Terre sommerse |
Alessandro De Angelis – Angelo Olivieri
Nadir
1. Ballata dei due vecchi amanti (A. Olivieri)
2. Raimundo (da un canto popolare angolano)
3. Nadir, improvvisazione (A. Olivieri-A. De Angelis)
4. Boppin', dialogo su pulsazione (A. Olivieri-A. De Angelis)
5. Scena sul battello (A. De Angelis)
6. Pictures of Childhood (A. Khachaturian)
7. Noelle's Theme (M. Legrand)
8. Turn Out the Stars (B. Evans)
9. Goodbye Pork Pie Hat (C. Mingus)
10. Blues in Us (A. Olivieri-A.
De Angelis)
11. The Stars and the Pilgrims (A. Olivieri)
12. Round Dance (B. Bartók)
13. Come preludiando, improvviso pianistico (A. De Angelis)
14. Maremma (canto popolare toscano)
Alessandro De Angelis -
pianoforte
Angelo Olivieri - tromba
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Terre sommerse
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Angelo Olivieri
Oidè
1. Casa di Alessandro – una domenica
mattina di primavera
2. Butchin'
3. Sencillo
4. Il maestro (Tema n. 1) – a Alberto Manzi
5. …come d'Autunno… - a Giuseppe Ungaretti e alla nostra labile condizione
di umani
6. Oidé
7. Ballata dei due vecchi amanti – Intro
8. Improvvisazione – prima di andare
9. Il valzer di Elisa
10. Sunday Morning… (2.00 p.m.) – It's raining –
11. The Last Nite – ultima notte di un condannato – in memoria di Gary Graham
12. Improvvisazione – ninna nanna per Cristian
Angelo Olivieri -
tromba, flicorno, pocket trumpet
Susanna
Stivali - voce
Carlo Cossu - violino
Luciano Orologi - clarinetto e sassofoni
Piero Bronzi - sassofoni
Alessandro De Angelis - pianoforte
Roberto Bellatalla - contrabbasso
Marco Ariano - batteria, percussioni
ospite
Claudio Riggio - chitarra (in
2, 4, 6, 9, 11, 12)
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L'associazione Terre Sommerse è promotrice
della collana JèI – Jazz è improvvisazione, i cui primi numeri sono qui recensiti
insieme. Protagonista di entrambi i cd è il trombettista toscano Angelo Olivieri,
che divide la passione per la musica con la professione di ingegnere. Il cd in duo,
"Nadir", lo vede al fianco del pianista Alessandro
De Angelis, che si avvale in alcuni brani anche del piano elettrico. Olivieri
ha un timbro che per certi versi può ricordare Rava, o Stanko. I due
propongono una musica scarna, pensosa ed evocativa, più efficace nei brani originali,
con un'ottima intesa, e quel tanto di tocco pianistico billevansiano che non guasta.
Il rischio di una certa uniformità non è tuttavia completamente scongiurato. Alcuni
brani, come Boppin', sono brevi bozzetti improvvisati,
altri, come Scena sul battello, presentano belle
melodie. Non sempre le scelte di repertorio sono felicissime, ma è intensa la brevissima
versione di Pictures of Childhood.
"Oidé" è invece per ensemble, e presenta
solo composizioni originali di Olivieri. Le atmosfere spaziano fra momenti
melodici inconfondibilmente europei, con esiti talvolta interessanti. Anche qui
si distingue De Angelis al pianoforte, specie nella prima traccia, con il
bel tema evocativo esposto dal clarinetto e poi dalla tromba. Alcune composizioni
sono lunghe e articolate, con cambiamenti di tempo, momenti ritmati e spazi lirici
che sfociano in improvvisazioni libere, come in Butchin',
altre brevi, come la essenziale ballad Sencillo,
solo per voce e pianoforte. Altri momenti riusciti sono l'evocativo ¾ del brano
dedicato a Ungaretti, e Oidé, il brano che dà
il titolo al cd, con un buon sviluppo improvvisativo.
Enzo Fugaldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 07/09/2008
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