Capoverso Edizioni Musicali – Hollywood Dischi Jazz 2007
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Minnie Minoprio – Jason Marsalis
1. A Foggy Day
2. Flamingo
3. My Romance
4. Sexy Mexy
5. Stars Fell on Alabama
6. Misty
7. Nigeria
8. Bye Bye Blackbird
9. Lullaby of Birdland
10. That's All
11. Smoke Gets in Your Eyes
12. This Can't Be Love
13. September in the Rain
14. Day Dreamer
Minnie Minoprio
- voce
Jason Marsalis - vibrafono
Michael Rosen - sassofono
Antonello Vannucchi - pianoforte
Renato Gattone - contrabbasso
Andrea Roventini - batteria
Enzo Nardulli - fonico
Carlo Mezzano - produttore
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In un periodo storico di disperata ricerca di nuove
vie, nuovi suoni, di nuovi percorsi e contaminazioni – spesso con risultati non
particolarmente felici – appare un pesce fuor d'acqua un disco brulicante di standard.
Per giunta se ben eseguiti e ricchi di opportune riarmonizzazioni.
Tutto questo è racchiuso nell'eponimo compact di
Minnie Minoprio
e Jason Marsalis. Quattordici brani intramontabili, lucenti e seducenti.
Immarcescibili. Un avventura, forse un gioco che la nota vocalist anglo-italiana
ed il giovane virgulto della schiatta Marsalis hanno voluto fare. Un gioco
che attraversa la storia della Musica, della Swing Era e del Jazz. Che i due leader
si siano giustamente divertiti è ben evidente e tale evidenza traspare in tutte
le tracce. Così è altrettanto chiaro che tale divertissement ha coinvolto
tutti i valenti musicisti attori nel lavoro. La solida ed espressiva ritmica che
vede Andrea Roventini alla batteria e Renato Gattone al contrabbasso,
supportati dalla professionalità, esperienza e creatività di Antonello Vannucchi
al pianoforte. Il combo è arricchito anche dal vigoroso eloquio di Michael
Rosen ai sassofoni.
La voce della
Minoprio
è limpida, scevra da allusioni bizantine che sarebbero state del tutto inopportune.
Senza fraintendimenti estetici sono anche le note suonate da Jason Marsalis
che traccia i percorsi con particolare ricchezza narrativa grazie anche al palpabile
affiatamento ed alla spinta ritmica delle linee tracciate da Gattone al contrabbasso
e da Roventini alla batteria che non mollano il tempo un secondo.
Un repertorio inossidabile affrontato con autorevolezza ed essenzialità.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
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Data pubblicazione: 01/01/2009
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