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Maurizio Giammarco & Orchestra Jazz del Mediterraneo
Cieli Di Sicilia
Anaglyphos 2011 CD NTA05
1. Il Cielo su Segesta
2. Il Cielo su Catania
3. Il Cielo su Ortigia e Ilba
4. Il Cielo su Capaci
5. Il Cielo su Bagheria
6. Il Cielo su Erice
7. Sicilian Blues
8. Migration
9. Eroi qualunque
10. Caravan
Maurizio
Giammarco - sassofoni
Dino Rubino
- flicorno
Silvio Barbara, Salvo Riolo, Dino Amasi, Gianni Morello -
tromba
Camillo Pavone, Nando Sorbello, Salvo Distefano, Antonio Caldarella -
trombone
Orazio Maugeri
- alto e soprano sax)
Marco Caruso - alto sax
Rino Cirinnà - sax tenore
Gaetano Cristoforo - sax tenore, clarinetto basso
Carlo Cattano - sax baritono, flauto
Sebi Burgio - pianoforte
Alberto Fidone - Contrabbasso/basso elettrico
Nello Toscano - Contrabbasso (2,3,4)
Giuseppe Tringali - batteria
La Sicilia sublima: il suo cielo, i suoi colori e quel senso di Mediterraneo che
si insinua ovunque, anche nella musica.
Maurizio
Giammarco è caduto in tentazione, innamorandosi dei "cieli di Sicilia"
e di un'orchestra frizzante e colta, curata e condotta dal contrabbassista Nello
Toscano, una colonna portante del jazz siculo, dotato di un tanto particolare
quanto innato gusto e senso dell'orchestralità. Un progetto originale, interamente
scritto dal sassofonista pavese (ma romano d'adozione), ad eccezione della conclusiva
"Caravan" di Duke Ellington, che sottolinea il brand della
Big Band ed il trait d'union con la grande tradizione delle orchestre nere.
Fari puntati sui solisti, ovviamente, che si alternano e aggiungono lustro sia alle
composizioni (affascinanti e ricche di senso narrativo), sia allo sviluppo estetico
del complesso strumentale: Fidone, Toscano, Tringali, Maugeri, Cristofaro, Burgio,
Cattano, Cirinnà, oltre allo stesso Giammarco ed alla special guest
Dino Rubino
(siculo anch'egli), flicorno pungente nella bella "Il Cielo su Segesta".
La scrittura di Giammarco riesce a fondere, con naturalezza,
la tradizione orchestrale americana e le sonorità più moderne dell'estetica europea.
La sua voce strumentale – tanto al tenore, quanto al soprano – è un prisma che racchiude
la storia del jazz: caldo e acuto, torrido e romantico. Marchio evidente anche nella
foto di copertina, scatto d'autore dello stesso Giammarco.
"Cieli di Sicilia" ha l'inconsueta capacità di prendere
per l' "orecchio" l'ascoltatore per condurlo nell'universo della buona musica; quella
scritta e suonata con il cuore.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 24/12/2011
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