AU001 © 2001
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Gianluca
Petrella
"X-Ray"
1.
Broken Head (Petrella)
2. X-Ray (Petrella)
3. G8 (Girotto)
4. Femtosecond (Rogers)
5. Crunch (Rogers)
6. Reflex (Petrella)
7. Double Fin
(Petrella)
8. Ra (Rogers)
9. Improvi-zation (Petrella)
10. Grandes Amigos (Girotto)
11. Araucanos (Girotto)
Gianluca
Petrella - trombone
Javier Girotto - baritone
saxophone
Paul Rogers - 5
string double bass
Francesco Sotgiu - drums
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Auand Records di Marco Valente
via XXIV maggio, 40
70052 Bisceglie (Ba) Italy
tel&fax +39.080.3929215
mobile +39.347.6107026
e-mail:
feedback@auand.com
Nato a Bari nel marzo
del '75,
si è diplomato al Conservatorio di Bari con il massimo dei voti nel '94.
Nel '93
inizia una lunga collaborazione con il sassofonista Roberto Ottaviano.
Nel '95,
come primo trombone nella O.F.P. Orchestra, ha suonato sotto la direzione
di Carla Bley, Steve Coleman e Bruno Tommaso.
Ha partecipato alla compilation "Italian
Jazz Today"
prodotto da "Musica Jazz" e allegato alla rivista del Gennaio '96.
Nel
'97 trascorre
un periodo in Germania dove ha suonato con diversi musicisti tedeschi ed
olandesi.
Ha collaborato con Enrico Rava che nell'estate del '97
lo ha voluto per una
tournèe in Canada con il gruppo "Ravacarmen".
Dal gennaio '98 è
impegnato in varie tournée con i Noisemakers, gruppo del batterista
romano Roberto Gatto.
Dal 2000 fa
parte della prestigiosa Orchestre National de Jazz diretta da Paolo
Damiani.
Ha inoltre collaborato con musicisti di fama internazionale quali Swallow,
Calderazzo, Owens, Osby, Pansanel, Suonsaari,
Varner, Godard, Alouche, Bowie, Brahem, Salis,
Trovesi, Dalla Porta, Fresu, Rea, Giammarco, Boltro,
Bonafede, Pietropaoli, Leveratto, Bollani e altri.
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© Auand Records / Marco
Valente
via XXIV maggio, 40
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27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 15/10/2001
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