|
Francesco Ponticelli
Ellipses
Tuk Music (2014)
1. Electric Wood
2. Windmills and Corn
3. Walk by Heart
4. Epic Happy
5. Sø
6. Neither Two Nor One
7. Sachertorte
8. Fantasy and the Cat
9. Careful
10. Little Green
11. Beyond the Skin of the Tiger
12. Dominique
Franesco Ponticelli - contrabbasso, basso acustico, basso elettrico, elettronica Luisiana Lorusso - voce, violino Dan Kinzelman - sax tenore, clarinetti, strumenti giocattolo Mirco Rubegni - tromba, corno, bombardino, strumenti giocattolo Francesco Diodati - chitarre Enrico Zanisi - pianoforte Enrico Morello - batteria John Arnold - elettronica
Francesco Ponticelli è un bassista giovane, ma già molto considerato nell'ambiente
del jazz italiano. Basti ricordare la sua collaborazione con nomi quali
Enrico Rava
o Gianluca Petrella,
per citare solo i più illustri. Ellipses è il primo disco a sua firma e rappresenta
una visione angolosa, sinusoidale, ellittica appunto del jazz o dei suoi derivati.
Accanto al leader si schierano fior di musicisti della stessa onda, tutti molto
dotati e con una visione estetica coincidente.
La musica del cd si presenta organizzata su più piani. I motivi vengono portati
avanti solitamente dai fiati in modo cauto e allo stesso tempo tagliente e incisivo.
Piano e chitarra realizzano una armonizzazione mobile, elastica, mai rotonda e smussata,
cioè. Basso e percussioni scandiscono un accompagnamento regolare, un battito vivo
e martellante, pur nella fantasmagoria delle soluzioni ritmiche inventate di volta
in volta. Al di sotto di questa impalcatura o di fianco, a seconda della prospettiva,
si materializza una serie di effetti elettronici a connotare nettamente il sound
complessivo. Tutta questa, apparentemente complicata, costruzione a strati si rileva
analizzando più a fondo i contenuti dell'album. In realtà le tracce sono leggibili,
decifrabili: non creano certamente problemi di decodifica all'ascoltatore.
Il flusso sonoro scorre, poi, senza sussulti, su tempi ben cadenzati, ma piuttosto
tranquilli. Non si viaggia su ritmi vertiginosi, in poche parole.
Accanto a Ponticelli, che fa sentire la sua presenza regolativa in tutte le situazioni,
spicca Dan Kinzelman, a cui sono riservati gli assoli più estesi e corposi,
di impronta jazzistica, sicuramente, in un contesto, altrimenti, di dubbia definizione,
come scelta (o, meglio, non scelta) di campo. Francesco Diodati è un partner abituale del bassista. Si percepisce, infatti,
una grande intesa fra i due. La chitarra procede con un timbro particolare, sciolto
e slegato e dialoga in modo complementare con il fraseggio olimpico delle tastiere
di Enrico Zanisi. Ad aumentare il tasso di classicità provvede il violino
di Luisiana Lorusso, impegnata in alcune circostanze ad utilizzare la sua voce come
un altro strumento. A Mirco Rubegni spetta il compito di aumentare i colori
della front-line, inserendo la tinta chiara della tromba e il suono vibrante e scuro
del bombardino. Enrico Morello percuote in ogni maniera la sua batteria e mantiene, così,
salda e dinamica la tessitura ritmica. Principalmente a John Arnold, ma pure
al titolare del disco, infine, attiene il compito di disegnare uno sfondo elettronico,
vivace, ma non intrusivo
"Ellipses", in conclusione, è un'opera di jazz attuale, aperto alle più svariate
influenze, dalla musica da camera al rock, all'etno-folk, alla techno, miscelate
con mano sapiente da Francesco Ponticelli, coadiuvato in tutto e per tutto
dalla sua valorosa banda, composta di artisti creativi e curiosi.
Gianni Montano per Jazzitalia
Inserisci un commento
Questa pagina è stata visitata 807 volte
Data pubblicazione: 23/08/2015
|
|