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Funk Off
Una Banda Cosi'
My Favourite Records 2010
1. Women & Money
2. Psychedelic Diminished Funk
3. Where's the Salsa
4. The First End
5. Sei settimane a Roma
6. My Mountains
7. Una banda così
8. Meeting point
9. Ferreri
10. Cannonball Answers
11. Easy 7
12. Waking up at UJ
Dario Cecchini - sax baritone,
flauto, voce
Paolo Bini - tromba
Luca Poggiali - tromba
Emiliano Bassi - tromba
Sergio Santelli - sax alto
Tiziano Panchetti - sax alto
Andrea Pasi - sax tenore
Claudio Giovagnoli - sax tenore
Giacomo Bassi - sax baritono
Nicola Cipriani - sax baritono
Giordano Geroni - Sousaphone
Francesco Bassi - snare drum
Alessandro Suggelli - grancassa
Luca Bassani - cimbali
Daniele Bassi - Percussioni
Fabrizio Bosso
- tromba
Horacio 'el Negro' Hernandez - batteria
Antonello
Salis - fisarmonica
Gianluca Petrella
- trombone
"Una banda così non ce l'aveva neanche
James Brown",
così esordisce Dario Cecchini, band leader, sax baritono e flauto dei Funk
Off, big marchin' band toscana alla quarta uscita discografica.
Euforici arrangiamenti di fiati, ritmica esuberante, divertenti giri di ottoni
in un clima semiserio, surriscaldato da una solarità canicolare dall'apparenza bighellona,
stravagante, un po' sbracata, caciarona, sempre al di sopra delle
righe come stile di look o meglio di sound. Atmosfera di festoso
meeting con gli ascoltatori, certo, ma soprattutto tra quella quindicina
di musicisti che tanto si divertono a rifare il verso all'impareggiabile funk di
James Brown
ed alla vivacità cromatica dell'electric soul degli Earth Wind & Fire.
Del resto il senso del loro funk potrebbe sembrare tutto lì: controtempi,
smanacciate sui pistoni delle trombe, mirabolanti diteggiature sulle chiavi dei
sassofoni, vertiginosi andirivieni degli accenti dei sax baritoni, in una trama
di show tropicale dove l'unica regola è l'esuberanza, l'esagerazione delle stravaganze,
suonare "il rock, il jazz, il funk, hip hop, soul music, jungle, swing",
intento dichiarato in "Una banda così".
Potrebbe sembrare, ma probabilmente non è proprio così, che il divertissement
sia la passione dei Funk Off. Ciò è fuori discussione, ma che dietro quel
vigore strumentale e quelle partiture mirabolanti vi siano le lezioni di Maceo Parker,
del sassofonista che ha influenzato in modo determinante la musica del padrino del
funk,
James Brown, il senso del ritmo di George Clinton, la giocosa ars
dicendi di Bootsy Collins, la maestria ellingtoniana degli anni Trenta nelle
armonizzazioni disinvolte della sezione fiati, la morbidezza della angolature tonali
della Swing Era, ci sembra davvero evidente.
E allora un tanto di Caribe con Horacio "El Negro" Hernandez,
altrettanto di jazz con l'eclettico
Fabrizio Bosso
(che davvero dappertutto sa stare), la satira sorridente di
Antonello
Salis, la saggia e wildiana abilità di
Gianluca Petrella,
una citazione di Sly Stone, una decina dei Blood, Sweat & Tears,
dei Parliament, dei Funkadelic, sotto l'occhio paterno del
Doctor Dre di turno, ed ecco che "Una Banda Così" non gioca più sull'omofonia
del "Funk Off" (…) ma dà vita ad un album di gran qualità, elegante, formalmente
impeccabile.
In "Fermo con le mani" Totò stralunava serissimi e severissimi musicisti:"
Sono meglio di quel mio collega tedesco…come si chiama? Fon Karikàn. Forse
sbaglio la pronuncia, ma tra colleghi che si sottilizza a fare?"
Fabrizio Ciccarelli per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
16/07/2011 | Vittoria Jazz Festival - Music & Cerasuolo Wine: "Alla quarta edizione, il festival di Vittoria si conferma come uno dei più importanti eventi musicali organizzati sul territorio siciliano. La formula prescelta dal direttore artistico è quella di dilatare nel tempo gli incontri musicali, concentrandoli in quattro fine settimana della tarda primavera, valorizzando uno dei quartieri più suggestivi della città, la restaurata Piazza Enriquez, e coinvolgendo, grazie a concerti e jam session notturne, una quantità di pubblico davvero rilevante, composto in parte da giovani e giovanissimi, portatori di un entusiasmo che fa davvero ben sperare sul futuro del jazz, almeno in questa parte della Sicilia." (Vincenzo Fugaldi) |
05/09/2010 | Roccella Jazz Festival 30a Edizione: "Trent'anni e non sentirli. Rumori Mediterranei oggi è patrimonio di una intera comunit? che aspetta i giorni del festival con tale entusiasmo e partecipazione, da far pensare a pochi altri riscontri". La soave e leggera Nicole Mitchell con il suo Indigo Trio, l'anteprima del film di Maresco su Tony Scott, la brillantezza del duo Pieranunzi & Baron, il flamenco di Diego Amador, il travolgente Roy Hargrove, il circo di Mirko Guerini, la classe di Steve Khun con Ravi Coltrane, il grande incontro di Salvatore Bonafede con Eddie Gomez e Billy Hart, l'avvincente Quartetto Trionfale di Fresu e Trovesi...il tutto sotto l'attenta, non convenzionale ma vincente direzione artistica di Paolo Damiani (Gianluca Diana, Vittorio Pio) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
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Data pubblicazione: 04/07/2010
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