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Simone Graziano
Trentacinque
AUAND (2015)
1. B Polar
2. White Piano
3. Falk the Bow
4. Give Me Some Option
5. Intro K.B.
6. Kammenaja Baba
7. Killcoal
8. Before The Stars
9. Starlette
10. Blu Piano
11. Windows On a Better World
Simone Graziano - piano, Fender Rhodes, electronics David Binney - alto sax Dan Kinzelman - tenor sax Gabriele Evangelista - double bass Stefano Tamborrino - drums
Auand Records di Marco Valente
via XXIV maggio, 40
70052 Bisceglie (Ba) Italy
tel&fax +39.080.3929215
mobile +39.347.6107026
e-mail:
feedback@auand.com
Simone Graziano è musicista competente e autore raffinato con la capacità
di coinvolgere nei suoi progetti strumentisti di notevole personalità, in grado,
però, di entrare agevolmente nella sua scrittura.
Il gruppo "Frontal" ritorna ad incidere dopo due anni, in una formazione modificata
in un solo elemento. Al posto di Chris Speed, personaggio di punta della
scena downtown newyorkese, si schiera Dan Kinzelman, sassofonista americano
adottato dal jazz italiano e residente da parecchi anni in Umbria. La musica del
quintetto non risente di questo cambiamento e appare in netta continuità con l'incisione
precedente. Sono composizioni con una struttura abbastanza complessa, ma non risultano
ostiche per gli ascoltatori. I temi sono piuttosto semplici, enunciati di solito
dalla tastiera, poi intervengono le due voci sassofonistiche all'unisono o in contrappunto
a movimentare il quadro d'assieme. Gli assoli delle ance che si sviluppano subito
dopo sono tortuosi, obliqui, contengono tanta energia compressa e testimoniano una
cultura jazzistica all included. Alla batteria, per contro, è riservato il compito
di sottolineare l'anima black, funky dell'universo espressivo di Graziano. Tamborrino
assolve il compito con un accompagnamento spesso in controtempo, vivace, insinuante,
molto aderente al carattere dei brani dell'album. Evangelista, al contrabbasso,
è il solito pilastro su cui si può reggere tutta l'impalcatura di "Frontal". Il
suo lavoro di sostegno ritmico e di copertura melodica, negli assoli, è eloquente
ed essenziale.
Rispetto al disco precedente si possono rilevare un'introduzione avveduta dell'elettronica,
senza snaturare o alterare per questo l'equilibrio dei brani e, in alcune situazioni,
l' uso del fender rhodes. Nelle due tracce per solo pianoforte, poi, si evidenzia
la passione del leader per la musica da camera del novecento, filtrata da un approccio,
da un accostamento, tipicamente jazzistici.
Simone Graziano in vita sua ha ascoltato tanto buon jazz contemporaneo, da
Tim Berne alla scuola di Chicago, da quanto si è prodotto oltremanica, a
quanto si è elaborato nel nostro paese. Da questi modelli ingombranti il pianista
toscano ha preso le mosse per creare un qualcosa di originale, dimenticando progressivamente
le lezioni dei maestri per approdare ad un suono, ad un tipo di composizioni provviste
di una sua cifra personale.
"Trentacinque" è, a tutti gli effetti, il miglior disco di "Frontal" e dimostra
la serietà del lavoro di un bandleader in sicura ascesa verso una musica di ricerca
bene articolata, multiforme, ma non per questo avventurosa.
Gianni Montano per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 15/05/2016
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