La tradizione musicale dell'America Latina, che ha fatto scaturire una miriade di generi musicali, è ricchissima di spunti ritmici interessantissimi, il cui studio richiederebbe anni e anni di approfondimento; cercherò di applicarli (probabilmente in modo superficiale) sulla chitarra, sperando che questi spunti ritmici possano arricchire il vocabolario di tutti quei chitarristi che ritmicamente fraseggiano o accompagnano con la solita sequenza infinita di ottavi, terzine, sedicesimi e via dicendo.
Innanzitutto è opportuno definire il concetto di CLAVE: i generi musicali di questa area geografica si basano su una CLAVE (in italiano "chiave"), ovvero su un pattern ritmico che si ripete uguale per tutto il brano, che non necessariamente viene suonato (spesso è solo un riferimento mentale), ma che comunque costituisce l'ossatura su cui si devono incastrare ritmicamente tutti gli strumenti dell'arrangiamento.
La CLAVE (scritta su due misure se concepita sugli ottavi o su una misura se concepita sui sedicesimi) è composta di cinque note, distribuite in due gruppi, uno di tre e uno di due; la misura o la parte di misura che contiene le tre note è la parte "forte", mentre la misura o la parte di misura che contiene le due note è la parte "debole"; se la parte "forte" di tre note viene prima di quella "debole" si parla di clave 3-2 (tres-dos), viceversa invece si parla di clave 2-3 (dos-tres).
Ogni CLAVE deriva in qualche modo dalla clave ABAKWA, di matrice africana, che si sviluppa su un tempo di sei ottavi
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i pattern ritmici più diffusi sono la Clave di Son
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e quella di Rumba
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la CLAVE di Son si distingue da quella di Rumba (Rumba Guaguanco, per la precisione) per una sola nota, sia nel caso in cui vengano suonate 3-2 [Es.4 ] che 2-3 [Es.5 ]; impropriamente si parla anche di Clave di Bossa, riferendosi a un pattern ritmico, sempre di cinque note, molto diffuso nella musica brasiliana [Es.6 ].
Un buon esercizio di indipendenza e consapevolezza ritmica può essere quello di suonare questi pattern ritmici, per iniziare, sulle note più acute (magari con un bicordo), mentre simultaneamente con una nota bassa scandiamo di volta in volta le note in battere oppure in levare [Es.7 ] [Es.8 ] [Es.9 ] [Es.10 ] [Es.11 ]; successivamente vedremo come associare i pattern di CLAVE ad altri pattern ritmici tipici della musica latina, in modo tale da tentare di surrogare una sezione percussiva su una sola chitarra.
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Data pubblicazione: 08/12/2005
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