie e il pianisti Kenny Barron, Dado Moroni, Cyrus Chestnut e Danny Grissett in "Four By Monk By Four" dedicato a Thelonious Monk. 8Roberto Biasco)

19/11/2017

E' morto Ben Riley: Il batterista americano era noto, tra l'altro, per aver fatto suonato quattro anni nelle formazioni di Thelonious Monk

17/11/2017

Roma Jazz Festival: I prossimi concerti della XLI Edizione del Roma Jazz Festival che, con il sottotitolo "Jazz is my religion" omaggia i grandi della storia del Jazz.

23/07/2017

Umbria Jazz 2017: "...una inversione di tendenza rispetto alle ultime edizioni: meno rock e pop e più jazz e, con Shorter, abbiamo assistito ad uno dei concerti più belli della storia del festival e probabilmente una delle punte più alte della musica afro-americana (jazz e accademica) contemporanea." (Aldo Gianolio)

05/02/2017

Quegli anomali discepoli di Thelonious : "Monk non solo era consapevole che quello stava facendo era giusto ma anche di altissimo livello artistico..." (Claudio Angeleri)

03/01/2016

Dado Moroni, Piano Solo & Talks: "Moroni ripropone con la solita classe standard di cui conosce le pieghe e gli anfratti, da Ellington a Monk, con il suo pianismo generoso, gonfio di note, debordante." (Gianni Montano)

19/07/2015

Messina Sea Jazz 2015: "Quattro serate all'insegna del jazz, otto formazioni, una grande orchestra e un unico prezioso fil rouge: la Sicilia." (Nina Molica Franco)

02/06/2015

Black Orpheus (Nilson Matta's)- Alessandra Monaco

11/04/2015

Intervista a Max Ionata: "Improvvisare non vuol dire arrangiarsi. Improvvisare è una cosa molto seria, molto ben organizzata per poter uscire e scavalcare anche i problemi musicali in maniera agile." (Laura Scoteroni)

29/11/2014

Dave Holland e Kenny Barron: "Straordinaria la perfetta coesione tra i due, assolutamente equilibrati nel procedere insieme, ma anche nel lasciarsi i giusti spazi per esprimersi al meglio..." (Nina Molica Franco)

01/06/2014

Torino Jazz Festival 2014: "...terza edizione, la seconda con la direzione artistica di Stefano Zenni ed è premiato ancora una volta da un lusinghiero successo di pubblico." (Gianni Montano)

28/12/2013

Quattro chiacchiere con...Giuseppe Mirabella: "Con i tempi che stiamo vivendo non puoi più dare per scontato che farai il musicista per il resto della tua vita..." (Alceste Ayroldi)

01/12/2013

Intervista con Peter Bernstein: "...se sei con le persone giuste, non m'importa se si sta suonando un blues, è importante solo che stai suonando, sei dentro la musica che si sta costruendo: è così che avverto che mi sto evolvendo." (Marco Losavio)

29/09/2012

European Jazz Expo #2: Asì, Quartetto Pessoa, Moroni & Ionata, Mario Brai, Enrico Zanisi, Alessandro Paternesi, David Linx, Little Blue, Federico Casagrande, Billy Cobham (D. Floris, D. Crevena)

29/09/2012

European Jazz Expo #1: Stanley Jordan, Giovanni Guidi, Cristina Zavalloni, Livio Minafra, Javier Girotto, Enzo Pietropaoli, Claudio Filippini, Enrico Rava e il PM Lab (V. Fugaldi, F. Truono)

26/08/2012

Umbria Jazz 2012 #2: Pat Metheny, Sonny Rollins, Wayne Shorter, Ambrose Akinmusire, Lydian Sound Orchestra, Ryan Truesdell Eastman Jazz Orchestra, Kenny Barron, Mulgrew Miller, Eric Reed & Benny Green, Sting...(Daniela Floris)

22/07/2012

Franco d'Andrea Sextet in "Monk e la Macchina del Tempo" e il trio di piano composto da Kenny Barron, Mulgrew Miller e Dado Moroni in "3 Monkish Pianos. (Gabriele Prevato)

25/09/2011

John Patitucci Roots Quartet: "..uno dei concerti più belli dei ben 41 che quest'anno hanno contribuito a formare il nutritissimo cartellone del "Peperoncino Jazz Festival", una manifestazione divenuta in pochi anni una tra le più importanti del settore." (Vincenzo Rizzo)

11/09/2011

Nevertheless (Valerio della Fonte)- Enzo Fugaldi

27/08/2011

Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena)

17/06/2011

Stepping On Stars (Locke, Giuliani, Moroni) - Alceste Ayroldi

28/05/2011

Paolo Fresu & Dado Moroni al Teatro della Gioventù di Genova: "L'incontro, viste le premesse, presenta rischi consistenti...far coesistere chi opera in maniera centrifuga, con il jazz al centro di qualunque discorso e chi procede in senso opposto, in senso centripeto, muovendo dalla musica afroamericana per raggiungere altri confini, oltre l'orizzonte." (Gianni Montano)

20/02/2011

Tuscia in Jazz Live (Eddie Gomez Trio/Dave Liebman 4et-5et)- Alceste Ayroldi

27/11/2010

Kenny Barron, uno dei tanti fenomeni della grande rassegna di Todd Barkan, ha fatto il pieno al Dizzy's Club di New York: musica intensa, trascinante ed eccitante. Per l'After Hours, si esibisce il pianista italiano Eugenio Macchia con il suo trio: una nuova possibilità per il Songbook Americano: i brani sono stati eseguiti con una intensità mozzafiato, in perfetto tono e senza orpelli. (Roberta E. Zlokower)

01/11/2010

Roberta Gambarini - Dado Moroni - Rosario Bonaccorso - Nicola Angelucci: "Serata all'insegna dell'amicizia e dello star bene quella che ha visto il caldo timbro vocale di Roberta Gambarini sublimare un debordante uditorio avido di emozioni, in una magica Villa Carpegna, in occasione della rassegna 'Odio l'estate'" (Daniele Camerlengo)

23/10/2010

La vita è bella (Mintzer / Moroni / Fioravanti /La Barbera)- Alessandro Carabelli

15/08/2010

Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi)

06/06/2010

Terza edizione del Reggio Calabria Top Jazz Festival: "...il concerto memorabile è stato quello del quartetto "Tinissima", una delle opere più importanti del jazz europeo degli ultimi anni, e nella dimensione live raggiunge una compiutezza che la già notevole registrazione in studio faceva solo intuire. A supporto della musica, una serie di struggenti fotografie di Tina Modotti proiettate a cura di Antonio Vanni." (Vincenzo Fugaldi)

06/12/2009

Eventi in Jazz 2009: la perla d'autunno. "Una manifestazione che è cresciuta nel tempo soprattutto dal punto di vista qualitativo e che è riuscita ad uscire dai confini del territorio, diventando una tradizione da non perdere e una rassegna che per costanza, qualità e importanza dei musicisti invitati, si piazza tra i più interessanti festival europei." (Alessandro Carabelli)

06/09/2009

Solodado (Dado Moroni) - Alceste Ayroldi

30/08/2009

Laigueglia Percfest 2009: "La 14° edizione, sempre diretta da Rosario Bonaccorso, ha puntato su una programmazione ad hoc per soddisfare l'appetito artistico di tutti: concerti jazz di altissimo livello, concorso internazionale di percussionisti creativi Memorial Naco, corso di percussioni per bambini, corsi di GiGon, fitness sulla spiaggia, stage didattici di percussioni e musicoterapia, lezione di danza mediorientale, stage di danza, mostre fotografiche, e altro." (Franco Donaggio)

20/03/2008

Humanity (Tom Harrell - Dado Moroni)

16/03/2008

The Cube (The cube & Tom Harrell)

16/02/2008

LEZIONI (Trascrizioni): "All of me", solo di Kenny Barron (Roberto Flora)

21/11/2007

Live Conversations (Dado Moroni - Enrico Pieranunzi)

16/06/2007

Anything Else (Rosario Giuliani Quintet)

10/05/2007

Stagione invernale del Brass di Palermo: "Molto ricco, e davvero molto aperto è stato quest'anno il cartellone del Brass Group palermitano...altrettanto ricca è stata la rassegna intramuraria del Blue Brass presso il ridotto dello Spasimo..." (Antonio Terzo)

02/05/2007

Intervista a Rosario Giuliani: "Non riesco a vivere la musica jazz se non come una passione e vorrei che questo la gente sentisse...Per me la musica è un'espressione necessaria ed insostituibile, è dire qualcosa che non può passare attraverso le parole, qualcosa che viene dallo stomaco." (Daniele Mastrangelo)

23/04/2007

Wishlist (Marco Trifilio)

25/02/2007

Un lupo in Darsena (Danila Satragno)

25/02/2007

Liquid Gardens (Franco Ambrosetti)

07/01/2007

Kenny Barron Trio al Ueffilo Jazz Club in un doppio set di grande qualità: "...le dita di Barron sembrano danzare, anzi quasi volare con leggiadria sulla tastiera, nonostante il musicista mantenga una compostezza ed una postura "regali" e non si scomponga affatto..." (Alberto Francavilla)

27/12/2006

Eventi Jazz 2006 a Busto Arsizio con Ignacio Berroa, Dado Moroni, Kenny Barron, Mike Stern. Sei serate di jazz nei vari teatri cittadini sempre gremiti di pubblico appassionato e intento ad ascoltare le varie proposte stilistiche previste dalla programmazione.

16/12/2006

Enrico Rava, Aldo Romano, Joey Baron, Henri Texier, Dado Moroni...dalla rassegna Jazz&Wine of Peace 2006 (Luca D'Agostino - Phocus Agency)

09/04/2006

Un Jazz d'alto livello al Metropolitan di Palermo: Enrico Pieranunzi & Ada Montellanico Quintet nel tributo a Luigi Tenco "Danza di una Ninfa" e Roberto Gatto Special Quintet nel tributo al Miles Davis degli anni '64/'68. (Antonio Terzo)

09/04/2006

Enrico Rava e Dado Moroni: "Gran parte del pubblico ha dimostrato di gradire la scelta di un repertorio di standards, che non ha tuttavia emozionato gli appassionati di jazz..." (Giovanni Greto)

06/02/2006

Franco Cerri: ottant'anni suonati!! Teatro Arcimboldi, Milano - 28 gennaio 2006 (Giorgio Alto)

22/05/2005

Lewis Nash e il suo quartetto al Borgo Club di Genova: "...Il quartetto di Lewis Nash ha offerto una serata di grande jazz, una prova stimolante con pagine di poderoso impulso, infondendo ai brani inseriti in programma una vita nuova, connubio ideale di geometrie musicali e di concetti liricamente trasfigurati..." (Enzo Cochetti)

18/10/2004

The Nearness of You (Bennie Wallace)





Video:
Joe Locke - Dado Moroni - Rosario Giuliani @ Umbria Jazz Winter # 18
Joe Locke - Dado Moroni - Rosario Giuliani...
inserito il 01/01/2011  da umbriajazz10 - visualizzazioni: 6264
Stepping on stars - Joe Locke Rosario Giuliani Dado Moroni (Egea Records-Umbria Jazz)
Spot nuova uscita discografica 2011 "STEPPING ON STARS" J.LOCKE-R.GIULIANI-D.MORONI(EGEA RECORDS-UMBRIAJAZZ) www.egeamusic.comRegistarto dur...
inserito il 24/12/2010  da EgeaRecordsMusic - visualizzazioni: 6392
Jazz Time Enrico Rava e Dado Moroni duo clip
Jazz Time - E.Rava, D.Moroni duo [Inv n. MRT PM 010 ] , , Anno di edizione del prodotto multimediale : 2003 , Genere : Documentario , Autore : Marc...
inserito il 20/08/2009  da SovraintendenzaRoma - visualizzazioni: 5586
Stan Getz - Seven steps To Heaven
Stan Getz-Tenor Kenny Barron-Piano Alex Blake-Bass Terri Lyne Carrington-Drums...
inserito il 28/12/2008  da Cerpa05 - visualizzazioni: 5262
Stan Getz - Soul eyes
...
inserito il 24/07/2008  da darominu - visualizzazioni: 4156
Barron/Mehldau - Billie's Bounce
Kenny Barron - left side Brad Mehldau - right side Piano Summit - Umbria 1999...
inserito il 27/06/2008  da dilberg1 - visualizzazioni: 5260
People Time - Stan Getz And Kenny Barron
from People Time...
inserito il 22/05/2008  da jazzmatpewka - visualizzazioni: 4950
Kenny Barron Trio - Jazz Baltica 2007
Kenny Barron Trio New York http://jazzdvd.blogspot.com...
inserito il 11/03/2008  da musicfriendsjazz - visualizzazioni: 3985
Andrea Pozza & Dado Moroni Piano Solo
Andrea Pozza & Dado Moroni, Peter Washington, Lewis Nash live al Genova Spring Festival Lunedì 23 Aprile 2007...
inserito il 11/05/2007  da Mazzipunk - visualizzazioni: 4461
Andrea Pozza & Dado Moroni
Andrea Pozza & Dado Moroni, Peter Washington, Lewis Nash live al Genova Spring Festival Lunedì 23 Aprile 2007...
inserito il 27/04/2007  da Mazzipunk - visualizzazioni: 5019
Tony williams feat. Freddie Hubbard w/ Super star quintet
Jazz with the superstar quintet 1982, Ballad by hubbard, some great horn skills here man., , for more of tony you must check out!!!, , http://video.go...
inserito il 17/01/2007  da druman44 - visualizzazioni: 4386
Stan Getz - On Green Dolphin Street (1989)
...
inserito il 06/11/2006  da weirdcollector - visualizzazioni: 4828


Invia un commento


© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.


Questa pagina è stata visitata 12.790 volte
Data pubblicazione: 14/07/2006

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti