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 Uno dei limiti di molti chitarristi, a mio avviso, è quello di suonare 
per la maggior parte del tempo intervalli di seconda: è ciò che facciamo quando 
suoniamo consecutivamente le note di una scala. Ciò ci rende molto meno melodici 
e anche molto meno di impatto rispetto ad esempio ai sassofonisti o ai pianisti, 
che hanno meno ostacoli tecnici nel suonare intervalli più larghi, e possono perciò 
ottenere dei fraseggi più vari e meno stancanti delle solite scale suonate avanti 
e indietro sino allo sfinimento. 
 
Il primo approccio per superare tale problema lo si fa suonando intervalli 
di terza, e memorizzando posizioni di arpeggi che si costruiscono con tali tipi 
di intervalli: gli arpeggi con la settima maggiore (es.: Cmaj7, composto dalle note 
C, E, G, B), tanto per fare un esempio; poi i più coraggiosi (o gli amanti di
Frank Gambale 
e del suo sweep...) si cimentano con arpeggi che si fondano su intervalli di quarta 
o di quinta. Ma difficilmente si va oltre. 
 
Eppure si trascura il fatto che sulla chitarra si possono suonare anche arpeggi 
a quattro note con intervalli di decima tra una nota e l'altra (su una chitarra 
a 24 tasti), e che le sonorità che ne vengono fuori possono essere sia armonicamente 
molto interessanti ed originali, sia tecnicamente impressionanti. 
 
L'esercizio che voglio ora prendere in considerazione si articola tutto in 
maniera diatonica sulla scala maggiore di E (E, F#, G#, A, B, C#, D#), e, partendo 
ogni volta sempre dal E basso a vuoto (la nota più grave della vostra chitarra, 
a meno che non usiate accordature strane o non abbiate più di sei corde...), forma 
arpeggi sempre costituiti da quattro note, ma con intervalli prima solo di seconda, 
poi solo di terza, poi solo di quarta e così via, fino ad arrivare all'ultimo arpeggio 
composto da quattro note in cui ogni nota dista dalla precedente e dalla successiva 
un intervallo di decima. 
 
Analizziamo i singoli arpeggi, tenendo presente che il E basso va SEMPRE 
plettrato: 
 
1)  intervalli di seconda 
le note saranno E, F#, G#, 
A, tutte sulla prima ottava della chitarra. 
 
e--------------------------- 
b--------------------------- 
g--------------------------- 
d--------------------------- 
a--------------------------- 
e-0-2-4-5-4-2-0------------- 
 
questo si può suonare sia in pennata alternata che con semplici hammer-on e pull-off 
 
2) intervalli di terza
 
le note saranno E, G#, B, D#...l'arpeggio di Emaj7 
 
Volendolo suonare in maniera fluida, si può suonare il tutto in legati con l'aggiunta 
di una nota di tapping, rimanendo sempre sulla corda più bassa della nostra beneamata 
chitarra 
 
e--------------------------- 
b--------------------------- 
g--------------------------- 
d--------------------------- 
a--------------------------- 
e-0-4-7-11-7-4-0------------ 
    h h T  p p  
 
(h sta per hammer-on, p per pull-off e T per nota suonata dalla 
mano destra tramite tapping) 
 
3) intervalli di quarta 
qui le cose cominciano a farsi divertenti...le note saranno E, A, D#, G#....possiamo 
interpretare questo accordo come un Amaj7#4 privo di terza, e quindi sospeso, con 
il basso in E...una bella sonorità, secondo me. 
Anche qui usiamo il tapping, ma in maniera un po' più 'bassistica' (Stuart 
Hamm insegna..): niente pull-off, solo hammer-on. E' necessaria la massima pulizia 
e un certo controllo delle vibrazioni indesiderate, in particolare delle corde a 
vuoto che vi si dimenano sotto le dita senza alcun preavviso 
 
e--------------------------- 
b--------------------------- 
g--------------------------- 
d--------------------------- 
a-----6----6---------------- 
e-0-5---16---5-0------------ 
    h h T  h h 
 
come diteggiatura io qui userei indice e medio della sinistra, e ovviamente un qualunque 
dito (tranne l'indice che regge il plettro insieme al pollice..) della destra per 
il tapping. 
 
4) intervalli di quinta 
respiriamo un po' di aria progressiva con questi intervalli..le note saranno E, 
B, F#, C#....un accordo che possiamo interpretare in vari modi: ad esempio come 
Bsus4/9 col basso in E... 
anche qui useremo un tapping senza pull-off, così come in tutti gli arpeggi seguenti 
 
e--------------------------- 
b--------------------------- 
g--------------------------- 
d--------11----------------- 
a------9-----9-------------- 
e-0-7----------7--0--------- 
    h  h T   h h 
 
qui adopererei indice e anulare della mano sinistra. 
 
5) intervalli di sesta 
ritengo l'intervallo di sesta il più melodico insieme a quello di terza...e ciò 
si sente all'interno di questo arpeggio. le note saranno E, C#, A, F#...praticamente 
un F#-7 con la settima al basso 
 
e--------------------------- 
b--------------------------- 
g--------------------------- 
d---------16---------------- 
a------12----12------------- 
e-0--9----------9--0-------- 
     h h  T  h  h 
 
consiglio indice e mignolo della mano sinistra, oppure per imprimere maggiore potenza 
all'hammer-on indice e anulare (con un po' di allargamento) 
 
6) intervalli di settima 
le note saranno E, D#, C#, B...qui c'è da notare che, in senso assoluto, le note 
considerate sono consecutive (B, C#, D#, E) all'interno della scala, questo per 
il semplice fatto che l'intervallo di settima è l'inverso di un intervallo di seconda: 
però il suono di questo arpeggio è quanto di più lontano vi sia da quattro note 
in fila di una scala... 
 
e--------------------------- 
b--------------------------- 
g----------16--------------- 
d-------11-----11----------- 
a--------------------------- 
e-0--11-----------11--0----- 
     h  h  T   h  h 
 
in questo caso senz'altro userei indice sul E basso e medio sulla corda D  
 
7) intervalli di ottava 
non sottovalutate l'effetto armonico di tale intervallo, da non confondere con l'unisono...suonare 
questo genere di cose ad alte velocità fa venire in mente certe suonerie dei telefonini, 
oppure (se qualcuno ancora se li ricorda..) quei suoni che si sentivano all'inizio 
e alla fine delle audiocassette originali...le note saranno quattro E, disposti 
su quattro ottave diverse. 
 
e---------------------------- 
b-----------17--------------- 
g---------------------------- 
d-------14------14----------- 
a---------------------------- 
e-0--12-------------12--0---- 
     h  h   T   h   h 
 
qui uso indice e anulare, o si può sperimentare anche la combinazione medio-mignolo 
se il vostro indice non è molto avvezzo agli hammer-on 
 
8) intervalli di nona 
la nona è un intervallo davvero delizioso, e questo arpeggio ne è la riprova. 
le note saranno E, F#, G#, A...in pratica le stesse note del primo arpeggio, quello 
con intervalli di seconda, ma sentite come è differente l'effetto sonoro, per il 
semplice fatto che il tutto è disposto su ottave diverse. 
 
e--------------------------- 
b-----------22-------------- 
g--------------------------- 
d-------18------18---------- 
a--------------------------- 
e-0--14-------------14--0--- 
     h  h   T   h   h 
 
questo è di difficile esecuzione per la posizione allargata richiesta alla mano 
sinistra, che causa un difficile hammer-on con il mignolo. 
 
9) intervalli di decima 
roba da far rivoltare Rachmaninov nella tomba...le note sono E, G#, B, D#..siamo 
di nuovo di fronte ad un Emaj7....ma anche stavolta la sua efficacia è decisamente 
differente dal solito arpeggio ad intervalli di terza. 
 
e-----------23-------------- 
b--------------------------- 
g-------16------16---------- 
d--------------------------- 
a--------------------------- 
e-0--16-------------16---0-- 
     h  h   T   h   h 
 
anche qui indice sulla corda più bassa e medio sulla corda G.
File Audio di tutti gli arpeggi 
(MP3)   
File Audio di tutti gli arpeggi - rallentato 
(MP3)   
 
 
	
		
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			Data pubblicazione: 16/04/2006
	  
 
 
 
	
  
	
		
		
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