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Lezione 7: Intervalli estremi
di Marcello Zappatore
marcellozappatore@yahoo.it

Uno dei limiti di molti chitarristi, a mio avviso, è quello di suonare per la maggior parte del tempo intervalli di seconda: è ciò che facciamo quando suoniamo consecutivamente le note di una scala. Ciò ci rende molto meno melodici e anche molto meno di impatto rispetto ad esempio ai sassofonisti o ai pianisti, che hanno meno ostacoli tecnici nel suonare intervalli più larghi, e possono perciò ottenere dei fraseggi più vari e meno stancanti delle solite scale suonate avanti e indietro sino allo sfinimento.

Il primo approccio per superare tale problema lo si fa suonando intervalli di terza, e memorizzando posizioni di arpeggi che si costruiscono con tali tipi di intervalli: gli arpeggi con la settima maggiore (es.: Cmaj7, composto dalle note C, E, G, B), tanto per fare un esempio; poi i più coraggiosi (o gli amanti di Frank Gambale e del suo sweep...) si cimentano con arpeggi che si fondano su intervalli di quarta o di quinta. Ma difficilmente si va oltre.

Eppure si trascura il fatto che sulla chitarra si possono suonare anche arpeggi a quattro note con intervalli di decima tra una nota e l'altra (su una chitarra a 24 tasti), e che le sonorità che ne vengono fuori possono essere sia armonicamente molto interessanti ed originali, sia tecnicamente impressionanti.

L'esercizio che voglio ora prendere in considerazione si articola tutto in maniera diatonica sulla scala maggiore di E (E, F#, G#, A, B, C#, D#), e, partendo ogni volta sempre dal E basso a vuoto (la nota più grave della vostra chitarra, a meno che non usiate accordature strane o non abbiate più di sei corde...), forma arpeggi sempre costituiti da quattro note, ma con intervalli prima solo di seconda, poi solo di terza, poi solo di quarta e così via, fino ad arrivare all'ultimo arpeggio composto da quattro note in cui ogni nota dista dalla precedente e dalla successiva un intervallo di decima.

Analizziamo i singoli arpeggi, tenendo presente che il E basso va SEMPRE plettrato:

1)
intervalli di seconda
le note saranno E, F#, G#, A, tutte sulla prima ottava della chitarra.

e---------------------------
b---------------------------
g---------------------------
d---------------------------
a---------------------------
e-0-2-4-5-4-2-0-------------

questo si può suonare sia in pennata alternata che con semplici hammer-on e pull-off

2)
intervalli di terza
le note saranno E, G#, B, D#...l'arpeggio di Emaj7

Volendolo suonare in maniera fluida, si può suonare il tutto in legati con l'aggiunta di una nota di tapping, rimanendo sempre sulla corda più bassa della nostra beneamata chitarra

e---------------------------
b---------------------------
g---------------------------
d---------------------------
a---------------------------
e-0-4-7-11-7-4-0------------
    h h T  p p

(h sta per hammer-on, p per pull-off e T per nota suonata dalla mano destra tramite tapping)

3)
intervalli di quarta
qui le cose cominciano a farsi divertenti...le note saranno E, A, D#, G#....possiamo interpretare questo accordo come un Amaj7#4 privo di terza, e quindi sospeso, con il basso in E...una bella sonorità, secondo me.
Anche qui usiamo il tapping, ma in maniera un po' più 'bassistica' (Stuart Hamm insegna..): niente pull-off, solo hammer-on. E' necessaria la massima pulizia e un certo controllo delle vibrazioni indesiderate, in particolare delle corde a vuoto che vi si dimenano sotto le dita senza alcun preavviso

e---------------------------
b---------------------------
g---------------------------
d---------------------------
a-----6----6----------------
e-0-5---16---5-0------------
    h h T  h h


come diteggiatura io qui userei indice e medio della sinistra, e ovviamente un qualunque dito (tranne l'indice che regge il plettro insieme al pollice..) della destra per il tapping.

4)
intervalli di quinta
respiriamo un po' di aria progressiva con questi intervalli..le note saranno E, B, F#, C#....un accordo che possiamo interpretare in vari modi: ad esempio come Bsus4/9 col basso in E...
anche qui useremo un tapping senza pull-off, così come in tutti gli arpeggi seguenti

e---------------------------
b---------------------------
g---------------------------
d--------11-----------------
a------9-----9--------------
e-0-7----------7--0---------
    h  h T   h h


qui adopererei indice e anulare della mano sinistra.

5)
intervalli di sesta
ritengo l'intervallo di sesta il più melodico insieme a quello di terza...e ciò si sente all'interno di questo arpeggio. le note saranno E, C#, A, F#...praticamente un F#-7 con la settima al basso

e---------------------------
b---------------------------
g---------------------------
d---------16----------------
a------12----12-------------
e-0--9----------9--0--------
     h h  T  h  h


consiglio indice e mignolo della mano sinistra, oppure per imprimere maggiore potenza all'hammer-on indice e anulare (con un po' di allargamento)

6)
intervalli di settima
le note saranno E, D#, C#, B...qui c'è da notare che, in senso assoluto, le note considerate sono consecutive (B, C#, D#, E) all'interno della scala, questo per il semplice fatto che l'intervallo di settima è l'inverso di un intervallo di seconda: però il suono di questo arpeggio è quanto di più lontano vi sia da quattro note in fila di una scala...

e---------------------------
b---------------------------
g----------16---------------
d-------11-----11-----------
a---------------------------
e-0--11-----------11--0-----
     h  h  T   h  h

in questo caso senz'altro userei indice sul E basso e medio sulla corda D

7)
intervalli di ottava
non sottovalutate l'effetto armonico di tale intervallo, da non confondere con l'unisono...suonare questo genere di cose ad alte velocità fa venire in mente certe suonerie dei telefonini, oppure (se qualcuno ancora se li ricorda..) quei suoni che si sentivano all'inizio e alla fine delle audiocassette originali...le note saranno quattro E, disposti su quattro ottave diverse.

e----------------------------
b-----------17---------------
g----------------------------
d-------14------14-----------
a----------------------------
e-0--12-------------12--0----
     h  h   T   h   h

qui uso indice e anulare, o si può sperimentare anche la combinazione medio-mignolo se il vostro indice non è molto avvezzo agli hammer-on

8)
intervalli di nona
la nona è un intervallo davvero delizioso, e questo arpeggio ne è la riprova.
le note saranno E, F#, G#, A...in pratica le stesse note del primo arpeggio, quello con intervalli di seconda, ma sentite come è differente l'effetto sonoro, per il semplice fatto che il tutto è disposto su ottave diverse.

e---------------------------
b-----------22--------------
g---------------------------
d-------18------18----------
a---------------------------
e-0--14-------------14--0---
     h  h   T   h   h

questo è di difficile esecuzione per la posizione allargata richiesta alla mano sinistra, che causa un difficile hammer-on con il mignolo.

9)
intervalli di decima
roba da far rivoltare Rachmaninov nella tomba...le note sono E, G#, B, D#..siamo di nuovo di fronte ad un Emaj7....ma anche stavolta la sua efficacia è decisamente differente dal solito arpeggio ad intervalli di terza.

e-----------23--------------
b---------------------------
g-------16------16----------
d---------------------------
a---------------------------
e-0--16-------------16---0--
     h  h   T   h   h


anche qui indice sulla corda più bassa e medio sulla corda G.

File Audio di tutti gli arpeggi (MP3)
File Audio di tutti gli arpeggi - rallentato (MP3)

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Data pubblicazione: 16/04/2006

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