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Antonella Vitale
Walkin' on the Jazz… all'insegna del relax
Alexanderplatz - Roma - 22 ottobre 2009
di Laura Mancini



Domenica 11 Ottobre 2009 all'Alexander Platz, Antonella Vitale ha presentato in un concerto intitolato "Walkin' on the jazz" parte dei brani del suo ultimo cd "Raindrops" inciso col suo maestro Andrea Beneventano al pianoforte, Francesco Puglisi al contrabbasso ed Alessandro Marzi alla batteria, quest'ultimo attualmente in tournée in Giappone e sostituito per la serata in questione da Roberto Pistolesi.

Beneventano apre la performance con un inizio soft, creando belle armonie al piano e seguire con lo sguardo le sue dita dinamiche e veloci sulla tastiera è un piacere: muove tutto il corpo come se fosse anch'esso partecipe nell'interpretazione. Si inserisce gradualmente, sempre più incisivo, il suono della batteria, mentre Puglisi pizzica le corde del contrabbasso con rapidità ed eleganza in un assolo intrigante. Concluso il brano strumentale d'apertura, subentra Antonella Vitale. La sua è una voce modulata abilmente: più graffiante e ruvida quando la sentiamo parlare, acquisisce invece morbidezza e delicatezza quando canta, tanto negli acuti – nei quali, talvolta, ricorda stranamente un misto tra Alanis Morissette e Amy Lee degli Evanescence, talaltre invece si rifa esplicitamente allo stile delle interpreti originali dei brani jazz/blues rivisitati – quanto nei registri più bassi che troviamo le si addicano maggiormente.
L'esecuzione tocca momenti di drammaticità e lirismo; quello che purtroppo manca stasera alla cantante è un po' di personalità, un'identità che la contraddistingua e quella punta di sensualità che potrebbe coinvolgerci di più.

Il brano di sua composizione "Io e il vento" in lingua portoghese è al limite tra il jazz e la bossa nova e si apre con dei "versi" giocosi della Vitale. Puglisi abbraccia completamente il suo strumento e fa vibrare magnificamente le corde nel suo assolo, mentre la batteria incalza dando grande sostegno alle parti cantate. Inaspettato ed accattivante il loro arrangiamento di "The look of love" di Dusty Springfield, con il tempo scandito incessantemente dalle bacchette di Pistolesi che battono sul bordo del rullante. Passano per un classico di Cole Porter, "What is this thing called love" per tornare ad una composizione della cantante (sono sue le musiche e di un'amica brasiliana i testi) dal titolo "Morir de amar" che consente alla Vitale di lasciarsi andare e cantare con più enfasi ed ai musicisti che la accompagnano di farci gustare ancora momenti di coesione ed estro artistico.

Una serata soft, piacevole e di qualità, quella proposta dal quartetto, che prende all'unisono l'acceleratore nel bis, in realtà non richiesto dal pubblico e proposto dalla stessa Antonella, ma comunque gradito.







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Data pubblicazione: 15/11/2009

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