Nella figura 1 sono riportate come esempio due diteggiature di accordi
con relative indicazioni per la lettura.
Figura 1
Gli accordi riportati in figura 1 sono rispettivamente: Do (maggiore)
e Re minore. Entrambe le diteggiature utilizzano alcune corde a vuoto, sono
perciò chiamate diteggiature aperte. Sono in genere diteggiature molto semplici,
ideali per un primo approccio. D'altro canto presentano uno svantaggio, non sono
trasportabili. Questo significa che con le diteggiature aperte non è possibile cambiare
tonalità semplicemente spostando la diteggiatura sulla tastiera. Il nome dell'accordo
riportato sopra è perciò completo di fondamentale.
In alcune diteggiature non è possibile suonare su tutte le corde, in questi
casi sono evidenziate con una "X" le corde da non suonare. In genere queste corde
vengono stoppate con la mano sinistra: a volte con le dita vicine altre volte anche
con il pollice. Quando si suonano gli accordi con pennate complete è infatti difficile
evitarle con la mano destra.
Le note senza il numero del dito all'interno sono note opzionali,
questo significa che possono essere diteggiate senza che l'accordo cambi nome. I
gradi degli accordi riportati alla destra della diteggiatura non si riferiscono
mai alle note indicate come opzionali.
Nel caso del Do maggiore, ad esempio, è possibile diteggiare anche
la prima corda al terzo tasto (come riportato in figura 1), utilizzando logicamente
il quarto dito. In questo caso la corda che prima a vuoto era un Mi diventerà
un Sol. La sonorità dell'accordo cambia ma si tratta sempre di un Do maggiore.
In alcuni casi per usare le note opzionali è necessario modificare la diteggiatura
di base. Quella riportata in figura 2 è la diteggiatura di un Do maggiore
con la nota opzionale indicata sulla sesta corda.
Figura 2: Accordo di Do maggiore con Sol al basso. Per correttezza
questo accordo andrebbe siglato come Do /Sol in quanto è in posizione di secondo
rivolto.
Le diteggiature che non presentano corde a vuoto sono trasportabili.
La diteggiatura riportata in figura 3 è trasportabile. In essa il primo dito (indice)
preme tutte le corde sullo stesso tasto, questa tecnica viene chiamata barrè.
È una tecnica molto utilizzata nelle diteggiature trasportabili in quanto può avere
la stessa funzione del capotasto. In ogni caso quando si parla di barrè significa
che vengono diteggiate più di una corda con lo stesso dito, non necessariamente
con il primo dito.
La diteggiatura di figura 3 è relativa ad un accordo di settima di dominante,
la sigla riportato sopra (7) si riferisce al tipo di accordo senza indicare la tonica.
Per eseguire ad esempio un accordo di Do 7 occorre operare come segue. Cercare
la fondamentale più bassa nella diteggiatura, in questo caso è sulla sesta corda
(ultima in basso nello schema). Cercare sulla corda medesima della chitarra la fondamentale
dell'accordo il Do si trova sull'ottavo tasto della sesta corda. Premerla
col dito indicato in figura, in questo caso il primo (indice) e di conseguenza tutte
le altre dita nelle posizioni indicate. In pratica quello che occorre fare è semplicemente
posizionare la fondamentale nel punto giusto sulla tastiera della chitarra. Con
la stessa diteggiatura, scorrendo sulla tastiera, è possibile costruire l'accordo
con qualsiasi fondamentale. In questo tipo di diteggiature il capo tasto non viene
riportato in quanto la sua posizione dipende dalla fondamentale.
Figura 3
Gli accordi eseguiti sulla chitarra (soprattutto le triadi) hanno spesso
dei raddoppi di note, ad esempio nel caso del Do maggiore riportato in figura
1 ci sono due Do, tre Mi e un Sol. I raddoppi sono necessari
in questo caso per poter suonare su tutte le sei corde della chitarra.
In altri casi è invece indispensabile eliminare delle note, a volte perché
la chitarra ha solo sei corde, altre volte per ovviare alle difficoltà tecniche.
Le eliminazioni vanno però fatte con criterio. L'elenco delle note rimuovibili per
tipo di accordo è riportato nella tabella 1. Non è possibile effettuare rimozioni
sulle triadi in quanto contengono tre note, cioè il minimo per un accordo. Dalla
tabella 1 è evidente che la quinta giusta può essere eliminata in tutti gli accordi
estesi. Questo è possibile perché la quinta giusta equivale al terzo armonico della
fondamentale ed è perciò considerato come il grado meno rilevante. Non è possibile
invece rimuovere una quinta diminuita o aumentata.
Tipo di accordo |
Note rimuovibili |
Sesta (con quinta giusta) |
quinta |
Settima (con quinta giusta) |
quinta |
Quarta sospesa settima |
quinta |
Nona (con quinta giusta) |
quinta |
Undicesima (con quinta giusta) |
quinta, nona |
Tredicesima (con quinta giusta) |
undicesima, quinta, nona |
Tabella 1: Note rimuovibili per tipo accordo. Le note sono riportate
in ordine crescente di importanza. Questo significa che nell'accordo di "Tredicesima
con quinta giusta", ad esempio, viene eliminata più spesso l'undicesima della nona.
05/04/2017 | LEZIONI (chitarra): (B. Patterson, T. De Caprio, M. Ariodante, G. Continenza, G. Continenza, G. Fewell, N. Di Battista, A. Ongarello, D. Comerio, A. Tarantino, S. Khan, A. Bonardi, M. Falcone, A. D'Auria) |
|
Inserisci un commento
© 2007, 2009 - Paolo Guiducci - Se sei interessato alla pubblicazione contattare l'autore: http://pguiducci.com
- Tutti i diritti riservati
© 2000 - 2024 Tutto il materiale pubblicato su Jazzitalia è di esclusiva proprietà dell'autore ed è coperto da Copyright internazionale, pertanto non è consentito alcun utilizzo che non sia preventivamente concordato con chi ne detiene i diritti.
|
Questa pagina è stata visitata 17.301 volte
Data pubblicazione: 15/11/2009
|
|