In questa nuova lezione sul concetto di accordo inteso come somma di intervalli, prenderò in analisi l'intervallo di quarta e alcune possibili spunti relativi alla costruzione di accordi con questa logica.
In primo luogo è necessario precisare che possiamo avere un'intervallo di quarta giusta (corrispondente a 5 semitoni) [ES.1] o un intervallo di quarta diesis (corrispondente a 6 semitoni) [ES.2]
Proviamo a considerare la tonalità di D maggiore, la cui scala maggiore è composta dalle note D, E, F#, G, A, B, C# [ES.3]; partiamo dalla nota E (esattamente dal nostro Mi basso, la nota più grave della nostra chitarra - ove essa sia accordata secondo l'accordatura standard) e aggiungiamo degli intervalli di quarta, scegliendo di volta in volta intervalli di quarta giusta o di quarta diesis in modo tale da rientrare sempre all'interno delle note della tonalità di D, essendo cioè sempre diatonici: avremo quindi prima la nota A (quarta giusta rispetto a E), poi D (quarta giusta rispetto ad A), poi G (quarta giusta rispetto a D), C# (quarta diesis rispetto a G) e infine F# (quarta giusta rispetto a C#). La sonorità è molto interessante [Es. 4], inoltre è possibile notare che in questo modo suoniamo tutte le note della scala di D, eccezion fatta per la nota B.
Tentiamo ora di costruire questo tipo di accordi partendo da tutte e sette le note della scala di D [ES.5]; volendo attribuire delle sigle ai singoli accordi ottenuti, potremmo ipotizzare E-6add4add9, F#-5+add9b, Gmaj7#4add6add9, A13add4, B-9add6b, C#-5+add9b, Dmaj13add4. Si tratta di sigle non molto ortodosse e decisamente complesse, quello però che si può notare è il suono particolare di questi accordi e il fatto che solo al terzo e al settimo grado (F# e C#) abbiamo una sequenza di quarte esclusivamente giuste, il che equivale a dire cinque intervalli tutti uguali fra loro.
Proviamo ora a mantenere un basso fisso di E, e a isolare solo le ultime tre note degli accordi appena considerati [ES.6]; a parte la bellezza di tutti questi accordi, è interessante considerare come la diteggiatura sia uguale per tutte le posizioni, tranne per il settimo tasto (dove, oltre al Mi basso, prendo le note D, G, C#) e per il dodicesimo tasto (dove, oltre al Mi basso, prendo le note G, C#, F#).
Per concludere vi presento una piccola improvvisazione [ES.7]
su un accordo di E-7; in questa improvvisazione, effettuata prevalentemente con
le note della scala di D maggiore (suonando quindi un E dorico), utilizzo dei
fraseggi che sfruttano moltissimo gli intervalli di quarta, questo per
evidenziare il fatto che la bellezza ed efficacia di questo intervallo sugli
accordi può essere parimenti trasposta nell'improvvisazione a note singole.
Questo tipo di fraseggi - molto moderni - sono usatissimi dai pianisti e possono
rendere molto bene anche dal punto di vista chitarristico con l'uso di tecniche
come lo sweep e il tapping, sfruttando la logica di accordatura della chitarra
che è proprio per quarte (fatta eccezione per l'intervallo di terza maggiore tra
la corda G e la corda B).
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