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Area International Popular Group
Live 2012
Up Art (2012)
1. La mela di Odessa
2. Cometa rossa (ospite M.P. de Vito)
3. Luglio, agosto, settembre (nero)
4. Nervi scoperti
5. Gerontocrazia - L'elefante bianco
6. Arbeit macht frei
7. Sedimentazioni
CD 2:
1. Encounter #1
2. Encounter #2 (Skindapsos)
3. Trikanta Veena suite
4. Encounter #3
5. Canzone di Seikilos
6. Aten (Variazioni su Nefertiti di W. Shorter)
Patrizio Fariselli - pianoforte,
sinth.
Paolo Tofani - trikanta veena, chitarra elettrica, voce, santoor,
live electronics
Ares Tavolazzi - basso elettrico, contrabbasso, live electronics
Walter Paoli - batteria
Maria Pia De Vito
- special guest on vocals "Cometa Rossa"
Gli Area, formazione di particolare prestigio e importanza degli anni settanta,
si ricostituiscono nel 2011 per una serie di
concerti. Da questa tournée, proseguita nel 2012,
ha origine un doppio live registrato in varie sedi l'anno scorso. Il primo disco
contiene una riproposizione o una rivisitazione del repertorio storico. Il punto
di forza del gruppo era rappresentato dal compianto Demetrio Stratos, voce
come poche e musicista di larghissime vedute dal rock all'avanguardia contemporanea.
La scelta dei "sopravvissuti" è quella di non rimpiazzare il cantante (definizione
un po' approssimativa per delineare la statura del personaggio), perché impossibile
da sostituire. Maria Pia De Vìto, che pure ha percorso insieme un pezzo di strada
con il gruppo nel 2011, è presente, infatti,
solo in "Cometa rossa", dove si abbandona ad un vocalizzo modulato di sicuro effetto.
"La mela di Odessa" è interpretata, invece, da Paolo Tofani in un recitativo assorto
di una certa espressività. Per il resto è la musica strumentale la vera protagonista
del disco. Si ascolta un rock progressive tirato ed aggressivo in tutte le tracce
del primo cd inevitabilmente postdatato. Manca, e se manca, la voce del cantante
di Alessandria d'Egitto, la sua possanza timbrica, il suo imperversare sulle basi
costruite dai partners, lanciando con foga un messaggio militante e di tendenza
reso eloquente e poetico dal suo stile unico e inimitabile.
E' fuori discussione il fatto che gli "Area" vogliano rimanere lontani da operazioni
autocelebrative o di revival. Suonano per il presente con lo sguardo rivolto verso
ipotetici scenari evolutivi. Si colloca in questa ottica il secondo capitolo di
questa incisione. In queste sei tracce si distinguono echi etno-folk, noise e dissonanze
elettro-acustiche fino al jazz melodico abbastanza ortodosso di "Canzone di Seikilos",
appannaggio delle tastiere di Fariselli. Chiude il discorso Tavolazzi con un omaggio
a
Wayne Shorter, una sorta di rimeditazione di "Nefertiti" o di ritorno
a Miles Davis e alla sua musica ante- "Bitches Brew", prima che tutto
accadesse, leggi l'affermazione del jazz rock e la diaspora successiva degli anni
settanta con la creazione di molte formazioni internazionali (Weather Report,
Mahawishnu orchestra...) contemporanee alla nascita del complesso italiano.
Questo "popolar group", come si autodefiniscono, sembra voler piano piano liberarsi
dal fardello di un passato glorioso e ingombrante per rioccupare la scena con una
musica attuale, senza dimenticare quanto prodotto in precedenza, ma prendendone
le distanze. E' una scelta coraggiosa, indubbiamente. Fariselli, Tofani e Tavolazzi
dimostrano di avere idee e passione intatte, solo che non pare abbiano individuato
ancora uno sbocco comune dove indirizzare il loro progetto. Le capacità singole
e l'entusiasmo collettivo, però, potrebbero convogliarli in futuro verso nuove esperienze
sicuramente gratificanti e musicalmente significative.
Gianni Montano per Jazzitalia
30/08/2009 | Laigueglia Percfest 2009: "La 14° edizione, sempre diretta da Rosario Bonaccorso, ha puntato su una programmazione ad hoc per soddisfare l'appetito artistico di tutti: concerti jazz di altissimo livello, concorso internazionale di percussionisti creativi Memorial Naco, corso di percussioni per bambini, corsi di GiGon, fitness sulla spiaggia, stage didattici di percussioni e musicoterapia, lezione di danza mediorientale, stage di danza, mostre fotografiche, e altro." (Franco Donaggio) |
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Data pubblicazione: 16/06/2013
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