Jazzitalia: la musica jazz a portata di mouse...
versione italiana english version
 
NEWS L’omaggio della Monday Orchestra e di Simona Severini al genio di Nina Simone giovedì 11 gennaio al Blue Note di Milano
Bookmark and Share Jazzitalia Facebook Page Jazzitalia Twitter Page Feed RSS by Jazzitalia - Comunicati Feed RSS by Jazzitalia - Agenda delle novit�

Intervista a Susanna Stivali
di Massimiliano Cerreto

Il 25 Giugno, in occasione della quarta edizione del Terni in Jazz Festival, presso la Chiesa del Carmine del Parco cittadino di Terni, Susanna Stivali ha presentato il suo primo album solista: A secret place. Pochi minuti dopo il termine del concerto, nello stand espositivo della Alfa Music (in contemporanea con il Terni in Jazz Festival si svolgeva il primo Meeting del Jazz in Italia che ha ospitato alcuni dei principali protagonisti del jazz italiano tra cui anche numerose etichette - nda) - ho incontrato Susanna Stivali che, non a torto, è stata ribattezzata "la nuova ed interessante voce del jazz italiano".

M.C.: Una delle cose che caratterizza maggiormente "A secret place" è l'utilizzo della voce come strumento non solo melodico, ma musicale in senso ampio. Il brano di "A secret place" in cui ho avvertito maggiormente il tuo lavoro di sperimentazione sulla voce è "Ex" di cui sei anche l'autrice; in che direzione si muove, oggi, la tua ricerca musicale?
S.S.: Innanzitutto la mia ricerca è diretta soprattutto a scoprire le capacità dello strumento voce. Nelle note di copertina di A secret place ho voluto citare Maria Pia De Vito perché è un artista che rappresenta un continuo stimolo nella mia ricerca, e posso dire altrettanto di grandi artiste quali, Betty Carter e Carmen McRae. Oggi non sono interessata al jazz puro, ossia a quanto già codificato, ma ad andare oltre. E trovo che il jazz dia la possibilità di dare spazio a quella parte di me che ama proprio la sperimentazione e l'improvvisazione. Inoltre, uno degli aspetti della musica che preferisco è il ritmo, e in "Ex", il brano che hai citato, penso che lo si possa avvertire chiaramente. Penso all'improvvisazione che vede dialogare voce e contrabbasso.

photo by Maria Luisa CelaniM.C.: Potresti parlarci di "A secret place"?
S.S.: Non è assolutamente una domanda facile! Il brano che dà il titolo all'album, così come l'intero disco, può avere molte chiavi di lettura; all'ascoltatore scegliere quello che preferisce...

M.C.: ...a mio avviso, la title track parla di un amore profondo che lega un genitore al proprio figlio o alla propria figlia ancor prima che venga al mondo...
S.S.: ...lo scrissi nel periodo in cui vivevo in America pensando alla futura nascita della mia nipote (Ginevra). In senso ampio, posso dire che "A secret place" è per me il luogo in cui sono riuscita a mettere insieme tutte le cose più belle e i miei desideri.

M.C.: ...c'è una cosa che non hai detto però! Il tuo essere contemporaneamente leader del quartetto, compositrice ed interprete. Nelle note di copertina è possibile, infatti, leggere quelle di Rosario Giuliani (sax) - la guest star del disco – che sottolinea propria la tua capacità di rivestire tre non facili ruoli...
S.S.: ...Rosario Giuliani, oltre ad essere uno straordinario musicista, è anche un carissimo amico e la sua collaborazione al disco è stata davvero preziosa. E, impegni permettendo, suona con me anche dal vivo. In merito al ruolo di leader, considero gli artisti con cui suono la mia famiglia. Con Luca Mannutza (piano), Marco Loddo (contrabbasso)  e Nicola Angelucci (batteria) abbiamo formato molto più di una squadra. E il suono di "A secret place" deve molto a questo affiatamento ed alla nostra voglia di crescere insieme. In merito alla composizione, photo by Maria Luisa Celani ho firmato quasi tutti i brani del disco e ti confesso che comporre è tra le cose che mi rendono più felice. Tra i brani originali di "A secret place", sono molto legata a "All the joys" il cui testo è una poesia di Emily Dickinson. Il titolo originale era "If all the griefs I am to have": racconta di una felicità più grande non solo del dolore, ma anche di ogni altra gioia.

M.C.: Non è la prima volta che ti avvicini al mondo della poesia; è così?
S.S.: No. Uno dei progetti che mi vede impegnata è, infatti, quello di "Voci e Suoni" che ha come sottotitolo: "Poesie d'amore e collera". Con Laura Nardi (letture), me al canto e Claudio Riggio (chitarra) abbiamo questo progetto nato con alcune rappresentazioni presso le antiche case romane sotterranee della Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Roma. Nel verso non è forse già insita la musicalità?

M.C.: Penso che il verso, a prescindere dalla musicalità, sia un modo di esprimere aspetti del nostro essere che appartengono alla dimensione più intima. Ma questo è un discorso che potrebbe essere valido anche per altre forme d'arte. Rimanendo in tema, è stato per la sua musicalità che hai scelto di scrivere gli altri testi di "A secret place" in inglese?
S.S.: Per la musicalità della parola, ma anche perché l'inglese è una lingua ricca di sonorità interessanti e molto evocativa.

M.C.: So che hai vissuto in America per circa un anno e mezzo; ci racconti la tua esperienza al Berklee College di Boston?
S.S.: Nel 1997 vinsi una borsa di studio e mi trasferii in America dove ho avuto modo di approfondire il linguaggio jazz e avvicinarmi ad una musica che amo moltissimo: il Gospel. Una delle esperienze più emozionati è stata cantare da solista nel Reverence Gospel Choir. Da allora penso che la mia anima sia divisa in due: da un lato l'amore per il Jazz, dall'altro quello per il Gospel.

M.C.: Ed è il Gospel ad essere protagonista di un altro dei tuoi progetti, quello del quintetto vocale denominato "Vocintransito"; realizzerai un disco di Gospel?
S.S.: Con Sara Berni, Simona Rizzi, Desiree Petrocchie e Fabiola Torresi stiamo preparando un disco, di prossima pubblicazione. Tempi più brevi, invece, dovrebbero essere quelli per l'uscita del primo disco dell'Alea Ensemble diretto da Paolo Damiani con la Splasch Records. Da circa un anno collaboro con il laboratorio d'improvvisazione diretto da Paolo Damiani (anche direttore del Festival di Roccella Ionica - nda), e l'Alea Ensemble è proprio diretta espressione di tale laboratorio. Difficile raccontare la musica che suoniamo perché tutto è basato sull'improvvisazione; da qui l'uso della parola Alea.

M.C.: Altri progetti futuri?
S.S.: Sto scrivendo musiche e parole del mio prossimo album e, parallelamente, continuerò il mio lavoro sul rapporto tra musica e poesia. Un'anteprima: nel prossimo disco ci saranno poi dei miei testi in italiano! Infine, permettimi di salutare agli amici di Jazzitalia, a presto.







Articoli correlati:
22/05/2021

Caro Chico (Susanna Stivali)- Enzo Fugaldi

26/01/2019

Boogie Jazz Season: Al via la prima edizione di Boogie Jazz Season, rassegna curata da Gabriele Buonasorte, che ospita il grande Jazz italiano e internazionale sul palco del BOOGIE CLUB.

15/05/2016

Duke (Fabrizio Bosso)- Niccolò Lucarelli

19/09/2015

Roccella Jazz Festival - African Noises: "Edizione numero trentacinque per lo storico festival della provincia di Reggio Calabria, tornato a riempire le serate d'agosto dopo un'annata 2014 in versione ridotta." (Vincenzo Fugaldi)

25/01/2015

Love and Groove: Live at The Place (Pippo Matino - Silvia Barba Bassvoice Project)- Nina Molica Franco

12/01/2015

Conversation With My Soul (Giovanni Tommaso Consonanti Quartet)- Alceste Ayroldi

28/12/2014

Fabrizio Bosso Quartet & Paolo Silvestri Ensemble - Swinging Duke: "Se l'obiettivo era mandare in visibilio il pubblico, ecco che la combinazione dei tre elementi ha assolutamente raggiunto il suo scopo." (Nina Molica Franco)

15/02/2014

Mira Qui Parla (Italian 4tet feat. Perico Sambeat)- Alceste Ayroldi

07/12/2013

Perico Sambeat Italian Quartet : "Con la sua musica, raffinata e coinvolgente al tempo stesso è riuscito, nel corso della serata, ad emozionare e coinvolgere il pubblico presente..." (Francesco Favano)

25/11/2013

Even Not 4 (Stefania Patanè Group)- Francesco Favano

14/04/2013

Piani Diversi (Susanna Stivali)- Marco Losavio

14/01/2013

In Between (Eugenio Macchia)- Vincenzo Fugaldi

07/07/2012

Red Inside (Antonella Catanese)- Francesco Martinelli

24/06/2012

Cisi, Ionata, Angiuli e Angelucci all'Alexander Platz di Roma: una formazione nata come trait d'union tra il Northbound 4tet e il Max Ionata 4tet per un grande "progetto" a due tenori. (Pasquale Raimondo)

26/05/2012

"Concerto che riesce a tenere desto l'interesse e l'attenzione per il valore dei singoli, per l'equilibrio timbrico-dinamico e per la varietà che aggiunge all'abusato schema tema/assolo/tema con cadenze, chorus stop-time, parti in duo e altro." (Andrea Gaggero)

21/01/2012

In Cammino (Rosario Bonaccorso Travel Notes Quartet) - Alceste Ayroldi

17/09/2011

In Sicilia una Suite (Giovanni Mazzarino Quartet)- Francesco Martinelli

18/08/2011

Challange (Eugenia Munari)- Alessandro Carabelli

29/05/2011

Dieci (Max Ionata Quartetto)- Alessandro Carabelli

29/05/2011

It's all right with me (Lucio Ferrara)- Alessandro Carabelli

06/03/2011

Inspiration (Max Ionata Quartet Feat. Fabrizio Bosso) - Alceste Ayroldi

20/02/2011

The Driver (Andrea Beneventano Trio)- Enzo Fugaldi

21/11/2010

Ehud Asherie Trio. Il pianista di origine israeliana, newyorkese d'adozione, è stato protagonista dal 25 al 27 Ottobre 2010 di una "tre giorni" presso l'Alexander Platz di Roma, accompagnato per l'occasione da Nicola Angelucci alla batteria e Paolo Benedettini al basso. (Laura Mancini)

01/11/2010

Roberta Gambarini - Dado Moroni - Rosario Bonaccorso - Nicola Angelucci: "Serata all'insegna dell'amicizia e dello star bene quella che ha visto il caldo timbro vocale di Roberta Gambarini sublimare un debordante uditorio avido di emozioni, in una magica Villa Carpegna, in occasione della rassegna 'Odio l'estate'" (Daniele Camerlengo)

18/09/2010

The First One (Nicola Angelucci)- Vincenzo Fugaldi

12/12/2009

Per gli Italian Jazz Days, al Dizzy's Club "Coca-Cola" di New York, il quartetto di Rosario Giuliani con Lucio Ferrara, Nicola Angelucci e lo strepitoso Joey DeFrancesco all'Hammond. (Roberta Zlokower)

29/11/2009

Italian Jazz Days a New York: "Il jazz italiano sbarca a New York in occasione del mese dedicato a Cristoforo Colombo e rende omaggio non solo alla grande tradizione jazzistica ma anche al jazz contemporaneo. Molti gli artisti italiani, e non solo, che hanno preso parte all'Italian Jazz Days, la kermesse musicale che si è tenuta al Jazz Lincoln Center e all'Istituto Italiano di Cultura." (Liliana Rosano)

07/09/2008

Nadir - Oidè (Angelo Olivieri)

10/08/2008

Jazz in Parco XI Edizione "Oltre il Jazz": "Allargare gli orizzonti, spingere un po' più in là il confine costituito dalla consuetudine e della tradizione. Andare un passo oltre il Jazz più tradizionale nei colori e nel linguaggio, mantenendo però un altissimo livello musicale, di spettacolo e di arte...." (Luigi Spera)

15/01/2005

Intervista a Nicola Angelucci: "...Mi sono avvicinato al jazz in modo un po' insolito, soprattutto da un punto di vista cronologico. Ho incominciato, infatti, con i dischi dei Weather Report e, successivamente, ho ascoltato i grandi musicisti del passato..." (Massimiliano Cerreto)







Invia un commento

© 2000 - 2004 Jazzitalia.net - Massimiliano Cerreto - Tutti i diritti riservati

© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.

Questa pagina è stata visitata 6.388 volte
Data pubblicazione: 19/10/2004

Bookmark and Share



Home |  Articoli |  Comunicati |  Io C'ero |  Recensioni |  Eventi |  Lezioni |  Gallery |  Annunci
Artisti |  Saranno Famosi |  Newsletter |  Forum |  Cerca |  Links | Sondaggio |  Cont@tti