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Francesco Ponticelli
Kon-tiki
Tuk Music (2017)
1. Vetro Rosso
2. 14 agosto
3. Ring
4. Auf Wiedersehen
5. White
6. El Dorado
7. Alabama
8. Undergound Railroad
9. Onde
Dan Kinzelman - sax, clarinetto) Enrico Zanisi - pianoforte e tastiera) Francesco Ponticelli - contrabbasso e basso elettrico) Enrico Morello - batteria)
Francesco Ponticelli pubblica un nuovo disco da leader a tre
anni di distanza da Ellipses e conferma le qualità di scrittura già messe in mostra
nell'incisione precedente. Tutti i brani dell'album sono a firma del bassista e
mantengono una struttura ben definita, ma aperta all'arricchimento di incisivi interventi
individuali.
In questo album è protagonista un quartetto classico, ance più sezione ritmica.
Non ci sono altre voci di supporto, cioè e anche l'elettronica è limitata agli effetti
del sinterizzatore, mentre in Ellipses il tasso tecnologico era indubbiamente più
elevato con John Arnold, principalmente, deputato ad occuparsi dell'overdub e a
pennellare gli sfondi con suoni campionati.
I temi sono piuttosto semplici, in alcuni casi danzanti, serviti, però, con arrangiamenti
sofisticati, dove basso e batteria danno vita ad un accompagnamento poggiante su
un piano inclinato, di pressione e di sostegno insieme. Ponticelli, di rinforzo,
si riserva pure alcune sortite solistiche pregnanti con il suo contrabbasso.
I sax e il clarinetto di Dan Kinzelman si incuneano nei brani e passano agevolmente
da una esposizione piana e tranquilla dei motivi ad un' espressione nervosa e acuminata
degli assoli. Soprattutto con lo strumento di ebano il musicista americano è in
diverse situazioni pungente e aspro. Enrico Zanisi, per contro, è classico nell'incedere
sulla tastiera acustica e utilizza il synth solo in determinati frangenti, per creare
effetti timbrici succosi.
Fra i nove brani dell'album si fa preferire, in specie, "Ring" per un'introduzione
atmosferica misteriosa e uno sviluppo successivo accidentato e in crescendo dinamico,
con il sassofono di Dan Kinzelman sempre più indirizzato ad alzare i toni e la temperatura
del pezzo. "Kon Tiki" trae il nome dalla zattera utilizzata da Thor Heyerdahl e
dai suoi compagni di avventura per una sfida con l'oceano e con la storia che li
condusse dal Sud America alla Polinesia settant'anni fa.
In questo caso, Ponticelli e il suo quartetto dimostrano di saper navigare agevolmente
fra gli anfratti di una musica moderna, con ispirate diramazioni in generi confinanti,
ma pienamente jazzistica nella sostanza.
Gianni Montano per Jazzitalia
29/09/2012 | European Jazz Expo #2: Asì, Quartetto Pessoa, Moroni & Ionata, Mario Brai, Enrico Zanisi, Alessandro Paternesi, David Linx, Little Blue, Federico Casagrande, Billy Cobham (D. Floris, D. Crevena) |
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Data pubblicazione: 20/11/2017
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