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Enrico Rava e Joe Lovano
Roma
Ecm, distr. Ducale (2019)
1. Interiors
2. Secrets
3. Fort Worth
4. Divine Timing
5. Drum Song/Spiritual/Over the rainbow
Enrico Rava - flicorno Joe Lovano - sax tenore, tarogato Giovanni Guidi - pianoforte Dezron Douglas - contrabbasso Gerard Cleaver - batteria
Ottant'anni portati magnificamente. Scintilla il trombettista
triestino, accompagnandosi a un leone del sassofono, qual è Joe Lovano. A completare
il quadro, una sezione ritmica alla quale Rava è avvezzo, capitanata da Giovanni
Guidi, che sa bene ciò di cui Rava ha bisogno.
La scena è l'auditorium Parco della Musica di Roma, grosso modo
un anno fa, di qui la dedica alla città eterna. Pochi brani, di lunga fattezza,
che mettono in rilievo le abilità di tutti – ove ve ne fosse stato il bisogno –
e, soprattutto, l'amalgama che rende questa registrazione di quelle da conservare.
"Interiors" fa parte di New York Days ed ha quel passo felpato che
ben si abbraccerebbe a un film noir, con il suo progressivo crescendo sottolineato
con bravura dal periodare di tamburi e piatti di Gerard Cleaver e dal pulsare sull'armonia
di Dezron Douglas. Anche Guidi si ritaglia il suo spazio con un assolo costruito
tra Europa e stride, tra figurazioni lineari e spezzature armoniche. "Secrets"
fa i conti con la storia di Rava: arriva dall'omonimo album del 1987 (che lo vedeva
al fianco del compianto John Taylor). Lovano sciorina tutta la sua energia con invenzioni
melodiche prive di frenesia, padroneggiando il tenore e passando una palla ricca
di sfumature a Rava che, senza indugio, si impossessa dello swing rimarcando la
bella linea melodica del brano. "Fort Worth" appartiene al carniere di Lovano
e rende l'atmosfera più spigolosa, esaltando il perfetto timing di Gerard Cleaver
e l'ampiezza della tavolozza cromatica di Rava. "Divine Timing" è l'inedito
e si apre con un breve e intenso assolo di Cleaver, mentre i fiati declamano intervalli
arditi e note corali: un brano ricco di spunti, dall'andamento ondivago tra passato
e presente del jazz. Il medley inizia con " Drum Song" e con un corposo assolo
di Douglas, dalle maglie aperte e con Lovano impegnato al tarogato ad aprire finestre
musicali nelle quali Rava inserisce tutto il suo lirismo. La levità di "Over
the rainbow" alberga benissimo nel tocco pianistico di Giovanni Guidi: limpido,
attento a creare atmosfere ricche di pathos; pathos che questo disco trasmette per
bellezza esecutiva e freschezza espositiva.
Alceste Ayroldi per Jazzitalia
27/08/2011 | Umbria Jazz 2011: "I jazzisti italiani hanno reso omaggio alla celebrazione dei 150 anni dall'Unità di Italia eseguendo e reinterpretando l'Inno di Mameli che a seconda dei musicisti è stato reso malinconico e intenso, inconsueto, giocoso, dissacrante, swingante con armonizzazione libera, in "crescendo" drammatico, in forma iniziale d'intensa "ballad", in fascinosa progressione dinamica da "sospesa" a frenetica e swingante, jazzistico allo stato puro, destrutturato...Speriamo che questi "Inni nazionali in Jazz" siano pubblicati e non rimangano celati perchè vale davvero la pena ascoltarli e riascoltarli." (di Daniela Floris, foto di Daniela Crevena) |
15/08/2010 | Südtirol Jazz Festival Altoadige: "Il festival altoatesino prosegue nella sua tendenza all'ampliamento territoriale e quest'anno, oltre al capoluogo Bolzano, ha portato le note del jazz in rifugi e cantine, nelle banche, a Bressanone, Brunico, Merano e in Val Venosta. Uno dei maggiori pregi di questa mastodontica iniziativa, che coinvolge in dieci intense giornate centinaia di artisti, è quello, importantissimo, di far conoscere in Italia nuovi talenti europei. La posizione di frontiera e il bilinguismo rendono l'Altoadige il luogo ideale per svolgere questo fondamentale servizio..." (Vincenzo Fugaldi) |
28/11/2009 | Venezia Jazz Festival 2009: Ben Allison Quartet, Fabrizio Sotti trio, Giovanni Guidi Quartet, Wynton Marsalis e Jazz at Lincoln Center Orchestra, Richard Galliano All Star Band, Charles Lloyd Quartet, GNU Quartet, Trio Madeira Brasil, Paolo Conte e l'Orchestra Sinfonica di Venezia, diretta da Bruno Fontaine, Musica senza solfiti del Sigurt�-Casagrande Duo...(Giovanni Greto) |
21/06/2009 | Bologna, Ravenna, Imola, Correggio, Piacenza, Russi: questi ed altri ancora sono i luoghi che negli ultimi tre mesi hanno ospitato Croassroads, festival itinerante di musica jazz, che ha attraversato in lungo e in largo l'Emilia Romagna. Giunto alla decima edizione, Crossroads ha ospitato nomi della scena musicale italiana ed internazionale, giovani musicisti e leggende viventi, jazzisti ortodossi e impenitenti sperimentatori... (Giuseppe Rubinetti) |
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Data pubblicazione: 01/01/2020
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